Porte telematiche, Agostini (DS): «Garanzie ai disabili e tariffe telepass da modulare in base al reddito»
«Un atto di civiltà l'aver reso gratuito il telepass per i disabili ma, quanto alle tariffe, sarebbe equo tener presente il reddito di ciascun cittadino». E' quanto sostiene la consigliera dei DS Susanna Agostini a proposito delle tariffe per l'acquisto del telepass che servirà ad accedere nella zona a traffico limitato.«Nella nostra città ci sono tanti disabili - ha sottolineato l'Agostini - e ancora oggi ci sono numerose barriere architettoniche. Giusto, quindi esentarli dal pagamento del telepass. Ai fiorentini è però necessario anche un altro messaggio: dobbiamo tenere conto che le attuali tariffe sono decisamente alte per alcuni residenti, ad esempio i pensionati con reddito minimo».«Per questo motivo - ha proposto la consigliera diessina - sarebbe forse più giusto adattare il contributo con un sistema tipo "Ise", meglio conosciuto come «riccometro». Strumento di valutazione del grado di benessere complessivo delle famiglie o persone previsto dalla finanziaria '98 per «smascherare» chi può ottenere gratuirtamente, pur potendosele permettere, prestazioni del welfare. Non lede il diritto alla prestazione stessa o al servizio, ma ne consente l'accesso attraverso una proporzionata compartecipazione alla spesa. Questo indicatore infatti, fa riferimento, oltre che al reddito complessivo, anche a una quota del 20 per cento del patrimonio mobiliare, Bot, azioni, titoli obbligazionari, e immobiliare, in rapporto al numero dei familiari e al netto di determinate franchigie e detrazioni».«Non troverei scandaloso che il pagamento dell'apparecchio che permette l'accesso alle zone controllate fosse così regolamentato - ha proseguito - tra residenti ed aventi diritto ci sono sia persone non abbienti, nuovi poveri, che benestanti. Con molto piacere ho preso atto dell'attenzione data dal centrodestra ad alcuni soggetti o condizioni da tutelare maggiormente nella fase di entrata in vigore dei telepass. Ma ritengo che l' omogeneità per categorie, per aree sociali "protette", come sono state poste, non sia poi così garante di un sistema equo, solidale, e rispettoso delle tante peculiarità presenti nella nostra città. L'essere residenti o l'essere disabili, per l'accesso in auto garantito in certe zone della città, dovrebbe richiede di per sè pari opportunità ma non di tipo economico. Viceversa bisogna riflettere di più sul contributo da chiedere per la compartecipazione all'impegno economico affrontato dall'amministrazione comunale: partecipazione alla spesa che potrebbe essere graduata secondo le possibilità di fasce contributive dei cittadini che fanno richiesta di tale permesso».«Con l'occasione - ha concluso Susanna Agostani - varrà anche la pena effettuare un serio controllo di quanti, in possesso di un permesso per disabili, faranno richiesta del telepass. L'uso di questi permessi, come recentemente abbiamo verificato in commissione sanità è a volte spregiudicato. Vale la pena ribadire che l'uso appropriato del permesso dovrà essere verificato sistematicamente. Associare all'entrata in vigore di nuove norme anche questa sensibilità sarà un atto politico importante, un'azione di difesa morale nei confronti di persone portatrici di diritti e tutele da rispettare nella loro integrità. L'abuso o l'uso improprio di tale permesso è davvero una mancanza di rispetto non solo verso chi ne ha diritto ma per l'intera collettività». (fn)