Voto agli immigrati extracomunitari, il consigliere Imperlati (Ds): "Sorpresa per la reazione dei partiti di centrodestra"

"Sono rimasto sorpreso e meravigliato dalla forma e dalla sostanza della reazione dei partiti del centrodestra". E' il commento del vicepresidente della commissione affari istituzionali Paolo Imperlati (Ds), in merito al dibattito che si acceso fra le forze politiche presenti in consiglio comunale sul diritto di voto nei quartieri agli stranieri non comunitari residenti dal almeno 2 anni nel Comune di Firenze e che vede contrapposti i partiti di maggioranza, Rifondazione Comunista e Gruppo Misto alle opposizioni del Polo. In particolare sulle due proposte di delibera di modifica statutaria e del regolamento elettorale dei Quartieri, per il diritto di voto attivo e passivo."Mi auguro – ha aggiunto Imperlati – che questo dibattito non porti a un ulteriore inasprimento dei toni. Comprendo la difficoltà su questi temi di una coalizione che si trova all'opposizione in Palazzo Vecchio e maggioranza nel governo del Paese. Per mia natura e formazione ho sempre avuto il dovuto rispetto, anche nei rapporti interpersonali, per il ruolo delle opposizioni. Alcune affermazioni fatte richiedono delle precisazioni proprio in termini di chiarezza e trasparenza politica perché la delicatezza del problema è tale che non possa essere né strumentalizzato né essere oggetto di giochetti politici di basso profilo".Ed eccole le affermazioni di alcuni esponenti del centrodestra alle quali Imperlati intende replicare: "Si sono gettati alle ortiche cinque mesi di lavoro della commissione affari istituzionali". "Lunedì scorso – spiega Imperlati – in consiglio comunale il capogruppo di Forza Italia ha chiesto un rinvio della votazione della delibera di modifica statutaria. Una richiesta apparsa chiaramente pretestuosa dopo che il problema e il contenuto erano ampiamente conosciuti. E ci si dimentica di dire che tale organo decade al momento che gli stranieri non comunitari avranno il diritto di voto per le elezioni comunali e provinciali"."Uno schiaffo dei Ds alle comunità straniere, una scorrettezza nei confronti nei colleghi di Comune e Provincia". "Credo che le comunità straniere – precisa Imperlati – abbiano capito che si vuole avviare un processo reale di integrazione. E abbiano anche capito che ciò che intendeva una parte delle opposizioni (con l'altra nettamente contraria) era finalizzato, con un'astensione tecnica, alla istituzione di un organo che rappresentasse un punto di arrivo al problema posto. Quando per il centrosinistra e per altri non poteva che rappresentare un punto di partenza e lo abbiamo anche detto"."Il voto è una cosa impegnativa e presuppone una coscienza critica matura. Questo è un amo a cui dovrebbe abboccare Rifondazione Comunista, o una cambiale da pagare in vista di un accordo per le prossime elezioni"."Ritengo – spiega il vicepresidente della commissione affari istituzionali – sia fare un torto all'intelligenza e alla sensibilità dei compagni di Rifondazione Comunista che su queste tematiche non hanno bisogno di lezioni da nessuno. Da queste dichiarazioni si intuisce uno stato latente di difficoltà da parte di alcune componenti del centrodestra, cattoliche e non solo, per una ‘casa' che invece ‘delle libertà' sta divenendo una coabitazione che pone seri problemi di convivenza e di condizionamento. Problemi che finiscono per rappresentare un limite alla loro tradizione e vocazione su queste tematiche".(fd)