Voto agli extracomunitari, Grazzini e Pieri: «La sinistra corre troppo»

«Senza entrare nel merito dell'opportunità e praticabilità della proposta di estendere il voto per le amministrative agli immigrati non comunitari, la cosa certa è che si sono buttati alle ortiche cinque mesi di lavoro della commissione affari istituzionali». E' quanto hanno dichiarato il presidente della commissione affari istituzionali Massimo Pieri e il vicepresidente del consiglio comunale Graziano Grazzini.«Il tentativo di dare legittima voce ai rappresentanti degli stranieri residenti che vivono, lavorano e pagano le tasse in città è stato l'impegno trasversale di quasi tutte le forze politiche - hanno aggiunto Pieri e Grazzini - alla luce delle nuove e affrettate proposte, il "consiglio degli stranieri", frutto non ancora partorito di questo lavoro, è ormai istituto inutile e superato. Uno schiaffo in piena regola dei DS alle rappresentanze delle comunità straniere che si sono coinvolte con questo lavoro, una scorrettezza nei confronti dei colleghi di Comune e Provincia: li hanno fatti discutere di questioni avendone in mente altre. Sull'altare dei record, per far diventare Firenze la capitale di tutte le sperimentazioni del centrosinistra nazionale, si è data un'accelerazione forsennata verso obbiettivi che meriterebbero ben altri approfondimenti e soprattutto ben altra chiarezza e trasparenza politica».«La nuova proposta - hanno concluso - non tiene conto della grandi trasformazioni in atto a livello europeo: tra pochi anni milioni di cittadini non comunitari diventeranno cittadini a pieno titolo dell'Unione. Alla luce di ciò queste proposte del centrosinistra dimostrano solo ed esclusivamente faciloneria e superficialità». (fn)