"Società della salute", Tondi e Carraresi (UDC): «Centinaia di milioni di euro nelle mani dell'assessore Cioni»
«Con la nascita delle "Società della salute" si rischia di provocare una frattura fra i servizi territoriali di base, che saranno sempre più finanziati, ed i servizi di assistenza ospedaliera, con sempre meno risorse, e di costituire un ulteriore diaframma burocratico tra i servizi ed i cittadini». E' l'allarme lanciato dal capogruppo dell'UDC Federico Tondi e dal capogruppo regionale Marco Carraresi.«Con questa nuova struttura - hanno rilevato i due esponenti dell'UDC - il Comune di Firenze assumerebbe una posizione di assoluta supremazia rispetto all'azienda sanitaria, rischiando ben poco delle proprie risorse e trovandosi viceversa a gestire, oltretutto nelle mani di una sola persona, qualcosa valutabile in 300 milioni di euro».Secondo Tondi e Carraresi «il modello organizzativo delle "Società della Salute" appesantisce i processi decisionali, rende difficile il rapporto fra bisogni e risorse, mette in relazione poteri monocratici con forme collegiali di rappresentanza, ovvero i sindaci, assegna a questi ultimi gli strumenti di programmazione e di controllo impoverendo i consigli comunali, relegati al ruolo di spettatori».«Ci sono poi rischi di ulteriore depotenziamento delle aziende sanitarie - hanno aggiunto - che perderanno i connotati di autonomia e imprenditorialità che la legge loro attribuisce a vantaggio delle comunità locali cui la legge riconosce il solo ruolo di partecipazione ai processi programmatori e non di quelli gestionali».«Inoltre - hanno concluso - la sperimentazione avviene in assenza della unificazione funzionale tra zona e distretto che le Asl avrebbero dovuto avviare entro tre mesi dall'approvazione del piano sanitario regionale, cioè entro l'estate scorsa). La zona-distretto rappresenta la struttura di base del sistema sanitario regionale e della organizzazione aziendale delle aziende sanitarie locali. Questa carenza costituisce una ipoteca di segno negativo per l'avvio della sperimentazione delle società della salute in quanto non vi è una consolidata valutazione sulla funzionalità della unificazione zona-distretto». (fn)