Domenichetti (DS): «Da ripensare il finanziamento del servizio sanitario pubblico»
«E' necessario ripensare il finanziamento del servizio sanitario pubblico perché riacquisti una capacità espansiva persa nell'ultimo decennio». E' quanto ha detto il vicecapogruppo dei DS Sandro Domenichetti«In questi giorni - ha ricordato Domenichetti - la Regione Toscana sembra intenzionata ad autorizzare i comuni a forte vocazione turistica a poter prevedere una tassa sui turisti per mitigare gli effetti negativi della congiuntura. Contemporaneamente si oppone ad un prelievo di solidarietà per finanziare i servizi agli anziani autosufficienti, rimandandolo alla fiscalità generale. Anche nella nostra Regione la spesa sanitaria cresce assai di più del prodotto interno lordo e non è prevedibile un arresto di questa dinamica nei prossimi decenni, anche in relazione all'invecchiamento della popolazione. In Italia la percentuale di spesa privata è passata dal 20,6% del 1990 al 27,7% del 1999, spesa che grava interamente sul cittadino nel momento in cui accede alle prestazioni, perché ricorre a quelle non comprese nell'ambito del servizio sanitario nazionale o perché si rivolge ad un erogatore non convenzionato. Di fronte la spesa per assicurazioni non ha mai superato l' 1% della spesa sanitaria complessiva. Questo dato ci indica, fra i tanti motivi, che nel tempo il servizio pubblico ha ristretto la copertura assistenziale».«Fra le modalità perché far riacquistare al sistema pubblico una capacità espansiva - ha concluso il vicecapogruppo dei DS - non può non esserci l'aumento del finanziamento pubblico: che questo si ottenga attraverso prelievi settoriali o la fiscalità generale poco importa. L'essenziale è comunque che questo aumento ci sia». (fn)