L'assessore Giani in piazza Signoria ricorda Frà Girolamo Savonarola
L'Assessore alla valorizzazione delle tradizioni popolari Eugenio Giani, questa mattina ha ricordato solennemente Frà Girolamo SavonarolaIl 23 maggio di ogni anno ha infatti luogo la cerimonia chiamata della "Fiorita", che è entrata a far parte delle feste tradizionali ufficiali del Comune di Firenze, e che si tiene in Piazza della Signoria, dove le Autorità, alla presenza del Gonfalone e del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, spargono petali di rose, tra rami di palme, sulla lapide circolare situata sul lastrico della piazza, che segna il punto esatto dove fu impiccato e arso Fra' Girolamo Savonarola assieme ai suoi due confratelli Fra' Domenico Buonvicini da Pescia e Fra' Silvestro Maruffi da Firenze.L'odierna cerimonia prende origine dalla pietosa, spontanea iniziativa popolare che vide, la mattina dopo la morte del predicatore, il luogo del supplizio coperto di fiori."Questa cerimonia per le Autorità a Firenze - ha detto l'assessore Giani - costituisce un momento importante. 505 anni fa, 1498, qui fu montato quel triste, lugubre palco su cui Girolamo Savonarola fu arso. Lui, che negli ultimi 4 anni della sua vita, nell'esercitare l'autorità civile, chiamato dalla città dopo la fine del potere Mediceo, espresse tutto il suo rigore e la sua vocazione religiosa. Una figura controversa, ma di grande spessore. Noi oggi sentiamo la necessità di poter attribuire alla figura del Savonarola la giusta luce".Al termine il corteo si è diretto a Ponte Vecchio da dove sono stati gettati dei fiori in ricordo del gesto fatto dai fiorentini 505 anni fa quando le ceneri di Savonarola furono gettate in Arno.Prima della cerimonia civile in Piazza, all'interno degli appartamenti monumentali di Palazzo Vecchio, nella Cappella dei Priori, il Padre domenicano Fausto Sbaffoni del Convento di San Marco, aveva celebrato una Santa Messa, nella quale, all'Omelia, ricordando la figura di Fra Savonarola, ha sottolineato la colpa di "una certa cultura pubblicistica e mass-mediale che ancora oggi, ingiustamente, ricordano il Savonarola come se fosse stato un Komeini o addirittura un Hitler del suo tempo, senza darli la giusta rilevanza".Durante le due cerimonie si è esibito il Coro della Basilica di San Marco, diretto da Padre Alfonso Fressola.Sulla richiesta di apertura della Causa di Beatificazione del Savonarola deve ancora pronunciarsi l'attuale Arcivescovo di Firenze che da diverso tempo sta vagliando il lavoro svolto da una apposita commissione storica diocesana.Una mano anonima ha lasciato in piazza un mazzo di rose con un biglietto "in ricordo dei tre frati domenicani, firmato Florence Bertam dal 1970".(seg-red)