Piano strategico, Domenici: "Il consiglio comunale ha un ruolo importante per passare alla fase della concretezza"
"Il dibattito che si è svolto oggi sul piano strategico dimostra la vivacità e la capacità del consiglio comunale di confrontarsi con dinamiche nuove. E credo sia giusto non deprimerne il ruolo, ma sottolineare il fatto che il consiglio, riconoscendo le novità a cui l'amministrazione e la città si trovano di fronte, si misura con esse e cerca di trovare delle risposte". Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici ha aperto il suo intervento di chiusura del dibattito sul Piano strategico per l'area metropolitana fiorentina."Il Piano strategico ha spiegato il sindaco è un tentativo di risposta innovativo e come tutti gli strumenti con caratteri inediti, necessita di precisazioni e messe a punto. Il problema non è certo quello di cercare cori osannanti; l'importante è vedere i limiti e le criticità di questo lavoro e cercare di superarli. Certo, io preferisco le critiche che vanno nel senso di andare avanti; meno mi appassiona quelle che tutte le volte ripartono da capo e offrono una interpretazione politicistica' di questo strumento. Il piano strategico cerca di dare strumenti in più per definire gli obiettivi di sviluppo del territorio e di portare nuovi soggetti ad essere coprotaginisti di questo sviluppo"."Anch'io vedo in questo momento due elementi di criticità ha precisato Domenici Il primo, riguarda la necessità di sviluppare una più capillare e diffusa opera di informazione verso i cittadini. Ma questo non implica che noi si debba fermare il nostro lavoro: andremo avanti, mettendo a punto anche questo aspetto. Il secondo punto di criticità riguarda i risultati: io sono impaziente e vorrei già vedere qualcosa di concreto su cui confrontarsi, senza continuare a discutere astrattamente su poteri più o meno forti. E proprio per questo vorrei fare una proposta al consiglio comunale". "Il piano strategico ha proseguito il primo cittadino è costituito da 32 progetti integrati che devono passare alla fase operativa ed abbiamo la necessità di passare in fretta al merito. Ed ecco la mia proposta: che i progetti meglio definiti nella loro fattibilità vengano subito portati all'esame dei consiglieri comunali, in commissione o nello stesso consiglio". "Questo è un punto che credo risponda all'argomento della presunta esautorazione dell'assemblea elettiva ha precisato il sindaco I consiglieri non solo devono avere tutte le informazioni sull'attività dei gruppi di lavoro dell'Associazione del piano strategico, ma se vogliono devono partecipare a tale attività, mi auguro con spirito costruttivo".Riguardo la polemica sul rapporto fra il programma di governo del sindaco e il Piano strategico, Domenici ha puntualizzato che il programma di governo "è qualcosa di organico che può modificarsi, ha un suo sviluppo e deve essere gestito dall'amministrazione in rapporto con il consiglio comunale e la città"; mentre il Piano strategico "non è esaustivo dell'azione di governo, ma mette insieme progetti che non hanno relazione fra loro, riguardano determinati ambiti e, ciascuno per la propria parte, possono portare un contributo importante al governo della città". E qui il sindaco è entrato nel merito di alcuni di questi progetti. "Prendiamo per esempio quelli di carattere più culturale che riguardano la Rete dei musei, il Museo della città, la Città del restauro: possono portare ad un salto di qualità non solo per fare cose nuove, ma mettendo in comunicazione istituzioni, enti, pezzi' di città che storicamente fino ad oggi si sono parlati poco, coinvolgendoli in attività non solo di gestione, ma anche di progettazione e di sviluppo; penso per esempio alle soprintendenze, all'Opificio delle pietre dure. Mentre per quanto riguarda i soggetti privati, è naturale cercare di coinvolgerli in attività che abbiano interesse collettivo: ad esempio con l'Ente Cassa di Risparmio stiamo lavorando per creare il Museo della città".Domenici ha anche portato altri esempi concreti: il progetto Made in Florence', con il quale si cerca di tradurre in qualcosa di concreto il messaggio venuto dal Social Forum Europeo, per un marchio che certifichi produzioni etiche'; il progetto "E-government', con Firenze capofila di un'esperienza nazionale che permetterà di offrire entro 24 mesi a cittadini e imprese almeno 200 servizi on line'; e ancora i progetto "Una casa per tutti" che risponda alla richiesta soprattutto dei giovani, "Rifornimenti intelligenti" per il trasporto merci nel centro storico e "Arno e parchi" per il quale si potrà utilizzare parte del finanziamento regionale per Firenze."Questo è il piano strategico ha concluso il sindaco e per questo è necessario entrare nella fase della concretezza. E l'associazione che si è costituita non è un concentrato di poteri che lavora in modo opaco': è lo strumento operativo che ci permette di fare passi avanti nel senso della concretezza. Ed è facile capire che la presenza di assessori a coordinare o partecipare ai gruppi di lavoro è semplicemente necessaria. Se non ci fosse raccordo con l'attività di governo, allora sì ci sarebbe il rischio di sfere separate, di doppioni, di una situazione che non tiene conto delle necessarie sinergie fra le proposte e le esperienze di chi governa la città e le indicazioni degli altri soggetti coinvolti nel Piano. Questa è la logica del lavoro che stiamo portando avanti. Ed il consiglio comunale avrà un ruolo importante, nel valutare nel merito il funzionamento e il metodo dei progetti". (ag)