Consiglio degli stranieri, Falqui (gruppo misto): «Il presidente Pieri mantenga gli impegni assunti con il consiglio comunale e provinciale di Firenze»

«Il presidente della commissione affari istituzionali non può dettare i tempi delle scelte politiche». Così il presidente del gruppo misto Enrico Falqui risponde al presidente Massimo Pieri a proposito della proposta del centrosinistra di «estendere ai cittadini non comunitari il diritto di voto, attivo e passivo, per le elezioni dei consigli di quartiere».«Non si può attivare - ha rilevato Falqui - un processo di emancipazione dei diritti, che parte con un consenso ampio e trasversale di parte di tutte le forze politiche e che punta all'istituzione di un luogo di rappresentanza delle comunità straniere, e poi sostenere che questo percorso, una volta attivato, non può andare più lontano di quanto era stato previsto».«E' miope - ha concluso il presidente del gruppo misto - pensare che il consiglio degli stranieri sia oggi l'obiettivo più maturo per estendere diritti fondamentali a quei cittadini non comunitari che risiedono e lavorano nella nostra città. Quando si inizia un processo di emancipazione lo sbocco è, inevitabilmente, il completamento del percorso di soddisfacimento pieno di tale diritto. L'Italia è un paese che ha uno degli indici più bassi di immigrazione e il più alto indice di deficit di integrazione per cittadini a tutti gli effetti che vivono, lavorano e mandano i loro figli nelle scuole italiane. E' tempo di colmare questo deficit e Firenze rappresenta la città giusta per lanciare a tutte le città italiane questo messaggio universale di equità e solidarietà sociale». (fn)