Via dei Georgofili 1993-2003/ 3. Il cartellone delle iniziative e degli eventi

Ricco il programma degli incontri, convegni, concerti, mostre, eventi teatrali che sono stati organizzati a Firenze in memoria delle vittime della strage mafiosa.Di seguito le schede degli avvenimenti in calendario.IL FIORINO D'ORO ED UN VOLUME DEDICATO ALLA MEMORIA GABRIELE CHELAZZI, IL MAGISTRATO CHE HA FATTO CONDANNARE MANDANTI ED ESECUTORI DELLA STRAGESarà dedicata a Gabriele Chelazzi, magistrato fiorentino recentemente scomparso, l'iniziativa che si terrà il 26 maggio alle 11 nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio. Al pubblico ministero che ha coordinato le indagini sulle autobombe del '93 verrà conferito alla memoria il Fiorino d'oro della città di Firenze, e sarà presentato "In nome del popolo italiano", volume che raccoglie i suoi scritti e i suoi interventi sulla strage di via dei Georgofili. Oltre al sindaco Leonardo Domenici e alla famiglia di Gabriele Chelazzi, parteciperanno il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, il sostituto procuratore Giuseppe Nicolosi, il giornalista Andrea Purgatori e il curatore del libro Francesco Nocentini.Investigatore scrupoloso, magistrato di grande rigore morale e professionale, Gabriele Chelazzi è il magistrato che ha indagato sull'attentato a Maurizio Costanzo, la strage di via dei Georgofili a Firenze, quella di via Palestro a Milano e le due di Roma, a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro. Grazie al suo lavoro, e a quello dei colleghi Piero Luigi Vigna, Francesco Fleury e Giuseppe Nicolosi, boss e gregari di Cosa Nostra sono stati condannati definitivamente quali mandanti ed esecutori di quella stagione di terrore. Negli ultimi anni Chelazzi era entrato a far parte della direzione nazionale antimafia ed era stato distaccato nel capoluogo toscano per seguire ulteriori indagini sulle stragi mafiose. Un lavoro che non ha potuto portare a termine perché è morto nella notte fra il 16 e il 17 aprile scorso.Il libro, curato dal giornalista Francesco Nocentini, contiene una selezione di suoi scritti e interventi sugli attentati di dieci anni fa: una parte della relazione introduttiva al processo di primo grado (25 novembre 1996), una parte dell'arringa finale al processo di primo grado (25-26 e 31 marzo 1998), l'intervento al convegno della Regione Toscana "Non c'è memoria senza verità" (25 maggio 2002) e la relazione alla commissione parlamentare antimafia (2 luglio 2002). (mf)"ODE AI BARBARI" E "VIA CRUCIS", UNA NOTTE DI SPETTACOLOIN PIAZZA SIGNORIA PER DIRE NO ALLA BARBARIEUn oratorio e una via crucis laiche per ricordare le vittime dell'attentato di via dei Georgofili e delle altre stragi della storia italiana. Lo spettacolo, una prima assoluta organizzata dal Comune in occasione del decimo anniversario della strage dei Georgofili, andrà in scena la sera del 26 maggio una piazza della Signoria, a pochi metri da dove avvenne l'esplosione. La piazza diventerà una platea per gli spettatori mentre gli artisti si muoveranno nella Loggia dei Lanzi, trasformata per l'occasione in un palcoscenico. Lo spettacolo è composto da due opere distinte, unite però dal filo rosso della memoria e del dolore: "Ode ai Barbari: un oratorio contro la strage" di Barbara Natici e "Via Crucis: lettera a un amico lontano" di Francesco Niccolini.La prima opera è messa in scena dalla Compagnia Laboratorio Nove e si tratta di un rifacimento del coro scritto all'indomani dell'attentato. All'oratorio originale è stato aggiunto un epilogo elaborato proprio per il decimo anniversario per cogliere le emozioni e le sofferenze ancora vive in città.Il testo mescola a materiali originali schegge di poesia, articoli, canti dando vita a un oratorio in memoria della strage: un unico grande coro contro le barbarie.In scena, accanto a Marisa Fabbri che leggerà l'epilogo scritto per il decimo anniversario, ci saranno Simona Arrighi, Sandro Bedino, Dodi Conti, Sandra Garuglieri, Fernando Maranghini, Anna Meacci, Francesca Messina, Riccardo Naldini, Barbara Nativi e Silvano Panichi.La seconda opera è stata invece scritta appositamente per questa occasione da Francesco Niccolini. Si tratta di una Via Crucis laica della storia italiana composta da 14 tappe, ognuna delle quali corrisponde a un fatto oppure un personaggio del dopoguerra del nostro paese. Una scelta non casuale, visto che Niccolini cerca un'attinenza tra gli episodi della passione e della morte di Gesù e i personaggi e gli eventi storici. Ecco quindi che alla tappa in cui Gesù prende la croce sulle spalle e nessuno l'aiuta viene ricordato il giudice Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della banca privata di Michele Sindona ucciso nel luglio 1979. Oppure le pie donne che si recano al santo sepolcro diventano le vedove di mafia come Rosaria, la moglie dell'agente della scorta di Giovanni Falcone Vito Schifano, e Rita Atria, la giovanissima collaboratrice di giustizia suicidatesi dopo l'uccisione di Falcone e di Paolo Borsellino. Ma ci sono anche la morte del presidente dell'Eni Enrico Mattei, la strage di Bologna, piazza Fontana, il treno Italicus, il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro e ovviamente l'attentato dei Georgofili. Il testo, sotto forma di lettera indirizzata a un amico lontano, diventa una riflessione intima e dolorosa sugli eventi tragici della storia italiana. La lettura sarà affidata a Sandro Lombardi, notissimo attore italiano.I due momenti dello spettacolo saranno collegati dalla musica di Giorgio Cordini, chitarrista di spicco nel panorama musicale italiano, che si esibirà anche al termine della Via Crucis.L'appuntamento è quindi in piazza della Signoria a partire dalle 21.30. Al termine dello spettacolo, Palazzo Vecchio, illuminato dalle torce, aprirà le porte ai cittadini. Sono previste visite guidate al Museo di Palazzo Vecchio dalle 23 alle 1. (mf)NEL SALONE DEI CINQUECENTO IL CONCERTO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO LA MUSICA RACCONTA RICORDI E SENTIMENTI E ABBRACCIA PIAZZA SIGNORIALa musica per ricordare. Come dieci anni fa l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino torna a commemorare la ferita inflitta alla città dall'attentato mafioso del 27 maggio 1993. Allora, a un mese esatto dalla strage dei Georgofili, il 27 giugno 1993, fu Zubin Mehta a dirigere Coro e Orchestra del Maggio che in Piazza della Signoria diedero vita a una grande preghiera laica e collettiva checommosse e coinvolse i fiorentini. Ora l'Orchestra si fa nuovamente testimone e protagonista di un impegno per tutta la città con un concerto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio che si terrà domenica 25 maggio alle ore 21.Sul podio ci sarà il maestro estone Paavo Jaervi, che in questi giorni ha diretto con successo la rappresentazione del "Fidelio". Il programma del concerto è dedicato alle "Metamorfosi" di Richard Strauss, una pagina di intima compostezza ed estrema espressività polifonica scritta nel 1945, e alla "Quarta Sinfonia" in si bemolle maggiore Op. 60 di Ludwig Van Beethoven, autore simbolo dell'aspirazione alla libertà e alla fratellanza. E' con la musica, infatti, che si vuole riaffermare il contributo dell'arte alla pace e alla convivenza.La serata è a inviti fino ad esaurimento dei posti che saranno non più di 700 nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento. Ma per rendere tutti i fiorentini partecipi dell'evento il concerto sarà diffuso in diretta anche in Piazza della Signoria. Come il 27 giugno 1993, dunque, l'Orchestra e il Coro del Maggio si faranno interpreti dei sentimenti, dei ricordi e della voglia di non dimenticare dell'intera Firenze. (vp)LA MEMORIA E IL "CONTESTO": DUE CONVEGNI PER RIFLETTERE SULLE STRAGIRicordare commemorando, ma non solo. Per riflettere sull'attentato di via dei Georgofili e tramandare una memoria corretta e consapevole degli eventi di dieci anni fa, la Regione Toscana ha organizzato due convegni: ‘Le ferite della memoria' e ‘Il contesto delle stragi', rispettivamente fissati per il pomeriggio di martedì 26 e la mattina di mercoled' 27 maggio."Il 27 maggio commemoreremo la strage di via dei Geogrofili– dice Carla Guidi, assessore regionale con delega alla cultura della legalità – Sono passati dieci anni, un periodo che non è soltanto simbolico, ma significativo, perché consente una visione prospettica e dà la possibilità di tentare una comprensione più avveduta di quanto è successo in Italia, ed a Firenze in particolare, tra il '92 ed il '94. E' proprio per ricostruire una visione d'insieme di quegli anni che la Regione Toscana ha organizzato due momenti di incontro e di studio coinvolgendo i parenti delle vittime, esponenti della magistratura e del mondo accademico. Abbiamo tentato un approccio interdisciplinare perché siamo convinti che soltanto così si possano affrontare tragedie come questa, che sono, al contempo, personali, collettive e nazionali".Il convegno su "Le ferite della memoria" si terrà dalle ore 15 alle 19 di martedì 26 presso l'auditorium del Consiglio regionale, in via Cavour n.4. Dopo un saluto del presidente Riccardo Nenicini il professor Paolo Pezzino dell'Università di Pisa ripercorrerà la storia della strage, mentre Francesco Fleury, della procura di Firenze, e Pietro Grasso, della procura di Palermo, ricostruiranno la dimensione giudiziaria degli eventi. Interverranno successivamente l'avvocato Danilo Ammannato, che spiegherà la strage vista dalla parte civile, ed infine i rappresentanti delle associazioni delle vittime e Paolo Bolognesi, presidente dell'unione nazionale vittime delle stragi.L'incontro sarà concluso dall'intervento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. Mercoledì 27, invece, i lavori si sposteranno presso l'aula magna di Palazzo Marucelli, presso l'Università di Firenze. L'incontro su "Il contesto delle stragi" inizierà alle ore 9 per concludersi intorno alle 13,30. Dopo l'intervento introduttivo del rettore Augusto Marinelli, numerosi docenti universitari parleranno di mafia, sviscerandone vari aspetti: dalle strategie stragiste ai processi di radicamento al rapporto con la politica, affrontando anche gli aspetti comunicativi e quelli giudiziari. Tra i relatori anche Rita Borsellino, che parlerà della necessità di ‘schierarsi civilmente…fuori dal guscio', ed Omar Calabrese, che concentrerà il suo intervento su ‘Stragismo e comunicazione'. Concluderà i lavori l'intervento dell'assessore regionale Carla Guidi. (pp)ATTENTATO A FIRENZE": UN LIBRO PER RICORDARE I MOMENTI E LE PERSONELe cronache dei giorni successivi all'attentato, le voci vive e dirette di dieci anni fa, le persone, l'angoscia, i dubbi, lo spirito di rivalsa, le indagini ed i processi: tutto questo è stato raccolto in 'Attentato a Firenze. La strage degli Uffizi: i mandanti, le condanne, la rinascita', un volume patrocinato da Regione Toscana, Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze e Fiorentinagas e realizzato grazie al Comitato Georgofili-Lambertesca ed a nove giornalisti de 'La Nazione', che hanno messo a disposizione i loro articoli per la realizzazione del progetto."Nessuno potrà ridarci le vittime della violenza mafiosa - dice l'assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi - la famiglia Nencioni, lo studente Dario Capolicchio. Non si potranno scordare le ore di paura e di angoscia vissute a Firenze, ne' sanare del tutto alcune ferite al patrimonio storico e culturale della città. Ma ricordare a distanza di dieci anni l'attentato e la strage di via dei Georgofili ha un profondo valore civile: ricordiamo il tentativo della mafia di intimorire lo Stato colpendolo in uno dei suoi simboli più importanti e la risposta che, invece, e' venuta da quello Stato che si voleva piegare e, prima ancora dai cittadini di Firenze, ancora una volta dimostratisi capaci di reagire pur nella sofferernza, pur nel dolore delle ferite aperte. Il volume che abbiamo voluto pubblicare in occasione della commemorazione del decennale vuole essere un piccolo omaggio a Firenze ed ai suoi abitanti, oltre che uno strumento per far sì che il ricordo dei fatti, delle vittime e delle successive vicende giudiziarie non venga smarrito".'Attacco a Firenze', con testo a fronte in inglese, raccoglie foto di via dei Georgofili, via Lambertesca, della Galleria degli Uffizi, di Palazzo Vecchio, altre immagini della città ed alcuni articoli scritti dai giornalisti Amadore Agostini, Roberto Baldini, Sandro Bennucci, Luigi Caroppo, Paolo Chirichigno, Letizia Cini, Paola Fichera, Marcello Mancini e Laura Pacciani all'indomani dell'attentato.Completano il volume l'introduzione curata dall'onorevole Valdo Spini e un intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che esprime un "vivo apprezzamento" per l'iniziativa e ricorda il "barbaro attentato" che colpì "la vita di cittadini innocenti, il patrimonio artistico, la stessa memoria storica della città di Firenze e di tutta l'Italia". Dalle pagine del volume, inoltre, Ciampi torna afferma la necessità di commemorare quella tragedia "per riaffermare le responsabilità che tutti abbiamo nel promuovere lo sviluppo morale e materiale della Nazione e la piena e costante affermazione dei valori della democrazia, dell'equità e della legalità". (pp)DOPPIO CONCERTO CONCERTO DELLA FLORENCE SYMPHONIETTA A NEW YORK E FIRENZEUnire in un unico grande abbraccio, l'abbraccio universale e profondo dell'arte, due città colpite e ferite da atti di violenza folli e spietati. Questo il senso della scelta, fatta dalla Regione Toscana, di ricordare attraverso un concerto di musica classica dell'Orchestra Florence Symphonietta il decennale della strage dei Georgofili.Il concerto si terrà a New York, presso la Casa di Cultura Italiana "Zerilli-Marimò", lunedì 19 e sarà replicato a Firenze sabato 24 maggio, alle ore 21, nella chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio."Dieci anni fa Firenze fu colta di sorpresa e colpita profondamente al cuore da un attentato vile ed inaspettato - spiega l'assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi - Un attentato mafioso che ferì uno dei suoi simboli più conosciuti nel mondo e più 'sentiti' anche dai cittadini. L'11 settembre 2001 New York ha subito lo stesso destino. Si è svegliata squarciata da un attentato che ha distrutto il suo simbolo più noto ed imponente, spezzando in pochi minuti migliaia di vite. Le due tragedie non sono paragonabili: la dimensione è senza ombra di dubbio diversa, ma le accomuna la lucida follia distruttiva di chi, organizzando e compiendo i due attentati, ha voluto colpire senza pietà due simboli di valore mondiale. Le ha accomunate la forza di ricominciare, di reagire. Le dovrebbero accomunare la voglia di giustizia e di pace".Il concerto, dedicato alle vittime di tutte le stragi, sarà eseguito dal maestro Marco Fornaciari, maestro concertatore e violino solista, e da Grazia Rossi, corno solista. A New York verranno eseguiti brani di Vivaldi, che a Firenze saranno integrati dall'elegia per violino ed archi "Kol Nidrei" di Bruch, la "Preghiera del Mosè" di Paganini, la sonata n.1 per corno ed archi in fa maggiore di Cherubini, 'Dal tuo stellato scoglio' di Rossini e dal "Cantico" di Spalletti."La Regione - precisa l'assessore Zoppi - ha voluto dare il proprio patrocinio a questo concerto per offrire a tutti i cittadini la possibilità di condividere un momento solenne di commemorazione". L'ingresso agli spettacoli sarà gratuito. (pp)LA LOTTA ALLA MAFIA IN CLASSE: VOLTI, VOCI E RACCONTI PER TESTIMONIARE L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ. PROTAGONISTI 300 STUDENTI DEL "GRAMSCI"Diventare cittadini consapevoli: capaci di futuro, attenti al passato. E' questa la sfida che oltre 300 ragazzi, ai 16 ai 19 anni di età, del liceo scientifico "Antonio Gramsci" hanno raccolto partecipando, insieme ai loro insegnanti, al progetto di educazione alla legalità.La scelta del percorso formativo ha preso spunto proprio dal decimo anniversario della strage dei Georgofili, che la scuola ricorderà il 26 maggio, a partire dalle ore 9, con un incontro con il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, Rita Borsellino, Daniela Checcucci e Walter Ricoveri, rappresentanti dell'Associazione dei familiari delle vittime del 27 maggio 1993.L'incontro è l'ultimo di una serie di appuntamenti, organizzati in collaborazione con l'Associazione "Libera", durante i quali la scuola si è aperta al confronto e al dialogo con i protagonisti di alcuni momenti importanti della storia italiana.Volti, voci e racconti di chi ha vissuto l'impegno nella lotta alle mafie hanno presentato ai ragazzi una storia "viva" e capace di interrogare le coscienze. In questo contesto il concetto di legalità che è stato proposto agli alunni è andato ben oltre il rispetto delle leggi, diventando "cittadinanza attiva", desiderio e possibilità di riflettere con autonomi strumenti sulla realtà.Le aule del "Gramsci" hanno ospitato, fra gli altri, le testimonianze dello storico e consulente della Commissione antimafia Enzo Ciconte, di Giuseppe Cipriani, sindaco di Corleone dal 1993 al 2002, dell'attuale procuratore di Torino, con una lunga esperienza alla Procura di Palermo, Giancarlo Caselli. Un lungo cammino nella lotta alla mafia fino ad arrivare alla strage che ha colpito Firenze : una mostra fotografica, aperta fino al 31 maggio nei locali della scuola, testimonia il restauro dell'Accademia dei Georgofili. (vp)LA STORIA HA MEMORIA: ANIMAZIONE IN BIANCO E NERO. L'ETERNA LOTTA TRA IL BENE E IL MALE INTEPRETATA DAI BAMBINIUn'animazione di strada, un gioco di piazza, una festa, un'offerta dell'assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze a tutti i bambini della città, per stare insieme, per giocare, per imparare a non dimenticare. E' "La storia ha memoria", un gioco che coinvolgerà gli alunni delle scuole elementari e medie chiamati a interpretare rispettivamente i cavalieri del bene e i cavalieri del male.I bianchi si ritroveranno il 26 maggio dalle 9.30 alle 10 in piazza Pitti. Lì si svolgeranno giochi di piazza e i bambini indosseranno gli abiti del Bene (armature, elmi, spade e via dicendo). Alle 10.30 il corteo partirà alla volta di piazza Signoria percorrendo l'itinerario piazza Pitti, via Guicciardini, Ponte Vecchio. Intorno alle 11 l'arrivo nella piazza. Sempre alle 9.30, ma in piazza della Repubblica, si ritroveranno gli studenti delle scuole medie che, indossati gli abiti dei cavalieri del male, si dirigeranno verso piazza Signoria passando per via Calimala, Orsanmichele, via Tornabuoni.Le due squadre, una volta arrivate in piazza della Signoria, parteciperanno alla drammatizzazione della lotta tra i bene e il male. L'animazione terminerà intorno alle 11.30 e le 12 con il discorso delle autorità.L'obiettivo del gioco è semplice: comunicare ai bambini temi così complessi come la legalità me la giustizia utilizzando il gioco come strumento di crescita e comprensione emotiva. Un momento di "Memoria Collettiva" che possa servire attraverso il gioco e la gioia a fissare nel ricordo dei bambini un evento così tragico per la nostra città e per il nostro paese che renda questi "adulti di domani" consapevoli che tali eventi drammatici non si debbano ripetere mai più. (mf)"IL PERCORSO" E "GROUND ZERO", DUE MOSTRE FOTOGRAFICHE IN VIA LAMBERTESCA, AGLI UFFIZI E AL MUSEO DIOCESANO"Il percorso – Dieci anni in via Lambertesca" e "Ground Zero". Sono i titoli delle due mostre fotografiche organizzate dal Comitato Georgofili-Lambertesca – Una strada, una speranza, che saranno inaugurate il 24 maggio alle 17. La prima in via dei Georgofili e in via Lambertesca dove saranno esposti 27 pannelli (dimensioni 1 metro per 70 centimetri) con le foto di quella drammatica notte e delle conseguenze per la zona. Le foto sono presenti nel libro "Attentato a Firenze", che verrà presentato il 22 maggio alle 17 all'Accademia dei Georgofili.La seconda mostra si terrà nella Sala dei Vaiai del Museo degli Uffizi e presso il Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte Vecchio (orario 11-19, domenica chiuso). Saranno esposti 27 pannelli di grandi dimensioni con foto (gentilmente offerte dall'ambasciata Usa in Italia) del fotografo Joel Meyerowitz, l'unico che ha avuto accesso sul luogo della tragedia dell'11 settembre 2001.Le foto delle due mostre diverranno un catalogo che sarà edito da Polistampa.Nell'occasione il Comitato Georgofili-Lambertesca consegnerà una targa ricordo ai Vigili del fuoco e ai volontari della Vab. (fd)A TEATRO PER NON DIMENTICARE. AL PUCCINI I FILOSOFI IGNORANTI METTONO IN SCENA "FARENAIT. LA MAFIA POLITICA"Uno spettacolo di teatro, poesia, narrazione e documentazione. Un'occasione per i ragazzi delle scuole ma anche per tutti i cittadini di ricordare alcuni dei più noti fatti di mafia degli ultimi cinquant'anni. Si tratta di "Farenait. La mafia politica", il testo teatrale di Daniele Biacchessi, Raja Marazzini e Stefano Paiusco che andrà in scena il 26 maggio alle 10 al Teatro Puccini.Il racconto sulla mafia politica si snoda attraverso sei storie emblematiche e simboliche che attraversano la storia italiana dal dopoguerra ad oggi. La strage di Portella della Ginestra quando il bandito Giuliano uccise i contadini che volevano festeggiare il primo maggio, festa dei lavoratori. I depistaggi sulla morte del giovane militante di Democrazia Proletaria Peppino Impastato, con le carte e i documenti del processo che ha condannato all'ergastolo Don Tano Badalamenti. La solitudine dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, l'eroe borghese che lo Stato non ha saputo difendere. La storia dell'imprenditore Libero Grassi che la mafia ha ucciso perché non intendeva pagare il pizzo. Le stragi di Capaci e di via D'Amelio con la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Fino a via dei Georgofili a Firenze.Sul palco Daniele Biacchessi sarà la voce narrante (la ragione), Stefano Paiusco porterà il racconto di teatro civile alla poesia (l'emozione). Un testo adatto alle scuole ma anche a quanti non intendono dimenticare. (mf)ALL'ACCADEMIA DEI GEORGOFILI IN MOSTRA I DISEGNI E GLI ACQUERELLI DI LUCIANO GUARNIERIL'Accademia dei Georgofili ospiterà due mostre che saranno inaugurate il 26 maggio alle ore 18. I momenti tragici dell'attentato vengono riproposti in chiave diversa, dalla mano e dalla sensibilità dell'artista Luciano Guarnieri da un lato e da una mostra fotografica e documentaria, dall'altro.Subito dopo l'attentato, tra le rovine della Torre del Pulci, Luciano Guarnieri realizzò quarantasei disegni ed acquerelli che il maestro donò al Centro Leasing Firenze in cambio di una donazione in favore di coloro che subirono danni. Tutte le opere furono raccolte in una cartella, sulla quale è stata realizzata un'apposita copertina. Il tutto è stato affidato a tempo indeterminato all'Accademia dei Georgofili perché le conservi e le esponga periodicamente presso la propria ricostruita sede dove, alle 18 del 26 maggio, verrà inaugurata la mostra "Firenze, 27 maggio 1993".Un acquerello di Guarnieri è dedicato ai colombi "anch'essi colti nel sonno, vittime ignorate". L'acquerello fu riprodotto sulla copertina del volume "Ad Angela", pubblicato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. E proprio sull'opera del maestro il sovrintendente Antonio Paolucci disse: "Se dovessi scegliere un emblema per illustrare con una immagine la testimonianza di Luciano Guarnieri sulla bomba del 27 maggio, sceglierei l'acquerello che rappresenta un piccione morto fra le schegge di vetro, la più umile fra le vittime"."Georgofili 27 maggio 1993-2003" è il titolo della mostra fotografica e documentaria che verrà inaugurata anch'essa il 26 maggio alle 18. Saranno esposte foto, reperti e restauri come la statua in gesso di Cosimo Ridolfi, realizzata da Raffaello Romanelli nel 1896 e come libri restaurati e già esposti nel Salone Magliabechiano a un anno dalla strage. (fd)LA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA INTITOLA UN'AULA A DARIO CAPOLICCHIOUn'aula di Santa Verdiana dedicata a Dario Capolicchio, lo studente che era venuto a Firenze per laurearsi in Architettura e tragicamente scomparso nell'attentato di via dei Georgofili. E' questa l'iniziativa decisa dal Consiglio della Facoltà di Architettura che, nella seduta del 24 marzo, ha approvato all'unanimità la proposta del preside Piero Paoli. L'aula è la numero 1 e si trova nel complesso di Santa Verdiana, per la precisione al piano terra di una delle sedi didattiche più grandi della facoltà, che si affaccia su piazza Ghiberti. La cerimonia si svolgerà giovedì 29 maggio alle 11.A Dario Capolicchio, che la sera del 27 maggio 1993 stava studiando per un esame di urbanistica, fu conferita il 17 aprile del 1994 la laurea alla memoria in Architettura, consegnata alla famiglia nel corso di una cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. In quell'occasione la dissertazione della tesi fu pronunciata dall'allora preside della facoltà Mariella Zoppi. (mf)LA FONTANA DI SILVIO LOFFREDO ALLA ROMOLA RICORDA I BAMBINI MORTI DI MAFIA. AL POGGIO IMPERIALE IN MOSTRA I LAVORI DEL CONCORSO "IMMAGINI DELLA MEMORIA"La Romola, frazione nel Comune di San Casciano Val di Pesa di cui era originario Fabrizio Nencioni, vittima insieme alla moglie, alle due figlie e allo studente Dario Capolicchio, dell'attentato mafioso dei Georgofili, ricorda le vittime della strage. E in modo particolare i bambini, a cominciare da Nadia e Caterina Nencioni, morti di mafia. Ci saranno due incontri e l'inaugurazione al giardino "Il Tramonto" della fontana con il mosaico del maestro Silvio Loffredo.Il primo appuntamento è il 23 maggio alle ore 21.30 al circolo Arci La Romola dove si terrà il dibattito "Il giovani e le immagini del 27 maggio 1993". Domenica, 25 maggio, alle 16 sarà inaugurata la fontana rivestita dal mosaico di Loffedo che ripercorre le vicende della favola di Pinocchio, con la chiara simbologia della piovra che rappresenta la mafia. Nell'occasione saranno letti versi e racconti di Nadia Nencioni e di altri ragazzi e verrà recitata la Cantata per la festa dei bambini morti di mafia di Luciano Violante con la partecipazione del gruppo Antiqua Brass della Filarmonica "Vincenzo Bellini" di Scandicci. Saranno esposti anche disegni realizzati dai ragazzi delle scuole.Nell'atrio dell'Istituto statale della Santissima Annunziata al Poggio Imperiale sarà invece ospitata dal 24 al 28 maggio la mostra dei lavori del concorso "Immagini della memoria". Il concorso è nato per la realizzazione del manifesto di ricordo delle vittime della strage ed è stato rivolto alle scuole medie superiori, gli istituti d'arte e i licei artistici, della Toscana e della provincia di La Spezia. I lavori pervenuti sono stati una cinquantina e quello vincitore è stato scelto da una commissione presieduta dal maestro Silvio Loffredo e composta, tra gli altri, dai familiari delle vittime della strage dei Georgofili. (vp)