Sgherri (Rifondazione Comunista): «Un consiglio comunale dedicato alla "Società della salute"»
Un consiglio comunale dedicato interamente sulla "Società della salute" è stato chiesto dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri.«Dal Comune di Firenze e dall'azienda sanitaria locale 10 - scrive la Sgherri in una interrogazione - è stata presentata ufficialmente la proposta di sperimentazione di "Società della Salute", formulata in assenza di un qualunque indirizzo specifico da parte del consiglio comunale o di un approfondimento o presentazione nella relativa commissione consiliare. Peraltro nell'atto di indirizzo regionale sopra citato si stabilisce la gradualità dell'intervento, la durata di due anni per la sperimentazione del progetto, l'assetto giuridico definito nella forma del consorzio pubblico, l'assetto organizzativo e gli organi della "Società della Salute" ».«Se così fosse - ha rilevato la capogruppo di Rifondazione - rispetto alla volontà iniziale di recuperare nell'ambito della sfera del Comune le politiche sanitarie integrandole efficacemente con le politiche sociali si avrebbe al contrario una spogliazione anche delle competenze in questo delicatissimo settore.La Società della Salute, così come viene proposta, di fatto è un ente completamente autonomizzato dal Comune: l'organo di governo nomina il direttore il quale propone il piano integrato e la relazione finale i quali atti sono approvati solo dall'organo di governo medesimo senza il vincolo di nessun indirizzo e controllo da parte del comune. Il consiglio comunale verrebbe così espropriato definitivamente dal ruolo di indirizzo e controllo su una materia delicatissima come quello della salute e dell'assistenza sociale, riducendosi a mero ruolo di ratificatore degli stanziamenti in fase di bilancio. La "Società della Salute" di fatto avrebbe come riferimento programmatico esclusivamente gli atti di indirizzo e programmazione della Regione Toscana andandosi di conseguenza a configurare più come ente strumentale della Regione e non come articolazione del Comune».Secondo la Sgherri «se non si introduce un importante vincolo di indirizzo e controllo delle politiche socio-sanitarie uno degli effetti, forse non voluti, sarebbe quello del ridisegno del ruolo del Comune con l'esternalizzazione organica di questo fondamentale comparto per la vita dei cittadini».«Per riconsegnare al consiglio comunale il ruolo di indirizzo e controllo - si legge nell'interrogazione - sarebbe invece opportuno l'obbligo di presentazione e approvazione del "Piani integrati di salute", del budget virtuale e della relazione annuale sullo stato di salute».Questo il testo dell'interrogazione:Soggetto Proponente Monica SgherriOggetto Società della salute: richiesta convocazione consiglio comunale tematico urgenza: al fine di poter intervenire con proprio atto sulla proposta di deliberazione al Consiglio Regionale n.42 del 19/5/03 "atto di indirizzo per l'avvio della sperimentazione della società della salute".Premesso che è riconosciuta la necessità di misurarsi sull'esigenza di fornire risposte integrate ai bisogni della popolazione tanto più che oggi si rivelano essere quasi sempre bisogni socio sanitario;Premesso che il Consiglio Comunale aveva approvato la candidatura di Firenze alla sperimentazione della società della salute in maniera generica visto che ancora non era stato definito ne il modello, ne l'atto di indirizzo regionale che avrebbe dovuto indicare le modalità attuative né tantomeno le caratteristiche che detta società avrebbe dovuto avere;Preso atto che in Regione è in discussione la proposta di deliberazione al Consiglio Regionale n.42 del 19/5/03 "atto di indirizzo per l'avvio della sperimentazione della società della salute".Preso atto che è stata presentata ufficialmente dal Comune di Firenze e dell'Azienda sanitaria 10 la proposta di sperimentazione di Società della Salute la quale è stata formulata in assenza di un qualunque indirizzo specifico da parte del Consiglio Comunale o di un approfondimento o presentazione nella relativa commissione consiliareConsiderato che la proposta redatta di Società della Salute proposta dal Comune di Firenze e dall'AZIENDA Sanitaria 10 ricalca a pieno la proposta di deliberazione al Consiglio Regionale n.42 del 19/5/03 "atto di indirizzo per l'avvio della sperimentazione della società della salute".Ricordato che nell'atto di indirizzo regionale si stabilisce:a)la durata di due anni per la sperimentazione del progetto, per il suddetto periodo la gradualità dell'intervento (inizialmente programmazione e non gestione), l'assetto organizzativo e gli organi della SdS individuati nell'organo di governo, il Presidente, il Direttore e il Collegio dei revisori dei conti;b)l'assetto giuridico definito nella forma del consorzio pubblico, nonostante che nel PRS rimanga confermata la società mista, per cui non viene stabilito se la forma del consorzio è limitata al solo periodo della sperimentazione;c)Rilevate inoltre le seguenti inopportunità organizzative che caratterizzano la SdS come terzo soggetto completamente autonomizzato da USL e Comune, con una ingegneria chiusa ed autosufficiente dove la SdS medesima predispone i programmi, li approva ed infine li controlla senza nessun momento di programmazione e controllo esterno ad se stessa: (L'organo di Governo elegge l'organo di controllo, il controllato elegge il suo controllore, - L'organo di Governo nomina il direttore della SdS: il direttore predispone i piani integrati di salute e predispone lo schema di relazione annuale della SdS, e l'organo di governo approva i Piani Integrati di Salute ed i Budget virtuali, e approva la relazione annuale della SdS);d)In riferimento ai profili professionali trasferiti dall'azienda sanitaria alla SdS si sottolineata la pericolosità di una cesura netta tra territorio (diagnostica, prevenzione, specialistica) e sanità ospedalierà quest'ultima tra l'altro più ricca di risorse;e)in riferimento alla novità importante relativa all'istituzione del Comitato di Partecipazione viene invece stabilito che l'organo di governo nomina i componenti del comitato di partecipazione tra i rappresentanti della comunità locale, senza per altro nessun riferimento ai criteri per la composizione e selezione dei rappresentanti;Rilevato infine che gli atti della SdS "si collocano obbligatoriamente nell'ambito dei parametri di riferimento e dei vincoli di spesa definiti a livello regionale, comunale, e aziendale, ma che solo per quanto riguarda la Regione detti parametri e criteri sono stabili dal Piano Regionale Sanitario, approvato dal Consiglio Regionale, mentre per il Comune nessun altro vincolo è posto se non quello relativo alla spesa;Premesso quanto sopraSe così fosse approvato l'atto di indirizzo regionale e la conseguente proposta di società della Salute avanzata dal Comune di Firenze:1)Rispetto alla volontà iniziale di recuperare nell'ambito della sfera del Comune le politiche sanitarie integrandole efficacemente con le politiche sociali si avrebbe al contrario con questo nuovo organismo autonomo una spogliazione delle competenze del Comune tutto in questo delicatissimo settore;2)La società della Salute di fatto avrebbe come riferimento programmatico esclusivamente gli atti di indirizzo e programmazione della Regione Toscana che gli approva tra l'altro, propriamente, con delibera di Consiglio Regionale andandosi di conseguenza a configurare più come ente strumentale della Regione e non come articolazione del Comune;3)il Consiglio Comunale verrebbe espropriato definitivamente del suo ruolo di indirizzo e controllo su una materia delicatissima come quello della salute e dell'assistenza sociale, riducendosi a mero ruolo di ratificatore degli stanziamenti in fase di bilancio;4) Se non si introduce un importante vincolo di indirizzo e controllo delle politiche socio-sanitarie uno degli effetti, forse non voluti, sarebbe quello del ridisegno del ruolo del Comune con l'esternalizzazione organica di questo fondamentale comparto per la vita dei cittadini;INTERROGA IL SINDACOSe non sarebbe opportuno introdurre l'obbligo di presentazione e approvazione del Piani Integrati di Salute, del budget virtuale e della relazione annuale sullo stato di salute, al fine di riconsegnare al Consiglio Comunale l'effettivo ruolo di indirizzo e controllo che gli spetta;Se non ritiene opportuno convocare urgentemente un consiglio comunale tematico sulla proposta di società della salute al fine di poter esprimere eventuali indirizzi e correzioni sia all'atto di indirizzo in discussione al consiglio regionale sia della proposta avanzata dal Comune di Firenze e dall'ASL 10 formulata tra l'altro in assenza di un qualunque indirizzo specifico del consiglio comunale