I Comunisti Italiani lanciano la raccolta di firme per il referendum contro la legge sull'immunità. Rotondaro e Marzullo: «Difendiamo l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge»

I Comunisti Italiani lanciano una raccolta di firme per promuovere il referendum popolare per l'abrogazione della legge sull'immunità, che protegge le cinque più alte cariche dello Stato.«Questa legge - hanno ricordato il capogruppo Nicola Rotondaro e il consigliere Lorenzo Marzullo - è stata approvata in via definitiva dalla Camera nel giugno scorso. Variamente definita "lodo Maccanico", "lodo Berlusconi" o "lodo Schifani", la norma prevede che il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio dei Ministri, i presidenti delle Camere e il presidente della Corte Costituzionale non possano essere sottoposti a processi penali per tutta la durata del loro mandato. Per i processi in corso, la norma sancisce la sospensione in qualunque grado e il congelamento dei termini di prescrizione».«Vogliamo lanciare un appello a tutti i cittadini - hanno spiegato Rotondaro e Marzullo - perché sia abrogata una legge approvata al solo scopo di sottrarre ai processi, e in particolare al processo di Milano, che era giunto alla sua fase conclusiva, Silvio Berlusconi, che pure pretende il pieno riconoscimento della sua innocenza. A prescindere dalla presunta incostituzionalità di tale norma, che contrasterebbe il principio costituzionale dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, si tratta dell'ennesimo provvedimento per tutelare Berlusconi».«Dal momento del suo insediamento - hanno sottolineato i due esponenti dei Comunisti Italiani - questa maggioranza ha cercato di salvare un imputato: legge sulle rogatorie, nuove norme sul falso in bilancio, legge "Cirami" sul "legittimo sospetto" e ora, infine, un nuovo "salvacondotto" personale ed immediato, per sfuggire al tribunale che lo sta giudicando. Legittimo è il sospetto che questa sia un'ennesima legge "ad personam" in quanto, se fosse stata varata in tempi non sospetti ossia in assenza di procedimenti a carico di alte cariche dello Stato, si poteva intuire uno spirito diverso della norma, finalizzato alla tutela della funzione pubblica. Il varo di questa legge, proprio nel momento in cui si sta per concludere il processo nei confronti dell'imputato Berlusconi, non può che far supporre che sia stata fatta nell'interesse di quest'ultimo».I cittadini che vorranno firmare potranno farlo direttamente in Palazzo Vecchio, presso la segreteria generale, e nelle sede dei Quartieri. (fn)