Montedomini, l'assessore Cioni risponde ad An: "Prima di ripetere accuse infondate, visitino la struttura e parlino con ospiti e operatori"
"I migliori testimoni di come si vive oggi a Montedomini sono prima di tutto gli stessi ospiti, i loro familiari, gli operatori di servizio e i volontari. Il loro generale apprezzamento è per noi uno stimolo a procedere secondo gli indirizzi culturali di integrazione tra Montedomini e il territorio e viceversa ormai scelti da tempo". L'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni risponde così agli esponenti di An che oggi sono tornati a ribadire le critiche sulla qualità dell'assistenza nella residenza sanitaria assistita. "I consiglieri regionali e comunali di An prima ancora di ripetersi avrebbero fatto meglio a visitare, avendone titolo, Montedomini stesso e ancor meglio a parlare con gli ospiti - aggiunge l'assessore Cioni . Avrebbero trovato piatti di porcellana (e non di plastica
), un menu con quattro scelte di primi e quattro scelte di secondi e soprattutto un ambiente che contribuisce a dare serenità e sostegno ai nostri anziani".Anche Fabio Focardi, commissario straordinario degli Istituti riuniti di Montedomini e San Silvestro, replica alle accuse degli esponenti di An. "E' evidente che siamo di fronte a impostazioni culturali profondamente diverse. L'obiettivo dell'Amministrazione comunale e di Montedomini per gli anziani autosufficienti è infatti di tendere a superare l'istituzionalizzazione. Su indicazione dell'assessorato Montedomini darà vita a gruppi-appartamento, case protette e condomini protetti per salvaguardare le condizioni e la qualità della vita degli anziani autosufficienti che hanno bisogno di un basso livello di protezione. In questo senso è molto forte la richiesta che giunge dagli anziani stessi che sono anche sostenitori, e con loro l'Amministrazione, del progetto per la convivenza tra giovani studenti e anziani".Attualmente, ricorda Focardi, nella residenza di via de' Malcontenti sono presenti 25 persone autosufficienti e 20 sono state trasferite nella residenza di Borgo Pinti. "Questa decisione è stata presa per rispondere all'esigenza di avvicinamento degli utenti alle zone di provenienza precisa il commissario straordinario e non per fare posto ad un residence per gli studenti che invece sarà realizzato nell'ala di via Thouar che è vuota da tempo". Il commissario straordinario e gli operatori, infine, prendono atto della disponibilità di Alleanza nazionale a visitare la struttura anche se a sorpresa, convinti che una struttura "aperta" debba essere sempre aperta a tutti. (mf)