«Stop ai licenziamenti e tavolo di confronto»: tutti i capogruppo firmano un ordine del giorno sui rapporti tra istituzioni e case di cura private

Un ordine del giorno che chiede al Sindaco «di attivarsi per interrompere la procedura di licenziamento di 30 dipendenti della sanità privata prevista per il 15 luglio» è stato presentato dalla commissione per le politiche sociali e della salute presieduta da Susanna Agostini. Il documento, firmato da tutti i capigruppo, invita l'amministrazione anche «ad attivarsi per far ripristinare un sereno confronto tra le parti pubbliche e private che svolgono la trattativa».Nel documento, che sarà esaminato nel consiglio comunale di lunedì prossimo, si rileva «l'importanza di innalzare l'attenzione politica ed il coinvolgimento istituzionale verso la particolare condizione occupazionale dei lavoratori della sanità privata» e che «ora occorre andare oltre la solidarietà espressa ai lavoratori che stanno per essere licenziati».«Il settore della sanità non è in crisi - si legge nel documento - pubblico e privato contribuiscono a garantire la rete di prestazioni complessivamente offerta e che vediamo in continua espansione: a livello nazionale sta aumentando la richiesta di operatori specializzati nel settore socio-sanitario, fonte di nuova occupazione per tanti lavoratori italiani e non solo. Firenze ha un patrimonio di risorse ed esperienze che vede da sempre il contributo delle strutture private ora in questione». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:Ordine del Giorno"Per un coinvolgimento istituzionale in merito alla delicata fase di trattativa nella sanità privata della nostra città"Il Consiglio ComunaleRilevata l'importanza di innalzare l'attenzione politica ed il coinvolgimento Istituzionale verso la particolare condizione occupazionale dei lavoratori della sanità privata. Dato che ora occorre andare oltre la solidarietà espressa ai lavoratori in fase do licenziamento, nei due mesi di trattativa, da tante parti politiche.Ricordato che in seguito all'incontro avuto con i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali è stato ribadito che, l'argomento scatenante i licenziamenti è la riduzione delle prestazioni a convenzione, da qui la richiesta da parte dei proprietari, di incremento delle stesse con la sanità pubblica, ASL Regione Toscana.Considerato che, sia nel metodo che nel merito, il percorso della trattativa è stato giudicato estremamente negativo da tutti i consiglieri della quarta commissione consiliare "Politiche sociali e della Salute" tanto che il giudizio di condanna dei licenziamenti è stato unanime.Sentita l'esigenza di coinvolgimento e attenzione , dei massimi organi Istituzionali allo scopo di valutare i pericolosi percorsi in atto e di trattative su due tavoli dei proprietari della sanità privata. Uno con lavoratori e sindacati per i licenziamenti. L'altro con il Servizio Sanitario Nazionale, per le nuove convenzioni.Sottolineato che il settore della sanità è un settore lavorativo non in crisi. Presumibilmente ancora più sostenibile dalle strutture private che dal Servizio Sanitario Pubblico. Rilevato che pubblico e privato contribuiscono a garantire la rete di prestazioni complessivamente offerta, che vediamo in continua espansione.Considerato inoltre, come anche a livello nazionale, sta aumentando la richiesta di operatori specializzati nel settore socio sanitario, fonte di nuova occupazione per tanti lavoratori italiani e non solo.Ricordato infine quanto Firenze abbia riconosciuto un patrimonio di risorse ed esperienze nel proprio "dna sanitario" che vede da sempre il contributo delle strutture private ora in questione.Ritenuto che la collaborazione si prospetterà ancora più congrua nell'ambito dei nuovi modelli organizzativi con la realizzazione di Piani Integrati di Zona, disciplinati dal Piano Sanitario Regionale.Impegna il SindacoA sollecitare la chiusura della trattativa in atto e l'interruzione della procedura della legge n. 223 del '91, che vedrebbe il licenziamento di circa 30 persone entro il 15 luglio prossimo.Ad operarsi per ripristinare un sereno confronto tra le parti pubbliche e private.Ad interrompere la percorribilità di trattative incrociate che inducono a percorsi negativi. Sottolineando il rischio che, giudizi di eventuali atti speculativi, pesino tanto su strutture che su lavoratori. Irrinunciabili figure professionali importanti e utili sedi di riferimento sanitario per tutta la Città.