"Piazza di Guerra" in Santa Croce: un'immagine-simbolo delle città assediate come monumento alla memoria

Mancano l'odore, la polvere e la devastazione delle case vicine, ma piazza Santa Croce così come si è presentata oggi, popolata da duecento croci, da stele musulmane e di altre religioni, dagli epitaffi e dalle ultime testimonianze di molte vite spezzate, ha voluto essere la riproduzione del cimitero di una città assediata. Una scena di guerra calata nella quotidianità, la quotidianità impazzita di Mostar o di Sarajevo o di Srebrenica, ma anche della Cecenia, dell'Iraq, del Ruanda e del Medioriente. Per un giorno questa quotidianità si è sovrapposta a quella di piazza Santa Croce, portando, per la prima volta a livello europeo, nel centro di una città una testimonianza di solidarietà verso i paesi e le popolazioni martiri di tutto il mondo."Imago mundi – Piazza di Guerra" è l'iniziativa promossa dall'assessorato alla cultura e sostenuta dal Quartiere 1, nell'ambito di FirenzEstate, che oggi, nell'allestimento curato da Carlo Baraglia, ha presentato in piazza Santa Croce la riproduzione del cimitero di una città assediata. "Questo aspetto della piazza evoca molte cose, ma è soprattutto un tributo a tutte le città martiri della guerra – ha detto l'assessore Simone Siliani – . L'iniziativa è inserita in FirenzEstate a riprova del fatto che l'estate non è solo un momento di evasione. Attraverso questo allestimento che si compone anche di musica, poesia e teatro, intendevamo fare percepire alle persone che cosa significa essere una città assediata dalla guerra, ferita a morte a tal punto da non sapere più dove seppellire i propri cari se non nelle piazze, negli stadi, nelle strade così come accade realmente, ogni giorno, nelle guerre che sconvolgono il mondo". "E' un modo di tenere alta la memoria attraverso la partecipazione civile al dolore provocato dalle guerre – commenta Niccolò Rinaldi, ideatore del progetto – che presenta, come sempre accade di fronte alla morte, una pluralità di voci, a cominciare dagli epitaffi che sono frammenti delle ultime testimonianze delle vittime delle guerre, dal Kosovo al Ruanda, alla Bosnia e all'Afghanistan ma anche, in parte, produzioni poetiche. Sovrapporre queste immagini a quella di casa, di piazza Santa Croce, significa scuotere tutti su quello che accade in molti paesi del mondo".Stasera, a partire dalle 21,30, si svolgerà un percorso di performance poetiche, teatrali e musicali sul tema dell'assedio, delle vittime civili nei conflitti militari e della memoria della guerra a Firenze, compreso il racconto di Francesco Guicciardini dell'assedio del 1529-30. La serata sarà conclusa da un concerto al pianoforte del maestro e direttore d'orchestra Marco Vavolo che suonerà musiche di Beethoven."Piazza di guerra" è realizzata anche grazie ai poeti dell'Archivio Giovani Artisti del Comune. (vp)