Publiacqua, dibattito in consiglio comunale. La relazione dell'assessore Coggiola

Oggi si è svolto in consiglio comunale il dibattito sulla Publiacqua, la società per la gestione del sistema idrico. L'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola, in risposta a due mozioni presentate dalla capogruppo di Rifondazione comunista Monica Sgherri e dal consigliere di An Gaia Checcucci, ha illustrato la situazione attuale società pubblica che gestisce il ciclo integrato delle acque dell'Ato 3 (oltre cinquanta comuni dell'area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia per un totale di un milione e 200mila abitanti). (mf)Palazzo Vecchio, 30 giugno 2003ECCO IL TESTO DELLA RELAZIONE DELL'ASSESSORE COGGIOLASu richiesta del presidente del consiglio in occasione della discussione sulle mozioni proposte del consigliere comunale Gaia Checcucci e dal consigliere comunale Monica Sgherri, colgo l'occasione per svolgere un sintetico rapporto al consiglio comunale circa lo stato delle procedure in essere. Com'è noto l'Assemblea dell'Ato 3 deliberò alla fine di novembre 2001, in ossequio alla normativa allora vigente, l'affidamento diretto alla Società Publiacqua costituita da tutti i comuni dell'Ato 3.L'affidamento fu fatto alla condizione che entro dodici mesi dalla data dello stesso si procedesse alla selezione con procedura di evidenza pubblica di un socio di minoranza. L'affidamento ha durata ventennale.Peraltro questa modalità individuata dai comuni dell'Ato 3 è la stessa seguita dal comuni dell'Ato 2 e dell'Ato 6 ed ha trovato formulazioni di legge nel comma V dell'articolo 35 della Legge Finanziaria del 202.Peraltro i comuni dell'Ato 3 avevano sottoscritto un accordo di programma il 28 giugno 2001, con il quale si impegnano alla riconformazione dell'assetto societario di Publiacqua mediante la partecipazione diretta o tramite le rispettive società partecipate di tutti i comuni dell'Ato 3 alla società Publiacqua. Con lo stesso accordo veniva anche definita, tenuto presente che nello stesso statuto dell'Ato 3 era previsto l'affidamento a una società a prevalente capitale pubblico, la ripartizione del capitale sociale definitivo nel 60% destinato ai soci pubblici e nel 40% a soci privati. Il processo di riconformazione con l'adesione a Publiacqua di tutti i comuni direttamente o indirettamente si concluse nel settembre 2001, precedentemente dunque all'affidamento diretto, che appunto veniva deliberato alla condizione che entro 12 mesi si fosse proceduto alla selezione del socio di minoranza cui assegnare il 40% del capitale sociale.Pertanto l'affidamento diretto alla società Publiacqua del servizio idrico integrato è avvenuto in perfetta aderenza non solo alle disposizioni legislative allora vigenti, ma anche da quelle successivamente previste.Conseguentemente non si pone il problema della revoca dell'affidamento così come richiesto nella mozione 148/02. In ogni caso la revoca dell'affidamento non è competenza dei consiglio comunali ma dell'assemblea dell'Ato.Effettuato l'affidamento sai è dato corso alle procedure per la selezione del partner di minoranza, procedendo a effettuare una gara per l'individuazione di una società di consulenza che assistesse l'Amministrazione di Firenze, incaricata in virtù dell'Accordo di programma, nella predisposizione e indicazione di un bando. Il bando è stato indetto entro i termini previsti dall'affidamento. Esso è costituito in una fase di preselezione dalla quale sono emersi sette raggruppamenti tutti ammissibili e ai quali è stato inoltrata la lettera di invito.Pertanto sono stati individuati i seguenti raggruppamenti: Saur International, Compagnie Genèrale des Eaux, Severn Trent Water Services Plc, Società Metropolitana Acque Spa, Rwe Thames Water, Acea Spa e Amga Spa.Dei sette raggruppamenti invitati solo tre e cioè Severn Trent, Acea e Amga, hanno presentato osservazioni e proposte di emendamenti allo statuto e al patto parasociale.Tali proposte sono state sostanzialmente respinte e conseguentemente vi è stata la presentazione di una sola offerta del raggruppamento costituito da Acea spa quale mandataria per il 68% e dal Monte dei Paschi di Siena, dalla Società Silm spa, dal Consorzio Toscano Costruzione e dal Consorzio Cooperative di costruzione di Bologna. La presentazione della loro offerta è avvenuta il 24 aprile.IL CONTENUTO DELLA PROPOSTA PUBLIACQUA SULLA QUALE È AVVENUTA L'OFFERTALa caratteristica della governance, delineata nello statuto e nei patti parasociali è quella di una cogestione che vede essenzialmente: La maggioranza qualificata dei 2/3 per le deliberazioni relative ai piani di investimenti e finanziari non relativi alla SII e quelle relative agli indirizzi generali per la partecipazione e gare. La nomina di un amministratore delegato di parte minoritaria, con specifica dei poteri attribuiti distinti da quelli del presidente di nomina pubblica, su gradimento della parte pubblica e la possibilità per quest'ultima di sfiduciarlo La maggioranza qualificata dei 4/5 del consiglio di amministrazione per l'acquisizione di partecipazioni, modifiche statutarie, fusioni e scissioni, organigramma e macrostruttura organizzativa, piani di investimento triennali del SII, partecipazione a gare sul territorio italiano La nomina di un comitato esecutivo (3 pubblici + 2 privati) cui delegare una parte dei poteri del cda con deliberazioni a maggioranza qualificata (4/5) La previsione dell'obbligo di consultazione preventiva tra parte pubblica e privata sulle decisioni strategiche da assumere negli organi sociali La previsione di procedure per il superamento di situazioni di stallo (divergenza tra le parti sulle deliberazioni a maggioranza qualificata) con facoltà della parte pubblica del riacquisto delle azioni di parte privata La limitazione temporanea (cinque anni) all'alienabilità della partecipazione del socio privato e il divieto di concedere pegni e garanzie sulla stessa a favore di terzi Obbligo del socio privato (per la durata del patto parasociale di 5 anni) alla partecipazione a gare sul territorio italiano esclusivamente mediante Publiacqua sulla base degli indirizzi assunti a maggioranza qualificata (2/3) nell'assemblea e di specifica delibera a maggioranza qualificata (4/5) nel cda e svincolo da tela obbligo previo nulla osta del coda a maggioranza semplice (in pratica solo se la parte pubblica è d'accordo) Previsione di un aumento di capitale del 5% riservato esclusivamente ad azionariato diffuso tra soggetti rappresentativi dell'economia e della società toscana.Nella lettera di invito è stato specificato: la possibilità di presentazione dell'offerta articolata in tre buste (documenti, offerta tecnica, offerta economica) con attribuzione di 20 punti all'offerta tecnica e 80 punti all'offerta economica la previsione di una fase di miglioramenti competitivi sull'offerta economicaLa commissione giudicatrice, istituita secondo quanto previsto dall'accordo di programma, istituita secondo quanto previsto dall'Accordo di programma, ha concluso i suoi lavori sottoponendoli al collegio di vigilanza. Il collegio di vigilanza nella seduta del 13 giugno ha preso atto dei lavori della commissione giudicatrice ha chiesto chiarimenti alla stessa e si è riconvocato per il giorno 25 giugno e in quella seduta approvando i lavori della commissione giudicatrice ha proceduto alla aggiudicazione ad Acea. Tutta la procedura è stata seguita passo passo dal collegio di vigilanza istituita all'interno dell'accordo di programma. Al termine dell'operazione la composizione societaria di Publiacqua vede un rafforzamento della componente pubblica che passa dal 60% al 73,97%.Dunque l'operazione conclusa conferma il quadro strategico delineato dai comuni dell'Ato 3 e 2 e che costituendo parte essenziale e integrante del bando di gara impegna anche Acea.In sintesi il quadro strategico si fonda sui seguenti elementi: Salvaguardare e valorizzare l'esperienza gestionale pubblica per farne la base per la nascita e lo sviluppo di un grande soggetto industriale del SII della Toscana Preferenza per un soggetto misto (industriale e finanziario) e previsione di una quota di capitale destinata a forme di azionariato diffuso Rispondere al principio di universalità del servizio per tutti i cittadini Ruolo delle aziende a partecipazione pubblica per la promozione dei valori di solidarietà (la cooperazione decentrata) e di sviluppo sostenibile (uso responsabile, eliminazione sprechi e riduzione dei consumi) Volontà, con il coinvolgimento della componente privata, di mettere a disposizione di altre realtà territoriali l'esperienza gestionale e d'indirizzi industriali della Toscana Impegno dei comuni dichiarato nei bandi dell'Ato 2 e 3 (articolo 1 dei rispettivi bandi) a definire un accordo di programma per la concentrazione societari di Acque spa e Publiacqua spa entro maggio 2004 Ruolo determinante della componente pubblica nella gestione e nella strategia della società e definizione delle forme di rappresentanza e decisione unitaria della proprietà pubblica (accordo di programma tra le istituzioni proprietarie pubbliche)E' da sottolineare quello che è avvenuto in Toscana in questi due anni e cioè:1. Sulla base di pubbliche dichiarazioni congiunte dei sindaci di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Siena, Grosseto e Capannori si è proceduto (tra luglio e settembre 2002) a verificare l'ipotesi di un unico bando per un'unica gara e in questo quadro i consulenti hanno determinato i rapporto percentuali tra Publiacqua spa (51,9%), Acqua spa (31,5%), Fiora spa (16,6%) nella prospettiva della concentrazione societaria2. Nell'assemblea del 11/09/02 in Palazzo Vecchio dei sindaci Ato 2 e Ato 3 si è concluso di procedere a gare separate con un unico bando esplicitando nello stesso la volontà di procedere successivamente a una concentrazione3. Sono state indette gare separate su bandi omogenei negli indirizzi essenziali, con scadenze diverse, con diverse modalità di capitalizzazione e con diverse attribuzioni di poteri al socio privato di minoranza4. Sono state espletate le gare di Fiora spa, Acque spa e Publiacqua spa aggiudicate tutte al raggruppamento Acea spa.Si apre dunque la prospettiva di costituire un grande polo idrico interregionale a prevalenza pubblica e capace di svolgere un ruolo da protagonista sull'intero territorio nazionale.