Lotta alle emissioni elettromagnetiche, via alla mappatura della città. Firenze accetta la sfida di essere la prima in Italia con i valori più bassi

Firenze sarà la prima città italiana ad avere sul suo territorio valori di emissioni elettromagnetiche inferiori a 0,5 volt al metro. Significa che Firenze sarà de-elettromagnetizzata, ma che, ovviamente, i cellulari continueranno a funzionare. E' questo, infatti, l'obiettivo che si è posto l'assessorato all'ambiente con una verifica a tappeto dello stato dell'inquinamento elettromagnetico, a cui seguirà un piano di sistemazione dei siti che producono emissioni, in modo da minimizzarne l'impatto. Sarà un lavoro portato avanti in collaborazione con i comitati dei cittadini impegnati nella lotta all'elettrosmog, da un lato, e con i gestori di telefonia cellulare, dall'altro.Il compito di realizzare una vera e propria mappa elettromagnetica è stato affidato alla ditta Centro ecologia dell'habitat che nei prossimi due mesi provvederà a effettuare 1200 misurazioni, anche su segnalazione dei cittadini, e a settembre si potrà avere un quadro chiaro di quante e quali sono le emissioni elettromagnetiche in città, considerando, oltre ai siti ufficiali, anche l'eventuale presenza di antenne abusive. Tutto questo lavoro servirà alla messa a punto del Praett, il piano di riassetto analitico delle emissioni elettromagnetiche territoriali.Un primo screening di circa quaranta siti dove si trovano antenne della telefonia mobile è stato fatto già dai primi del mese di giugno e il risultato è che in nessun caso censito fino a questo momento vengono individuati valori superiori a 1 volt al metro, a fronte di un limite massimo previsto dalla legge di 6 volt/metro."C'è un dato consolante ed è il fatto che non si sono trovati siti che sfiorano le norme massime previste dalla legge e i valori, ben al di sotto di questa soglia, sono sempre rassicuranti - dice l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani - . Noi vogliamo seguire, comunque, il principio di precauzione: l'obiettivo è poter garantire il servizio, minimizzando le emissioni"."Una città sana è possibile e cercheremo di dare questa impostazione a Firenze – spiega Riccardo Ricci, presidente del Centro ecologia dell'habitat - . Abbiamo già fatto esperienze di questo tipo con una circoscrizione di Roma e con due comuni del Lazio come Frascati e Zagarolo. Con le segnalazioni di cittadini e comitati creeremo un vero e proprio database".Quando l'analisi sarà terminata sarà attivata una convenzione per il controllo e l'aggiornamento dei valori di emissioni elettromagnetiche che prevede 120 misurazioni al mese. I risultati di questo monitoraggio saranno visibili anche on line sulla rete civica del Comune che presenterà gli aggiornamenti sui siti elettromagnetici della città.Questa la mappa dei siti censiti nel comune di Firenze con valori medi che sono stati calcolati sulla base di cinque misurazioni: via Panciatichi 0,3 volt/metro, via Carlo del Prete 0,65 volt/metro, via Pancaldo 0,8 volt/metro, piazza dell'Isolotto 0,43 volt /metro, via del Sansovino 0,3 volt/metro, viale Talenti 0,88 volt/metro, via Baccio da Montelupo 0,32 volt/metro, via Naldini 0,97 volt/metro, via Webb 0,2 volt/metro (dove non è ancora stata montana alcuna antenna telefonica, si tratta, dunque, di un valore che esprime il livello di radiazione di fondo), viale Europa 0,45 volt/metro, via di Ripoli 0,45 volt/metro, stadio 0,69 volt/metro, stradone di Rovezzano 0,2 volt/ metro. (vp)