Sant'Orsola, lettera aperta dell'assessore Biagi: "Il Comune ha lavorato per risolvere la questione. nelle prossime settimane la decisione sulla localizzazione della nuova caserma"
L'assessore all'urbanistica Gianni Biagi interviene sul tema di Sant'Orsola con una lettera aperta alla città scritta alla vigilia di un importante passaggio per la soluzione dell'annosa vicenda. E' attesa per le prossime settimane la decisione definitiva sulla collocazione alternativa della nuova caserma nell'area di Castello, passaggio indispensabile per il recupero dell'ex convento."Che Sant'Orsola versi in stato di degrado è una realtà difficilmente contestabile e che deriva da un blocco dei lavori ormai annoso e da un contenzioso risolto recentemente. Bene ha fatto chi ha riproposto pubblicamente una questione di cui l'Amministrazione comunale si è sempre occupata cercando di risolvere un problema che in realtà ha mai potuto gestire direttamente. Il complesso non è infatti di proprietà del Comune.I lavori per la realizzazione della nuova sede della guardia di finanza nell'ex convento di Sant'Orsola, di proprietà statale, furono affidati dallo Stato (per mezzo del provveditorato alle opere pubbliche) al gruppo Pontello nel 1990. Una decisione, quella di prevedere la nuova sede della guardia di finanza a Sant'Orsola, mai digerita dalla città. Quando il ministero dei lavori pubblici, nell'ormai lontano 1986, decise di predisporre una serie di interventi per soddisfare le esigenze logistiche-operative delle fiamme gialle scegliendo di ristrutturare tra l'altro il complesso di Sant'Orsola, la città e le istituzioni cittadine erano contrarie. Non sembrava la sede adatta per una caserma. Conclusione a cui qualche anno fa giunsero anche i vertici della guardia di finanza. Tre anni fa infatti fu deciso di trovare una nuova collocazione per la caserma e di restituire Sant'Orsola alla città.Il Comune di Firenze ha dato la sua disponibilità all'Agenzia del Demanio per individuare le destinazioni d'uso compatibili con le caratteristiche e la localizzazione del complesso. D'altro canto abbiamo anche già fatto sapere quali sarebbero, secondo l'Amministrazione, le funzioni ottimali: residenza e al piano terreno attività commerciali e artigianali in modo da creare un continuum con il sistema economico del Mercato di San Lorenzo. In questo modo sarebbe garantita una permeabilità dell'area e migliorerebbe anche la funzionalità del sistema del mercato e dell'isolato.A questo punto quindi l'unico aspetto da chiarire è quello legato alle risorse per realizzare la nuova sede della guardia di finanza in un'area già individuata a Castello. E' prevista la vendita, oltre che di Sant'Orsola, delle due sedi attualmente utilizzate dalle fiamme gialle in via Valfonda e in via del Pratello ma le risorse così reperite potrebbero non essere sufficienti. Se così fosse, lo Stato deve fare la sua parte. Se per valorizzare questo bene della città e realizzare la nuova sede per la guardia di finanza mancano fondi, lo Stato deve intervenire per consentire che i conti alla fine tornino.Il recupero e la restituzione di Sant'Orsola alla città è una battaglia di tutti che si vince se le istituzioni e i cittadini lavorano insieme con un obiettivo comune come peraltro accade già oggi e come è accaduto in passato. Due esempi, il convegno internazionale sul centro storico dell'anno scorso e l'iniziativa insieme a Confesercenti e Cna con l'intervento artistico per migliorare l'estetica della struttura. Noi siamo sempre stati disponibili e auspichiamo che la collaborazione, già viva con le categorie economiche, possa anche venire dagli stessi cittadini. Solo lavorando insieme per lo stesso obiettivo si possono ottenere i risultati sperati. Le prossime settimane saranno decisive per decidere il recupero di Sant'Orsola e la costruzione della nuova sede della guardia di finanza. Ed è quindi opportuno mantenere viva l'attenzione su questo tema". (mf)