«Maggiori tutele contro l'inquinamento acustico», il consiglio approva mozione delle commissioni urbanistica e ambiente e trasporti
Maggiori tutele, contro l'inquinamento acustico, per piazze di pregio, ospedali, residenze sociali, asili nido, scuole e parchi pubblici della città. E' quanto prevede una mozione delle commissioni ambiente e urbanistica e che accompagna la delibera che definisce la zonizzazione acustica del Comune di Firenze, approvata dal consiglio comunale nelle seduta di lunedì scorso.«Il documento - hanno spiegato il presidente della commissione ambiente Alessandro Lo Presti e il presidente della commissione urbanistica Alberto Formigli - invita l'amministrazione a "presentare al consiglio comunale, entro 30 giorni dall'approvazione della mozione, una proposta di regolamento delle attività rumorose, coordinandolo con il regolamento edilizio, di igiene e di polizia urbana. Il regolamento dovrà essere lo strumento per evitare i numerosi problemi che sono sorti in questi anni a Firenze a seguito dell'apertura di alcuni attività produttive o locali notturni. Si chiede infatti di prevedere l'obbligatorietà della "previsione di impatto acustico" per varie tipologie di attività senza però aggravare troppo le procedure e gli oneri per le stesse, di introdurre "procedure di salvaguardia rispetto all'impatto acustico per le opere pubbliche di competenza del comune e delle partecipate" e "condizioni specifiche per l'esercizio delle manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo o mobile, per definire in modo trasparente e univoco i requisiti tecnologici, i limiti di immissione consentiti, gli orari ammessi, l'organizzazione degli spazi e la disposizione delle sorgenti, al fine di contenere il disturbo, in particolare nei confronti dei residenti».«In sesta commissione c'è stato un lungo confronto - ha concluso Lo Presti - che è approdato ad un documento unitario, la premessa migliore per redigere un regolamento che risponda alle esigenze di tutela dei cittadini senza essere però vissuto come vessatorio da parte degli operatori economici». (fn)Questo il testo della mozione:COMUNE DI FIRENZECommissione Consiliare 3 e 6Urbanistica Ambiente TrasportiTipologia: Mozione allegata alla delibera n.8/03.Soggetto proponente: Commissione consiliare n.3 e n.6Oggetto: Indirizzi al Sindaco in merito alla classificazione acustica del territorio comunale - mozione collegata delibera n.8/03 "adozione progetto di piano comunale di classificazione acustica"Preso atto della proposta di deliberazione n.8/03, avente come oggetto "adozione progetto di Piano comunale di classificazione acustica",Rilevato che la VI Commissione ha svolto numerosi incontri di approfondimento con la struttura amministrativa comunale i responsabili del progetto di classificazione e che ha organizzato alcuni incontri con diversi comitati cittadini al fine di far conoscere in via preventiva il contenuto della deliberazione proposta;Considerato che la classificazione proposta non prevede alcuna zona in classe VI e quindi permette l'applicazione del criterio differenziale su tutto il territorio comunale, con garanzia di salvaguardi della cittadinanza rispetto a disturbi locali e puntuali;Rilevato come l'approfondimento svolto abbia evidenziato alcuni punti che meritano un'ulteriore verifica, quali:1. le motivazioni che hanno indotto a porre la grande parte dei centri abitati della città in classe IV, la più alta attribuibile alle aree residenziali e tale da attribuire, di fatto, una classe superiore rispetto a quella vigente in via transitoria ai sensi del D.P.C.M. 01/03/1991 in tutte le zone diverse dal centro storico;2. le motivazioni che hanno indotto, salvo rare eccezioni, a non introdurre una classificazione inferiore per i ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura, asili nido, parchi pubblici);3. le motivazioni che hanno indotto a individuare in classe III l'area di Piazza della Signoria e il giardino di Santa Croce, senza avere individuato altre aree della città, anche periferiche, tipo centri storici minori, piazze, parchi, etc.;4. la necessità di non procedere all'approvazione della bozza di regolamento allegata alla proposta contestualmente al piano, poiché gli uffici stanno lavorando ad una bozza di "Piano delle attività rumorose" ritenuta più completa ed efficace;5. le motivazioni che hanno condotto ad individuare una sola area nell'ambito del territorio comunale dedicata all'esercizio di spettacoli temporanei all'aperto, senza individuare alcuna regolamentazione specifica per le aree già oggi utilizzate ordinariamente a tali scopi (piazze storiche nell'ambito delle manifestazioni estive, Fortezza da Basso, Stadio Comunale, ecc..);Ricordato come la procedura di applicazione del piano di classificazione preveda un iter assai articolato dove successivamente alla prima adozione da parte del Consiglio comunale si procede alla pubblicazione dello stesso per 30 gg. Durante questo periodo il piano è sottoposto alle osservazioni di chiunque ne abbia interesse e viene inviato alle Giunte regionale e provinciale le quali forniscono propri pareri di conformità al termine di 30 gg. L'A.C. nei 90 gg. successivi effettua le controdeduzioni che, anche se parzialmente accettate, riaprono l'iter di approvazione per ulteriori 60 gg. Al termine di questo procedimento il piano è sottoposto alla definitiva approvazione del Consiglio comunale e successivamente acquista efficacia dal momento della pubblicazione nel BURT.Preso atto che la scelta di porre in classe IV la gran parte delle aree residenziali è il frutto di una metodologia che prevede diversi indicatori quali la densità di popolazione e la attività antropica, l'intensità del traffico, la tipologia delle strade e non solo le rilevazioni acustiche;Considerato che la normativa nazionale (L. 447/95) prevede l'obbligo della presentazione della previsione di impatto acustico: per le domande di rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali; per i provvedimenti comunali che abilitano all'utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture; per le domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive;e che la legge regionale (L.R.T. 89/98) lascia ai Comuni la possibilità di richiederla per le seguenti infrastrutture non soggette a valutazione di impatto ambientale:a) aeroporti, aviosuperfici, eliporti;b) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285, e successive modificazioni;c) discoteche;d) circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;e) impianti sportivi e ricreativi;f) ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.e che la normativa regionale dispone l'obbligo per i Comuni di richiede la previsione di impatto acustico per le opere sopra elencate ogni volta che la valutazione relativa agli effetti acustici sia comunque imposta dalle esigenze di tutela dell'ambiente e della salute pubblica;Considerato che molti inconvenienti si verificano in città proprio ad opera di attività contenute nella lista di cui sopra, con particolare riguardo ai locali pubblici;Ritenendo che le esigenze di tutela della salute pubblica e dell'ambiente impongano nel Comune di Firenze, che costituisce un'area urbana di pregio ad alta densità abitativa, di interpretare l'obbligo di cui alla legge regionale in modo cautelativo, estendendolo a tutti i casi contemplati, dovuti ad attività sia pubbliche che private;Ricordate le proprie decisioni sullo stesso tema: mozione n. 128/2000 "per rilanciare le attività di pianificazione e bonifica acustica del Comune di Firenze" mozione n. 138/2000 "per la riqualificazione ambientale dell'Aeroporto Vespucci"; ordine del giorno n. 366/2000 "in merito alla delibera n. 346/2000 - approvazione modifiche al regolamento edilizio"; mozione n. 702/2000 "per predisporre il Piano di risanamento acustico e promuovere le iniziative necessarie a migliorare lo stato acustico della città"; ordine del giorno n. 237/2001 "per la previsione di destinazione e per la rendicontazione sull'impiego dell'accantonamento dei fondi previsti dalla Legge 447/95"; mozione n. 66/2003 "per la revisione del Regolamento edilizio in relazione ai problemi connessi con il rumore (collegata alla Delibera n. 13-03)";di cui riconferma la piena validità;INVITA IL SINDACO1. ad introdurre, durante l'iter procedurale che ha inizio con l'approvazione del Piano della Classificazione acustica di cui alla delibera n. 8/03, modificazioni al medesimo, che prevedano una classificazione inferiore in particolari aree residenziali (centri storici minori, piazze di pregio, ecc.) nonché presso i cosiddetti "ricettori sensibili" (ospedali, asili nido, scuole, residenze sociali e sanitarie, parchi pubblici), sperimentando in tale sede forme di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza;2 a definire ambiti territoriali da assoggettare a progetti di risanamento acustico e ambientale e di verificare tutte le programmazioni urbanistiche adottate e di recepire tutte le programmazioni urbanistiche adottate o approvate quando in contrasto con le prescrizioni dello strumento in oggetto.3. a presentare al Consiglio Comunale entro 30 giorni dall'approvazione della presente mozione una bozza di Regolamento delle Attività rumorose, coordinandolo con il Regolamento Edilizio Comunale (già in corso di revisione), con il Regolamento di Igiene e con il Regolamento di Polizia Urbana ;4. ad introdurre nel Regolamento di cui al punto 3 norme che prevedano l'obbligo di presentazione della previsione di impatto acustico redatta da tecnici competenti ai sensi dell'art. 2 commi 6, 7 e 8 della L. 447/95, per le attività di cui all'art. 8 comma 2 della L. 447/95 e della L.R. 89/98 modulandole alle diverse tipologie di esercizio e subordinando l'inizio delle stesse alla risultanza di non superamento dei limiti;5. ad introdurre nel Regolamento di cui al punto 3 procedure di salvaguardia rispetto all'impatto acustico per le opere pubbliche di competenza del comune e delle partecipate;6. ad introdurre nel Regolamento di cui al punto 3 condizioni specifiche (differenziate sito per sito, individuati con specifico provvedimento) per l'esercizio delle manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile, al fine di definire in modo trasparente e univoco i requisiti tecnologici, i limiti di immissione consentiti, gli orari ammessi, l'organizzazione degli spazi e la disposizione delle sorgenti, al fine di contenere il disturbo -in particolare nei confronti dei residenti- e superare per quanto possibile il ricorso all'autorizzazione in deroga (L. 447/95, art. 6, comma 1, lettera h);7. a dare la massima diffusione, nel rispetto delle norme regionali vigenti, alla delibera n. 8/03, coinvolgendo i Consigli di Quartiere e ricorrendo alle possibilità offerte dalla Rete Civica, onde favorire la presentazione delle relative osservazioni da parte di cittadini, singoli o in forma associata, e definendo a tal fine un modulo-tipo di proposta di modifica/integrazione;8. a sollecitare presso la Commissione aeroportuale competente l'adozione delle misure antirumore finalizzate al raggiungimento dell'obiettivo indicato nella mozione n. 138/2000 ed alla conseguente classificazione acustica dell'intorno aeroportuale;9. a dare attuazione alle altre decisioni in materia di rumore assunte dal Consiglio comunale, richiamate in narrativa.I Presidenti(Alberto Formigli e Alessandro Lo Presti)