Consiglio degli stranieri, Malavolti (DS): «Un importante passo in avanti. E ora estendiamo il diritto di voto agli stranieri non comunitari»
«Un importantissimo passo in avanti per l'affermazione dei diritti di tutti i cittadini residenti nella nostra città, indipendentemente dalla loro nazionalità». Così il consigliere dei DS Gregorio Malavolti ha commentato l'approvazione delle modifiche statutarie ed il regolamento che consentirà ai 23mila residenti nel nostro Comune, privi di cittadinanza dell'Unione Europea, l'elezione di 23 membri del consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri. Secondo il regolamento approvato dall'assemblea di Palazzo Vecchio, il presidente del consiglio degli stranieri parteciperà come consigliere aggiunto alle sedute del Consiglio Comunale senza diritto di voto ma, a parte questo, con gli stessi poteri degli altri Consiglieri: potere di parola, di accesso agli atti, potere di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni ed ordini del giorno e di partecipare alle commissioni consiliari».Nel novembre del 2000 Malavolti aveva presentato un apposito ordine del giorno, poi approvato dal consiglio comunale, che chiedeva l'istituzione di questo organismo.«Entro l'autunno - ha spiegato Malavolti - assisteremo all'elezione del primo consigliere aggiunto al Comune di Firenze che si svolgerà in contemporanea con l'elezione del consiglio degli stranieri voluto dalla Provincia di Firenze.Certo questo è un primo seppur importantissimo passo verso l'obiettivo vero, anche se più difficile per l'attuale assetto legislativo, ovvero estendere il diritto di voto alle elezioni amministrative ai cittadini non comunitari. Proprio la scorsa settimana è stata presentata a Genova una mozione del consiglio comunale che, basandosi su un decreto legge del 1998, invita il Sindaco ed estendere il diritto di voto utilizzando le strettissime maglie che la legge prevede».«Appare comunque già possibile - ha concluso il consigliere diessino - far votare i cittadini residenti anche se privi della cittadinanza di un paese dell'Unione Europea alle elezioni del 2004 che rinnoveranno i consigli di Quartiere, come hanno già votato per i referendum comunali consultivi. Alla ripresa dalla pausa estiva sarà presentata una proposta di delibera che andrà in questa direzione». (fn)