Polemica sul centro storico, il sindaco Domenici: "E' stato fatto un grave danno alla città, ma noi continueremo a lavorare, nel segno della collaborazione"

"Le dichiarazioni di monsignor Verdon hanno procurato un danno molto grave alla nostra città. Non si tratta di un'analisi ma di una sparata disinformata, che rappresenta una situazione molto lontana dalla realtà. Mi chiedo se Verdon abbia realmente parlato a nome del vescovo e della curia, con cui l'amministrazione comunale ha sempre avuto un ottimo rapporto. Un rapporto che io intendo portare avanti nel segno della collaborazione e della cooperazione". Il sindaco Leonardo Domenici replica all'intervento diffuso ieri dal direttore dell'Ufficio diocesano per l'arte sul cosiddetto ‘degrado urbano'. Domenici ha risposto con una conferenza stampa alla quale erano presenti anche il vicesindaco Matulli e gli assessori Cioni, Siliani, Bugliani e Colonna."Non voglio dire che i problemi non esistano: se non ci fossero, non ci sarebbe bisogno dell'amministrazione comunale, della polizia e neppure dei preti. Ma non si può dire che questi problemi siano maggiori qui che altrove, né che siano aumentati. Noi siamo qui per rispondere con i fatti e non con le sparate, convinti che la linea che paga è quella della collaborazione". "Forse non ci si ricorda quando, solo pochi anni fa, davanti alle chiese e sotto il loggiato degli Uffizi dormivano e stazionavano i ‘saccopelisti' – ha continuato Domenici – quando le principali piazze erano tutte aperte al traffico e ai parcheggi, quando i bus turistici posteggiavano davanti al Duomo o sotto Santa Maria Novella, quando la facciata di Santo Spirito e gli stessi Uffizi erano imbrattati di scritte. Oggi i dati sulla microcriminalità ci dicono che Firenze è una città più sicura, abbiamo aumentato e potenziato tutti i servizi di nettezza urbana, svolgiamo proprio con la chiesa un lavoro quotidiano per aiutare ed assistere i senzatetto. E voglio ricordare anche che tutto questo ha un costo: per questo voglio ribadire con forza ancora una volta l'importanza del ‘contributo di scopo', sul quale tutti si dicono d'accordo. Sarebbe finalmente ora che diventasse realtà"."Mi pare che ultimamente si assista ad un eccesso di discussione non suffragata dai fatti – ha detto ancora il sindaco – Anche riguardo il tema della residenza nel centro storico. Il quartiere 1 è il terzo per numero di residenti: 69.251. Di questi, 32.965 stanno nella ztl. Dal '97 al 2002 sono andati via 918 residenti: non è certo una migrazione biblica. E si tratta comunque di un dato che sta progressivamente diminuendo. Senza considerare i domiciliati, soprattutto gli studenti, che sono diverse migliaia". "Firenze è una città viva, in trasformazione, non è solo il suo centro storico. E questo non è un certo morto: è dinamico, attivo, ed ha casomai il problema di essere governato proprio per la sua vitalità. E questo continueremo a fare: lavorare per affrontare i problemi e risolverli". (ag)