Museo della Liberazione, Agostini (DS): «Un'occasione per approfondire l'impegno delle donne nella lotta contro il nazifascismo»
«Garantire la memoria della storia vissuta dai nostri genitori è dovere verso di noi e verso i nostri figli ed un atto di gratitudine nei confronti di quanti hanno sacrificato la loro gioventù, lottando per la liberazione di Firenze». E' quanto ha dichiarato la consigliera dei DS Susanna Agostini che ieri, in rappresentanza del Comune, ha partecipato all'incontro organizzato dall'ANPI, l'associazione nazionale partigiani d'Italia, a Montegiovi e dedicato quest'anno al ruolo della donna nella Resistenza.«Se Firenze ha accolto gli alleati con in testa il proprio comitato di liberazione - ha ricordato l'Agostini - ciò è stato possibile anche grazie al sacrificio di tante donne che hanno svolto attività fondamentali nella clandestinità, nelle fabbriche, nelle strade, nelle stesse famiglie. Senza poi dimenticare le molte centinaia di deportati, e fra questi tante donne, colpevoli di essere sindacaliste, ebree, familiari di comunisti o socialisti».«Tutto questo sta già nei libri di storia - ha proseguito la consigliera diessina - ma è giusto ed importante ricordarlo proprio ora che nella nostra città sta per nascere il museo della Liberazione. Da qui la necessità di approfondire, con nuovi studi, il ruolo di tante partigiane, crocerossine, e di tante altre loro compagne che, durante la dittatura, educarono i loro figli a rifiutare l'ideologia fascista. Le donne sono state protagoniste attive non solo durante la Resistenza ma anche di un periodo storico lungo e complesso, ancora poco studiato e che merita di non essere dimenticato". (fn)