In Palazzo Vecchio convegno internazionale su Giovanni Papini
E' un autentico pilastro della cultura fiorentina e nazionale ma la sua opera fu praticamente oscurata, per motivi storici-ideologogici, dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta.In questi ultimi venti anni, però, su Giovanni Papini si sono moltiplicati gli studi ed i saggi scientifici: a questi ora si aggiunge anche un convegno internazionale che si terrà il 23 e il 24 maggio nel Salone dei Ducento di Palazzo Vecchio.L'iniziativa, dal titolo "Giovanni Papini e il suo tempo", rappresenta l'ideale continuazione di quella svoltasi lo scorso anno, dedicata alla figura e all'opera di Giuseppe Prezzolini, ed è stata organizzata dall'associazione "Amici Firenze Arte", dalla "Fondazione Spadolini - Nuova Antolgia" e dalla casa editrice "Le Lettere" in collaborazione con il Comune e con il contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.«L'obiettivo del convegno, che vede l'apporto scientifico fondamentale degli studiosi e degli specialisti delle maggiori università italiane e straniere - ha spiegato il consigliere comunale Rodolfo Cigliana che è anche segretario dell'associazione "Amici Firenze Arte"- è quello di riproporre una delle figure fondamentali della storia letteraria e artistica del Novecento, alla luce dei nuovi studi critici e soprattutto di recenti pubblicazioni di carteggi inediti, che illuminano sul pensiero e sui rapporti fra i vari protagonisti di quella straordinaria stagione.«Giovanni Papini - hanno sottolineato il professor Giorgio Luti ed il professor Marino Biondi- è un personaggio dai molteplici interessi, che hanno costituito nella sua vita e nella sua opera altrettanti filoni di studi e di indagini. La filosofia, la religione, l'arte, la poesia, la narrativa, la saggistica rappresentano solo alcuni dei temi che verranno approfonditi, indagati e attualizzati al convegno. Del tutto originali, anche alla luce del reperimento dei carteggi negli archivi, i rapporti di Papini con i "compagni di strada" Prezzolini, Soffici, Amendola nonché quelli con Croce, Palazzeschi, Giuliotti, Occhini fino a Giovanni Spadolini. Questo convegno internazionale vuole presentare un'immagine "restaurata" di Papini, libera da ogni influenza ideologica, filologicamente corretta. Vogliamo anche colmare una lacuna: a Firenze l'ultimo convegno scientifico su questo grande intellettuale risale al 1982».«Questa ulteriore iniziativa - ha concluso Cigliana - ha confermato la bontà del nostro progetto che aveva come obiettivo quello di porre le basi di un nuovo significativo progetto culturale per la città di Firenze. Avvalendosi del contributo dei più autorevoli studiosi in materia l'associazione "Amici Firenze Arte", in collaborazione con la Fondazione Spadolini-Nuova Antologia, con la casa editrice "Le Lettere", e con istituti qualificati universitari e non, intende proseguire nell'organizzazione di convegni e giornate di studio volti ad approfondire la conoscenza di protagonisti dei movimenti che animarono il rinnovamento culturale nella Firenze del primo Novecento, ponendo la città al centro del dibattito nazionale e internazionale».Durante la prima giornata dei lavori di "Giovanni Papini e il suo tempo" verranno presentati ufficialmente gli atti del convegno su Prezzolini, editi da Le Lettere.