Sgherri (Rifondazione Comunista): «Più informazione per i referendum del 15 giugno»
«Misure supplementari di informazione sui referendum del 15 giugno» sono state chieste, in una mozione, dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri.Secondo la Sgherri «il livello di informazione pubblica sui contenuti, sulle modalità e sulle concrete conseguenze del voto referendario pare a tutt'oggi insufficiente e ciò può determinare una ampia fascia di astensione dovuta non già a libera scelta, ma a semplice disinformazione».«Sulla affluenza al voto - si legge nella mozione - può avere un effetto negativo anche l'introduzione della tessera elettorale, avvenuta nel 2001 in occasione delle elezioni politiche e la contestuale eliminazione della distribuzione individuale dei certificati elettorali ad ogni consultazione, con il conseguente effetto sulla attenzione dei cittadini»La capogruppo di Rifondazione Comunista invita il sindaco «ad intraprendere ogni iniziativa utile per una corretta informazione sul referendum ed in particolare ad inviare nei giorni precedenti la consultazione referendaria presso il domicilio di tutti gli elettori una sintetica ed efficace informativa contenente data ed orario di apertura dei seggi elettorali, modalità di voto con la tessera elettorale ed adempimenti presso l'ufficio elettorale in caso di suo smarrimento e sintetica illustrazione dei due quesiti referendari». (fn)Questo il testo della mozione:Gruppo Consiliare Rifondazione ComunistaN. delTipologia MozioneSoggetto Proponente M.SgherriOggetto : misure supplementari di informazione sui referendum del 15 giugno per l'estensione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e per l'abrogazione della norma sull'elettrodotto coattivo.IL CONSIGLIO COMUNALECONSIDERATO che il giorno 15 giugno p.v. si terrà il referendum per l'estensione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e per l'abrogazione delle norme relative all'elettrodotto coattivo;OSSERVATO che i cittadini sono liberi in occasione dei referendum di votare od astenersi dal voto, ma che tale libera scelta può essere consapevole solo in presenza di un sufficiente livello di informazione;RILEVATO che il livello di informazione pubblica sui contenuti, sulle modalità e sulle concrete conseguenze del voto referendario pare a tutt'oggi insufficiente e che ciò possa determinare una ampia fascia di astensione dovuta non già a libera scelta, ma a semplice disinformazione;RITENUTO altresì che sulla affluenza al voto referendario possa avere un effetto negativo anche l' introduzione della tessera elettorale, avvenuta nel 2001 in occasione delle elezioni politiche e la contestuale eliminazione della distribuzione individuale dei certificati elettorali ad ogni consultazione, con il conseguente effetto sulla attenzione dei cittadini;RITENUTO che, a salvaguardia dell'istituto democratico del referendum gli organi di informazione pubblica, lo Stato, le regioni e gli enti locali debbano assicurare la massima informazione ai cittadini sugli appuntamenti referendari, al di la degli adempimenti strettamente obbligatori;per i motivi sopra espressiIMPEGNA IL SINDACO Ad intraprendere ogni iniziativa utile per una corretta informazione sul referendum ed in particolare ad inviare nei giorni precedenti la consultazione referendaria presso il domicilio di tutti gli elettori una sintetica ed efficace informativa contenente:1)data ed orario di apertura dei seggi elettorali;2)modalità di voto con la tessera elettorale ed adempimenti presso l'ufficio elettorale in caso di suo smarrimento;3)sintetica illustrazione dei due quesiti referendari.