Cittadinanza onoraria, alla memoria, per Alexander Dubcek

Cittadinanza onoraria di Firenze, alla memoria, per Alexander Dubcek, eroe della Primavera di Praga. La cerimonia è avvenuta nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio, con l'assessore alle relazioni internazionali e gemellaggi Eugenio Giani che ha consegnato ai figli di Alexander, Pavol e Milan le chiavi della città di Firenze."Intendiamo dare seguito - ha spiegato l'assessore Giani - a una delibera approvata dalla giunta l'11 agosto del 1991 e che non ha mai visto una specifica cerimonia per la sopravvenuta morte del grande patriota. Per questo abbiamo deciso di consegnare il riconoscimento ai figli con una cerimonia solenne nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio. Dubcek è stato il simbolo della libertà ed è stato grazie alla sua azione che alcuni paesi dell'ex blocco del Patto di Varsavia entrano a far parte dell'Unione Europea. La Cecoslovacchia di allora fece capire al mondo intero che sotto la cortina grigia imposta dal regime c'erano cervelli che sapevano lavorare ed intellettuali molto attivi". Alla cerimonia, oltre all'assessore Giani, hanno partecipato Giorgio Morales, già sindaco di Firenze, Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia, Branislav Hochel, vice sindaco di Bratislava e Josef Mikloska, ambasciatore della Repubblica Slovacca."In questo momento – ha detto ancora l'assessore Giani - è quanto mai importante stringere rapporti fra Italia e Slovacchia, fra Firenze e Bratislava. Rapporti che potrebbero anche portare alla sottoscrizione di un patto d'amicizia. E' comunque importante questo riconoscimento nei confronti di un grande personaggio simbolo della democrazia, la cui opera rappresenta un esempio per la nuova Europa. In questo contesto è importante avviare anche un rapporto di collaborazione fra il Comune di Firenze e la Fondazione Dubceck, per far conoscere non solo alla nostra città, ma all'Italia intera la figura di Alexander Dubcek".L'assessore Giani ha infine ricordato lo spettacolo "Le nozze di Figaro", in programma domani e il 22 maggio (ore 21) al teatro Puccini.(fd)