Basiliche in città, Siliani risponde alla Diocesi: "L'Amministrazione difende il patrimonio storico e spirituale senza dimenticare i più deboli"
"I toni e i contenuti della nota dell'Arcidiocesi di Firenze, espresse per bocca di Timothy Verdon, circa "l'assedio delle basiliche" sono davvero inusuali, fuori misura e per certi versi offensive verso gli amministratori della città e verso la città stessa". Così l'assessore alla cultura Simone Siliani risponde alle critiche manifestate dalla Chiesa fiorentina sullo stato delle piazze e delle vie antistanti ai luoghi di culto."Viene descritto uno scenario lunare, da "Blade Runner", in cui la città è devastata da bande criminali e dai rifiuti - aggiunge l'assessore Siliani -. Tutto ciò, naturalmente, concentrato davanti alle basiliche, come se vi fosse un deliberato intento dissacratore che, peraltro, è esplicitato laddove si dice che "lo stato di abbandono è segno di una laicizzazione della città" e di un odio e un disprezzo per la città da parte degli amministratori"."Dire che l'Amministrazione Comunale tiene pulita Piazza Signoria e si disinteressa delle piazze antistanti le basiliche è semplicemente surreale, quasi comico - spiega Siliani -. Chiunque può vedere che le cose non stanno così e che se la città presenta problematiche legate all'ordine pubblico e alla pulizia, non sono diverse da quelle di altre città turistiche, non sono concentrate attorno alle basiliche". Siliani ricorda dunque che "l'Amministrazione sta intervenendo in numerose situazioni in modo efficace (basti vedere le statistiche sui reati denunciati in città, in netto calo, come rappresentato anche di recente da parte del Prefetto di Firenze), che non intende negare l'esistenza di queste problematiche e per questo è disponibile ad aprire un tavolo di confronto con l'Arcidiocesi per migliorare la collaborazione e la cooperazione per fronteggiare anche questi specifici problemi".Tuttavia, sottolinea Siliani, "l'intervento di Verdon non aiuta ad andare in questa direzione perché certamente non improntato ad uno spirito di leale cooperazione" e inoltre "preoccupa l'approccio al tema contenuto nell'invettiva, permeata non certo da spirito di carità cristiana quando parla di un senzatetto (che forse è malato) in via della Canonica come di un ingombro e una offesa per il decoro". "E per chi poi? - si chiede Siliani - . Per i milioni di turisti che pagano il biglietto, imposto per l'appunto dall'Arcidiocesi, per accedere al Battistero e che forse costituiscono un impatto visivo e antropico superiore a quello del senzatetto ma ben più che tollerati?"."L'Amministrazione comunale di questa città è direttamente impegnata a tutelare e mantenere il patrimonio storico, artistico e spirituale come dimostrano gli interventi di restauro che stiamo conducendo sulle chiese di proprietà del Comune quali Santo Spirito (restauro facciata, tetti e interni), Santa Maria Novella (prossimo restauro della facciata absidale), Santa Maria del Carmine- ribadisce Siliani - . Si tratta di un programma di investimenti che nessun altro ente pubblico ha mai fatto negli ultimi decenni, di cui anche le comunità religiose che hanno sede nelle basiliche beneficiano"."Firenze non si illude di essere Parigi - conclude Siliani - ma è una città aperta al dialogo (dote che non ci pare abbondare dalle parti dell'Arcidiocesi), che concepisce la sicurezza e il decoro come qualcosa di intimamente connesso all'aiuto verso le persone deboli ed emarginate (così come la concepisce una parte importante della Chiesa fiorentina che, soprattutto nelle periferie, è impegnata per la promozione umana e l'aiuto ai più deboli e non li concepisce come degrado), preoccupata di tutelare il proprio passato da offrire al futuro a tutti i suoi figli, anche quelli più deboli". (vp)