I diritti umani diventano materia di studio: il Comune sostiene la proposta di legge di iniziativa popolare, raccolte in città oltre 7mila firme
I diritti umani a scuola. L'uguaglianza dei diritti per tutti i popoli, il diritto dei popoli all'autodeterminazione, la lotta alla discriminazione in tutte le sue forme, ma anche il ruolo delle Nazioni Unite per dirimere le questioni internazionali potrebbero diventare materia di studio per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado.Il progetto di inserire nell'ordinamento didattico questa disciplina, che come nessun'altra parla dell'uomo ai giovani cittadini, è lo scopo della legge di iniziativa popolare promossa nel gennaio scorso da alcuni insegnanti di Como che hanno costituito un comitato ad hoc di cui fanno parte il Comune di Como, la Cisl, la Cgil, l'Istituto buddista italiano Soka Gakkai, i cittadini e alcune associazioni di volontariato. Il Comune di Firenze, tramite l'assessorato alla pubblica istruzione, ha aderito da subito al progetto scegliendo di sostenere l'iniziativa per presentare in Parlamento la proposta di legge.E Firenze ha risposto con un successo: in città sono state raccolte 7.192 firme, tra cui quelle del sindaco Leonardo Domenici, dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e dell'assessore alla cultura Simone Siliani, del presidente del consiglio comunale Alberto Brasca, del presidente della commissione pace Lorenzo Marzullo e di 23 consiglieri comunali. In Toscana è stata raggiunta quota 17.743 adesioni e tra i firmatari figura anche il premio Nobel Dario Fo. Allo stato attuale sono state raccolte complessivamente oltre 70mila firme e c'è ancora un mese di tempo per aderire."Firenze ha aderito praticamente subito all'appello, abbiamo già realizzato nelle nostre scuole progetti di intercultura e di educazione alla pace senza però che queste attività rappresentassero materie obbligatorie nel percorso didattico ha spiegato l'assessore Lastri - . In un momento come questo in cui la bozza del nuovo piano di studi previsto dalla legge di riforma indica una diminuzione del tempo pieno, una diminuzione dei laboratori e di molte attività, questa iniziativa rappresenta senza dubbio un'azione in controtendenza da sostenere". Il consigliere comunale Ds e presidente della commissione ambiente Alessandro Lo Presti ha poi ricordato il successo di adesioni raccolte a Firenze: "E' possibile firmare presso la segreteria generale del Comune e presso tutte le sedi di Quartiere fino all'11 luglio, data nella quale scadranno i tempi per la raccolta di firme".Alla presentazione del progetto hanno partecipato la professoressa Graziella Mattaliano, che insieme alla collega Rita Bombardieri è stata la prima promotrice del progetto di legge, il consigliere comunale dei Ds di Como Aniello Rinaldi, Sauro Barducci del comitato nazionale della Cgil, Andrea Bottai dell'Istituto buddista italiano. Per conoscere, nei dettagli, la proposta di legge si può consultare il sito del comune di Como all'indirizzo www.comune.como.it.