Consiglio degli stranieri, Pieri (FI): «Non cambio la mia posizione. Sì all'accoglienza ma nella legalità»
«Le posizioni della sinistra sul voto ai cittadini extracomunitari sono ideologiche». E' quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri.«Non ritenere attualmente praticabile la proposta di estendere ai cittadini non comunitari il diritto di voto per i consigli di quartiere - ha detto Pieri - non significa aver assunto posizioni xenofobe o razziste. E' un dato oggettivo che è grazie al lavoro e al sacrificio di migliaia di cittadini di altri paesi che l'Italia è cresciuta e migliorata. Esattamente come accadde agli Stati Uniti e alle ricche nazioni europee nel secolo scorso, grazie alla emigrazione sofferta dei nostri nonni e dei nostri bisnonni. Ma una società multirazziale va costruita. Con rispetto e sensibilità. E anche con un certo rigore: non si possono permettere agli stranieri, come spesso accade proprio a Firenze, comportamenti che non sarebbero permessi agli italiani e alle italiane. Questa non è parità, è solo disattenzione colpevole. Una sciatteria che potrebbe trasformarsi in una miccia esplosiva».«Anche noi - ha ricordato - riteniamo che è venuto il tempo d'estendere anche a loro i nostri diritti di cittadinanza; e a nostra volta di specchiarci in italiani con la pelle scura, trasformando in regola l'eccezione dei pugili Kalambay e La Rocca, o del cestista Myers, di Fiona May o dei calciatore Manfredini. Ma se vogliamo che questi diritti siano pienamente goduti non possiamo accettare proposte confezionate senza i necessari presupposti tecnico-giuridici e progettuali. Il tentativo di dare legittima voce ai rappresentanti degli stranieri residenti che vivono, lavorano e pagano le tasse in città è stato l'impegno trasversale di quasi tutte le forze politiche ma alla luce delle nuove e affrettate proposte, il "consiglio degli stranieri", frutto non ancora partorito di questo lavoro, è ormai istituto inutile e superato: per la sinistra i cittadini extracomunitari sono solo numeri, buoni per vincere le elezioni. La vera integrazione, per questi ideologi, non conta». (fn)