Antenne di telefonia cellulare nella vicinanza delle abitazioni o in zone vincolate, mozione di Papini (Verdi) e Sgherri (Rifondazione) approvata dal consiglio
«Niente antenne di telefonia cellulare nella vicinanza delle abitazioni o in zone vincolate». E' quanto chiede il capogruppo dei Verdi Alessio Papini in una mozione firmata anche dalla capogruppo di Rifondazione Comunista MonicaSgherri e approvata a maggioranza dal consiglio comunale.«Il decreto Gasparri recentemente approvato dal governo nazionale - hanno spiegato i due consiglieri - liberalizza fortemente l'installazione di ripetitori, basta una dichiarazione di inizio attività, anche in deroga alle normative urbanistiche e mettendo in grave difficoltà le amministrazioni locali che non riescono a governare e regolare le installazioni».Papini e la Sgherri propongono all'amministrazione «di mappare in tempi brevi le richieste delle nuove installazioni in modo da avere una visione d'insieme dei prossimi interventi in città».Quanto all'antenna installata in via di Ripoli, Papini e la Sgherri vogliono conoscere se il Comune «ha verificato il rispetto delle procedure».«Dobbiamo puntare ad un accordo tra l'amministrazione comunale e le aziende installatrici - hanno concluso i due consiglieri - per individuare le localizzazioni a minor rischio per la popolazione e per evitare che ogni azienda disponga le antenne in modo autonomo. Gli stessi siti, se ritenuti sufficientemente sicuri, potrebbero essere impiegati da più società di telefonia cellulare».Questo il testo della mozione:Tipologia:MozioneSoggetto proponte: Alessio PapiniAltri firmatari: Monica SgherriOggetto: sulle installazioni di telefonia cellulare in via di RipoliVista la recente installazione di un'enorme antenna per telefonia cellulare in via di Ripoli posta nelle vicinanze di abitazioni e in una zona paesaggisticamente rilevante;Visto che il Decreto Gasparri liberalizza le zone dove tali installazioni possono insediarsi, tanto che non occorre più una concessione edilizia ma una semplice DIA, che non spetta più ai Comuni l'ultima parola in fatto di installazioni e che detto Decreto contrasta con la normativa regionale molto severa in materia;Ricordato che , precedentemente al Decreto Gasparri, il comune di Firenze aveva dichiarato l'area urbana come zona sensibili e quindi non sottoponibile ad un campo maggiore di 0;6 vol/metro come previsto dalla LeggeRegionale;SI INVITA L'A.C. A:- verificare il rispetto dei limiti per procedura con semplice DIA;- mappare in tempi brevi le richieste delle nuove installazioni in modo da avere una visione d'insieme dei prossimi interventi in città;- evitare che tali installazioni vengano eseguite nelle vicinanze di civili abitazioni e in località vincolate;Alessio PapiniMonica Sgherri