"Una piazza per Axè". Esibizione dei giovani di Axè in piazza Santo Spirito, Pontassieve, Scandicci e Pelago
Axè: in lingua yoruba significa forza, l'energia positiva creatrice di tutte le cose. È il fiorentino Cesare De Florio La Rocca, in Brasile da 35 anni, a scoprire quest'energia e ad utilizzarla per combattere l'emarginazione, la povertà, la droga, la violenza.Da stasera e fino a lunedì prossimo, l'energia di Axè accenderà le notti fiorentine in piazza Santo Spirito."Il progetto Axè nasce su iniziativa di un fiorentino trapiantato in Brasile che si impegnò ad aiutare e sostenere i bambini brasiliani ha commentato l'assessore alla cultura ed alla cooperazione internazionale Simone Siliani . Con i comuni di Scandicci, Pontassieve e pelago abbiamo deciso di organizzare una serie di iniziative. Domani ci sarà il momento clou con lo spettacolo con 38 ragazzi, oltre agli accompagnatori, e con la partecipazione di Caetano Veloso testimonial di Axè".Da tredici anni Cesare De Florio La Rocca promuove a Salvador di Bahia, città con la quale Firenze è gemellata dal 1990, il progetto Axè per recuperare i bambini e i giovani di strada che ormai non hanno più nulla in cui sperare, più nulla per cui vivere. Da allora, sono stati più di 12.000 i ragazzi che invece sono tornati a vivere, che hanno riscoperto la voglia di vivere grazie alla musica, all'arte, alla cultura, alla danza, alla pittura, alla moda. Offrendo ai ragazzi quanto c'è di meglio per la loro crescita e per la loro integrazione, è possibile recuperarli ad una vita dignitosa.Da un viaggio proprio del sindaco Leonardo Domenici avvenuto un anno fa, ha preso il via la collaborazione con Axè dalla quale è nato un progetto con il Polimoda di Firenze per la formazione di 15 borsisti, tra educatori e studenti. Si tratta del primo corso di "Introduzione Design & Marketing". I giovani sono a Firenze già da tre settimane."Ringrazio Firenze che ha dato a Salvador de Bahia il suo cittadino Cesare che ha lavorato da sempre per realizzare Axè ha commentato Marcos Candido coordinatore pedagogico di Axè . Essere a Firenze per noi significa anche arrivare alle origini delle nostre fonti pedagogiche, arrivare nella città cuore dell'arte e non ci arriviamo a mani vuote perché anche noi qualcosa da offrire alla città. Non siamo un progetto di carità ma politico-istituzionale e questo progetto non vuole solo salvare i ragazzi di strada ma tutta la civiltà brasiliana".Pontassieve, Pelago e la Comunità montana della montagna fiorentina si sono impegnati per sostenere Axè."Siamo andati in Brasile in occasione del Social Forum e abbiamo conosciuto Axè ha spiegato il sindaco di Pelago Marcello Ulivieri . Il nostro slogan è «non l'adozione dei bambini, seppure a distanza, ma adottiamo un educatore». Il nostro obiettivo è di costruire una Fondazione Axè Italia che dia continuità nel tempo a queste iniziative"."Nel prossimo autunno ha sottolineato Ferdinando Capolupo assessore ai gemellaggi organizzeremo a Pontassieve il primo incontro fra gli educatori di Axè, fiorentini e toscani che sperimentano gli insegnamenti di Axè"."In occasione del terzo festival della Montagna fiorentina abbiamo inserito questi tre spettacoli: a Londa il 17 luglio con danza e capoeira, il 19 a Diacceto e il 21 a Montebonello a Pontassieve con la Bandaxè" ha ricordato Massimo Mandarino assessore alla cultura della Comunità montana."Non capita spesso che comuni diversi collaborino per un unico progetto di cooperazione, mettendo insieme energie, risorse, spazi ha commentato Simone Gheri vicesindaco di Scandicci . Nell'ambito delle iniziative estive, domenica prossima nel Parco dell'Acciaiolo si svolgerà una rassegna con i ragazzi di Axè con danza, percussioni, canto e capoeira. Importante è anche il rapporto con le aziende, come Gucci che si è impegnata per la realizzazione del progetto".Attualmente Axé assiste 1.547 bambini e giovani dai 5 ai 21 anni. Circa il 40% sono bambine e attraverso il processo educativo e artistico, lotta per sottrarre tante giovani vite allo sfruttamento sessuale e lavorativo.I giovani di Axè si esprimono grazie ad una compagnia di danza, ad una banda di percussione, musica strumentale, canto individuale e corale, capoeira e si esibiranno in piazza Santo Spirito nell'ambito delle iniziative dedicate al Brasile.Il tour di Axè prevede: questa sera la partecipazione al concerto di Piero Pelù a Sesto Fiorentino, domani in piazza Santo Spirito l'esibizione con ospiti d'eccezione come Caetano Veloso e Fiorella Mannoia. Giovedì Bandaxè si esibirà, sempre in piazza Santo Spirito, a ritmo di capoeira e danza.Sabato 19, show completo al Diaccetum Festival nel comune di Pelago e il giorno dopo, esibizione al Parco dell'Acciaiolo di Scandicci. La tournée terminerà lunedì 21 a Pontassieve con esibizioni di capoeira e danza.Ai ragazzi di Axè è stato assicurato un alloggio nell'Ostello in via Del Leone, 35 grazie all'intervento dell'assessore alle politiche sociali Graziano Cioni. L'Ostello è attiguo al complesso del Carmine; in particolare si tratta del vecchio albergo popolare restaurato nel 2000 grazie ai fondi stanziati dal Giubileo per l'accoglienza dei pellegrini. L'Ostello ha una ricettività di 80 posti letto.I pasti ai ragazzi sono forniti grazie all'intervento dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri che ha garantito la copertura di 60 pasti giornalieri (colazione, pranzo e cena) grazie al Centro di Cottura Vittorio Veneto. Sabato e domenica i pasti saranno assicurati dal convitto dell'ex Istituto dei Ciechi. Già ieri mattina, i ragazzi giunti all'aeroporto di Malpensa, hanno ricevuto in loro il pranzo in appositi cestini.Axé crede fortemente che Etica, Estetica e Arteducazione sono il processo adeguato per la costruzione di una vita di dignità per quei bambini e giovani che erano stati esclusi dalla società civile.Il Projeto Axé é stato pensato come uno spazio educativo per i figli e le figlie dell'esclusione, quelli fuori di casa, della scuola e della comunità, soprattutto quelli già in condizione esistenziale di strada. Per questo Axé, attraverso la figura dell'educatore di strada, stimola permanentemente i ragazzi e le ragazze a costruire un progetto di vita nuovo e rinnovatore, dove il bambino non è solo soggetto di diritti, ma è anche soggetto di conoscenza e soggetto di desiderio. Ad Axé è stato superato il concetto strumentale dell'arte relativamente all'educazione: l'arte non è un strumento per educare, ma l'arte è la stessa educazione. Per questo i ragazzi e le ragazze di Axé hanno accesso ai vari linguaggi artistici con una duplice finalità: essere educati e imparare una professione. L'arte non è qualcosa di superfluo, privilegio di bambini di classi sociali elevati ma diritto fondamentale di ogni essere umano e in particolare di ogni giovane che cerca di realizzare nella sua vita l'ideale armonioso del Projeto Axé. (uc)