Taxi, Fittante (Per l'Ulivo): "Riorganizzare il servizio, sanzioni più aspre per chi truffa, regolamentare i taxi elettrici, aumentare le licenze"
"E' singolare che un partito, quale Forza Italia, che parla tanto di liberalizzazione sia poi, nei fatti, il più conservatore di tutti ogni qualvolta si tratti di modernizzare i servizi come nel caso della modifica del regolamento per il servizio taxi." E' quanto sostiene Giovanni Fittante capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" in Palazzo Vecchio. "La delibera presentata già da molto tempo e in discussione nella commissione sviluppo economico avente ad oggetto la modifica del regolamento per il servizio taxi ha il solo e primario obiettivo di sanare una situazione di vuoto normativo. Peraltro - continua Fittante l'aumento delle sanzioni, sia in tema di diffida, sia in tema di sospensione delle licenze nel caso di tassisti pescati con le mani nel sacco' a truffare i cittadini consumatori applicando tariffe extraurbane invece che urbane è anche un modo per difendere quei tassisti fiorentini che operano nella legalità oltre che essere ulteriore garanzia dei cittadini consumatori. Tale delibera, oltretutto, è un atto dovuto in quanto va a recepire una legge regionale". "Comunque aggiunge l'esponente del centrosinistra fiorentino sono d'accordo per quel che riguarda l'istituzione di un tavolo di concertazione che comprenda anche la categoria dei tassisti. Tuttavia, in questo caso, si deve procedere partendo dalla riforma complessiva del servizio taxi - come, peraltro, proposto dal consiglio comunale con l'approvazione della mozione 665 approvata in data 3 dicembre 2001 - iniziando con la regolamentazione dei taxi elettrici (come fatto, notizia dell'ultima ora, a Milano ed a Roma) e proseguendo con l'aumento delle licenze quantificabile in almeno 156 unità come suggerito da un autorevole studio dell'Irpet già nel 1995. Il tutto, naturalmente, deve anche rientrare nella valutazione del servizio riferito a tutta l'area metropolitana". "Credo che sia finalmente arrivato il momento di porre fine a questa annosa vicenda mettendo in campo una riforma che vada nella direzione di migliorare l'attuale servizio definito carente per l'ennesima volta dai cittadini di Firenze nell'indagine svolta da Tolomeo Studi e Ricerche su I servizi collettivi' e pubblicata da un quotidiano locale in un articolo di domenica scorsa". "E' bene che tale situazione conclude Fittante sia sanata in questo ultimo scorcio di legislatura onde evitare di ritrovarsi lo stesso problema ad inizio della prossima, al fine di dare un forte segnale alla città che si può decidere ed amministrare su tutte le questioni, in particolar modo quelle di interesse pubblico, e che non possono esistere categorie protette o settori a sovranità limitata come sembra essere quello sul servizio taxi".(fd)Palazzo Vecchio, 15 luglio 2003In allegato il testo della mozione 665Mozione n. 665 approvata dal Consiglio Comunalenella seduta del 3 dicembre 2001"Per impegnare l'Amministrazione alla riorganizzazione del servizio taxi"IL CONSIGLIO COMUNALERichiamate le mozioni n. 662 dei consiglieri Papini e Basosi e 669 dei consiglieri Fittante e Menci, del 2000 e le mozioni 437 dei consiglieri Checcucci e Andriulli, 447, dei consiglieri Basosi, Fittante e Papini e 566 dei consiglieri Fittante e altri, sui taxi e sui servizi aggiuntivi quali il mototaxi;Richiamata la mozione n. 551 approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 20/12/99 "Per adottare opportune iniziative relativamente al servizio taxi";Richiamati gli ordini del giorno n. 653 e 654, approvati dal Consiglio Comunale del 12/11/2001 che dettano le linee portanti dello sviluppo della mobilità fiorentina, all'interno dei quali si indica l'indirizzo di un aggiornamento del PGTU;Considerato che il Consiglio Comunale, nella stessa seduta, ha approvato le relazioni presentate dagli assessori competenti che indicano l'avvio di una imponente fase di cantierizzazione della città, nonché misure per la limitazione del traffico privato;Richiamata la legge 21/92 che definisce il taxi come un servizio pubblico non di linea;Considerato che l'ultimo incremento sostanziale delle licenze dei taxi risale al 1973, anno in cui, attraverso bando pubblico, furono assegnate 168 licenze;Considerato che l'ultimo aumento è datato 1989, con 11 licenze aggiuntive;Considerato che l'Amministrazione Comunale, proprio per verificare la qualità del servizio, ha commissionato rapporti di monitoraggio alla società Metis, i quali hanno evidenziato punti di forza e di debolezza del servizio stesso;Considerato che uno degli obiettivi del secondo rapporto Metis era quello di valutare l'efficacia delle azioni migliorative intervenute dopo l'Accordo dell'Ottobre 1999 tra il Comune di Firenze e le categorie interessate;Valutato come i recenti eventi internazionali abbiano creato dirette ripercussioni sull'economia cittadina e che quindi le proposte di riorganizzazione e potenziamento del servizio taxi devono aver presente l'incerto scenario economico;Considerato che le mozioni citate nei capoversi uno e due delle presente mozione, richiamano la necessità di una riorganizzazione del servizio che passa anche attraverso la sperimentazione di servizi innovativi e/o a basso impatto ambientale, quali il taxi collettivo e il mototaxi;Considerato che la competenza per l'aumento delle licenze dei taxi è del Consiglio Comunale, ma che riteniamo altresì che la proposta complessiva di riorganizzazione e potenziamento del servizio debba essere fatta dalla Giunta, sentite le categorie interessate, tenuto conto delle linee portanti della pianificazione generale della mobilità a forte vocazione metropolitana, del contesto economico attuale, dei provvedimenti di limitazione della mobilità privata;Tenuto conto di tutte queste premesse;IMPEGNA IL SINDACO1. A riorganizzare il servizio taxi nell'ambito dell'area metropolitana fiorentina coordinandolo con i comuni contermini, al fine di creare i presupposti per un servizio taxi omogeneo a tutto il comprensorio;2. A potenziare il servizio attraverso la sperimentazione del taxi collettivo, dei servizi ecologici a basso o nullo tasso di inquinamento e l'aumento delle licenze, una parte delle quali da destinare a mezzi elettrici, valutando i tempi e i modi per l'attuazione dell'indirizzo proposto, tenuto conto del Piano Urbano Generale del Traffico;3. A portare a compimento il lavoro per l'istituzione di un Organismo di monitoraggio e regolamentazione dei servizi pubblici locali del Comune di Firenze;4. A intraprendere un'iniziativa nei confronti del Governo e dei Parlamentari fiorentini per modificare la legge n. 21/92 in modo da eliminare la forte sperequazione esistente nelle varie città italiane tra valore effettivo delle licenze e relative modalità di trasferimento;5. A presentare la proposta complessiva entro il mese di aprile 2002.Palazzo Vecchio, 3 dicembre 2001