Progetti di cooperazione. Un unico soggetto coordinerà tutte le attività finalizzate alla cooperazione internazionale
Sarà firmato domani mattina nella Sala di Lorenzo di Palazzo Vecchio il protocollo d'intesa tra il Comune di Firenze e numerosi altri enti per la predisposizione e la gestione di progetti di cooperazione verso Paesi terzi nel settore dei beni culturali sottoscrizione.Le parti hanno concordato per realizzare il coordinamento delle attività di cooperazione che la città di Firenze svolge verso Paesi terzi nel settore dei beni culturali per ottimizzare le risorse scientifiche, professionali, tecnologiche di cui dispongono ed hanno deciso che sarà l'assessorato alla cooperazione internazionale del Comune il soggetto referente per l'intero progetto."Il protocollo d'intesa è un passo molto importante per le strategie della cooperazione internazionale della città di Firenze ha sottolineato l'assessore alla cultura Simone Siliani . Infatti la collaborazione nell'ambito dei Beni culturali è uno dei maggiori terreni di cooperazione richiesti a Firenze da parte delle città dei Paesi in via di sviluppo. Con questo protocollo si istituisce una specie di consorzio fra le più importanti istituzioni fiorentine nel settore dei beni culturali, così da poter disporre delle migliori competenze tecnico-scientifiche per intervenire efficacemente in tutti i settori: dal restauro delle opere mobili ed immobili, all'intervento sul patrimonio libraio-archivistico. Già alcune di queste istituzioni hanno collaborato in diversi progetti di cooperazione con la formazione di operatori museali a Belgrado e in Angola. Altre richieste d'intervento provengono dal Marocco, Algeria, Brasile".Il protocollo d'intesa è stato presentato oggi pomeriggio in Giunta e prevede la partecipazione di ventitré soggetti: Archivio di Stato, associazione musei archeologici della Toscana, associazione museo dei ragazzi, biblioteca Laurenziana, biblioteca nazionale centrale di Firenze, biblioteca Riccardiana, Comune di Firenze, consorzio per lo sviluppo dei sistemi a grande interfase, fondazione "La città di ieri per l'uomo di domani", fondazione "Professione architetto", Gabinetto Viesseux, museo del Bargello, museo Stibbert, Opificio delle pietre dure, Regione Toscana, soprintendenza al polo museale fiorentino, soprintendenza archelogica della Toscana, soprintendenza per i beni ambientali e architettonici, soprintendenza regionale, università degli studi di Firenze (dipartimento di restauro), università degli studi di Firenze (dipartimento di urbanistica), università degli studi di Firenze (facoltà di architettura) e università internazionale dell'arte."Molti di questi progetti ha proseguito l'assessore Siliani sono realizzati in partnership con il nostro ministero degli esteri, le agenzie di sviluppo delle Nazioni Unite e con l'Unione europea. Con questo accordo Firenze si presenta sullo scenario della cooperazione allo sviluppo, come un soggetto unitario capace di dare risposte di altissima qualità a tutte le problematiche relative alla tutela ed alla valorizzazione dei beni culturali, grazie ad una sostanziale collaborazione fra il Comune di Firenze e le istituzioni dello Stato presenti in città".I soggetti che domani sottoscriveranno il protocollo d'intesa hanno concordato nell'individuare nell'assessorato alla cooperazione internazionale del Comune il soggetto referente per il progetto di collaborazione e nella Fondazione "La città di ieri per l'uomo di domani" il soggetto operativo principale per i progetti proposti dal Comitato di coordinamento che dovrà essere costituito. (uc)