Collaborazione Anci-Agenzia del Demanio per la gestione e la valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici

L'Agenzia del Demanio e l'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani hanno siglato un protocollo d'intesa finalizzato a dare vita ad una più stretta ed efficace collaborazione sul tema della gestione e valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici. Il protocollo è stato firmato dal presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, e dal direttore dell'Agenzia del Demanio, Elisabetta Spitz.In particolare l'Agenzia e l'Anci intendono attuare un programma di diffusione di informazioni e conoscenze teso a supportare i Comuni interessati nelle attività connesse alla gestione e alla valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici.Tale attività sarà sviluppata, almeno in una prima fase, lungo due assi tematici: da un lato il presidio dell'informazione relativa alle normativa e alle regole esistenti e, dall'altro, l'individuazione delle modalità più opportune per l'applicazione delle innovazioni normative e regolamentari. Il tutto mirato ad accrescere la conoscenza delle regole e degli strumenti disponibili per sfruttare al meglio le potenzialità connesse ai patrimoni pubblici, anche attraverso la diffusione di prassi eccellenti."Le recenti manovre di dismissione del patrimonio pubblico – ha sottolineato l'assessore alle politiche per la casa e coordinatrice nazionale della Consulta Anci-Casa Tea Albini – mirano soprattutto a ridurre il debito pubblico, ma anche a finanziare la realizzazione di infrastrutture, ed a gestire in maniera redditizia il patrimonio residuale dello Stato. Un processo reale e concreto di sviluppo e di trasformazione del territorio che passa necessariamente attraverso un'attenta conoscenza ed analisi della realtà locale, sia dal punto di vista territoriale, che sociale ed economico. Il Comune costituisce quindi il cardine di ogni iniziativa di trasformazione e sviluppo del proprio territorio, essendo il solo soggetto in grado di avere tale quadro informativo e di avere il ruolo e le responsabilità di procedere ad una equilibrata ponderazione degli interessi in campo. Nell'ambito del processo dismissivo e di valorizzazione dei beni immobili il Comune quindi è sollecitato ad espletare un ruolo attivo, in quanto ogni iniziativa relativa allo sviluppo o alla trasformazione del proprio territorio, deve passare necessariamente attraverso la sua decisione"."La rapidità con cui il governo sta portando avanti il processo di dismissione – ha detto ancora l'assessore Albini – impone altrettanta determinazione nella gestione di questa emergenza-opportunità, sottolineando ancora una volta l'importanza del ruolo di sostegno e coordinamento dell'Anci. Quindi l'unica strada percorribile appare solo quella della concertazione e della programmazione attraverso associazioni rappresentative che intervengano in soccorso degli Enti locali, mettendo a disposizione la propria competenza, la propria cultura, nonché il proprio bagaglio tecnico-politico. A ciò si aggiunge che la mancanza di riferimenti certi in materia determina il sorgere della necessità di una precisa e puntuale disciplina che potrà nascere dalla fattiva collaborazione tra Anci e Agenzia del Demanio, nel naturale rispetto degli interessi e delle prerogative di entrambi".Il gruppo di lavoro Anci sul patrimonio, di cui fanno parte gli assessori al Patrimonio di Firenze, Milano, Bologna, Roma, Ancona, Palermo e Napoli ed il Cresme ha quindi lavorato alla stesura del Protocollo d'Intesa con l'Agenzia del Demanio, volto appunto ad individuare insieme le migliori strategie di valorizzazione del territorio, attraverso il migliore uso del patrimonio pubblico ed ha proposto la costituzione di un Comitato Anci di supporto ai Comuni per la valorizzazione del patrimonio comunale, che ha il compito di monitorare e valutare gli atti legislativi e regolamentari prodotti dallo Stato in questo settore, fornendo agli organi politici dell'associazione tutti gli strumenti tecnici per valutare nelle sedi opportune la loro ricaduta.(fd)