Piazza Santa Croce, sarà per un giorno, una piazza di guerra. Lunedì prossimo sarà disseminata di croci e lapidi

"Per non dimenticare, perché quando non c'è la guerra non è detto che ci sia la pace, perché non bisogna mai addormentarci. Per far percepire alle persone che cosa significa essere una città assediata dalla guerra, ferita a morte a tal punto da non sapere più dove seppellire i propri cari se non nelle piazze, negli stadi, nelle strade così come accade realmente, ogni giorno, nelle guerre che sconvolgono il mondo, come avvenuto nelle città martiri della Bosnia (Mostar, Sarajevo, Srebrenica), della Cecenia, dell'Irak, del Medio Oriente".È quanto ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani parlando di "Imago Mundi – Piazza di guerra" che si svolgerà lunedì 28 luglio in Piazza Santa Croce e sarà dedicata alle città martirizzate dagli assedi e alle vittime civili.L'iniziativa, promossa dall'assessorato alla cultura e sostenuta dal Quartiere 1, rientra nel ricco programma di FirenzEstate e l'allestimento, curato da Carlo Baraglia, inizierà nella notte di domenica. Lunedì mattina Piazza Santa Croce sarà disseminata da più di 200 croci, lapidi, stele musulmane e di altre religioni tutte in legno, un materiale povero. Alcune saranno personalizzate con fotografie, giocattoli, epitaffi, preghiere, didascalie, altre saranno anonime, come succede in un cimitero di guerra. L'installazione sarà realizzata grazie all'intervento di una cinquantina di volontari."È un evento molto forte per la città – ha commentato Annalaura Abbamondi presidente del Quartiere 1 –. Lunedì mattina avremo di fronte un cimitero di guerra che ricorderà tutte le vittime civili delle guerre ma anche del terrorismo, di tutti quegli atti che fanno soffrire le città e chi vi vive. Piazza Santa Croce sarà disseminata di lapidi e croci che rappresentano le diverse religioni, contemporaneamente si svolgeranno eventi musicali e non solo per costruire un percorso in cui si raccontano gli avvenimenti".Città e abitanti che subiscono le guerre con tutto ciò che vi consegue: "Imago Mundi – Piazza di guerra" vuole porre l'attenzione sul problema della guerra."È un'iniziativa senza precedenti in Italia e in Europa – ha sottolineato Niccolò Rinaldi ideatore del progetto – e Piazza Santa Croce diventerà la piazza della memoria. La scelta di questa piazza è stata immediata: è la piazza dei Sepolcri, è sovrastata da Dante pensieroso, il nome stesso richiama questa iniziativa. È una piazza centrale nella città che per un giorno sarà radicalmente trasformata e attraversandola dovremo avere la consapevolezza che questa è una «finta piazza di guerra» ma nel mondo ci sono tantissime vere piazze di guerra: Sarajevo, Kabul, nel Ruanda, nello Sri Lanka. L'idea della piazza permette di raggiungere i cittadini, può darsi che l'iniziativa sia replicata a Venezia".Lunedì, a partire dalle 21,30, si svolgerà un percorso di performance poetiche, teatrali e musicali sul tema dell'assedio, delle vittime civili nei conflitti militari e della memoria della guerra a Firenze, compreso il racconto di Francesco Guicciardini dell'assedio del 1529-30. La serata sarà conclusa da un concerto al pianoforte del Maestro e direttore d'orchestra Marco Vavolo che suonerà musiche di Beethoven."Non è possibile immaginare la violenza di una guerra se non la vedi coi tuoi occhi – ha sottolineato Mauro Pagani direttore artistico di FirenzEstate –. Niccolò Rinaldi ci consente di vedere per un giorno con i nostri occhi come sarebbe la nostra città durante un conflitto. Le guerre nel mondo sono purtroppo tantissime in questo momento, spesso dimenticate. FirenzEstate è contenta di contribuire alla memoria di eventi che come cittadini del mondo non ci abbandonano mai. Naturalmente quello che facciamo noi è arte e spettacolo, quindi ordine e intrattenimento. Il vero volto delle guerre rimane fuori dalle nostre mura"."Piazza di guerra" è realizzata anche grazie ai poeti dell'Archivio Giovani Artisti del Comune, all'installazione di Carlo Baraglia, alla musica di Marco Vavolo ed alla supervisione del regista Niccolò Rinaldi, anche ideatore del progetto. (uc)