Progetto "parco di Firenze", Caffaz, Formigli e Barbaro (DS): «Via al soggetto gestore e al "piano guida". Rilanciare Cascine e Argingrosso si può»
«Finalmente si è avviata a soluzione la pluridecennale questione della salvaguardia e rilancio del parco della Cascine e dell'area dell'Argingrosso: la città e l'area metropolitana hanno diritto ad un'area a verde pubblico fruibile e vitale. Il progetto "parco di Firenze" c'è, occorre avviare la costituzione dell'Azienda speciale, tutta pubblica, insediarla e dare avvio alla definizione del "piano guida per l'intera area».I consiglieri DS Alberto Formigli e Antongiulio Barbaro e il capogruppo Ugo Caffaz, commentano così l'iniziativa dei Verdi fiorentini che domani festeggeranno alle Cascine la primavera.«Le soluzioni ed il percorso presentati dall'assessore Bugliani e dall'assessore Tani alla maggioranza di Palazzo Vecchio, e da questa condivisi - hanno aggiunto i tre consiglieri diessini - offrono l'opportunità storica di riunire in un unico soggetto le competenze gestionali sull'area in questione, cui verrebbero fin da subito attribuite risorse economiche maggiori di quelle finora destinate al parco dal bilancio comunale, circa 500 mila euro in più. E' una scelta politica precisa: spostare sul parco risorse ora altrimenti destinate».«La necessaria definizione del piano guida, che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale - hanno aggiunto i consiglieri diessini - è il punto più rilevante su cui concentrare il dibattito, anche valorizzando le scelte compiute dalla maggioranza consiliare. Invece attardarsi oggi su questioni e polemiche del tutto marginali, quale la natura giuridica del soggetto gestore, affrontata peraltro in un ottica semplicistica, non solo riduce di valore il resto del progetto, ma rischia di fare il gioco delle tante rendite di posizione e di ben identificati interessi che trovano nelle Cascine vantaggi e convenienze particolaristiche a danno dell'interesse generale».«I gruppi consiliari di maggioranza, su proposta del sindaco Domenici - hanno concluso Caffaz, Barbaro e Formigli - hanno già condiviso l'opzione di istituire un'azienda speciale per gestire il "parco di Firenze", soggetto che per legge non può che essere interamente pubblico. Dato che non sono state avanzate altre opzioni preferenziali e pregiudiziali, questa scelta rappresenta una "vittoria" di tutti e il risultato di un pacato dibattito che ha visto convergere tutte le forze di maggioranza sulla proposta del sindaco». (fn)