Inquinamento atmosferico, Barbaro (Ds) : "Gli approfondimenti vanno bene se servono per attuare le decisioni del Consiglio comunale"

«Condivido la proposta di Falqui di effettuare un approfondimento in Commissione sul tema della lotta all'inquinamento atmosferico: a tal fine chiedo sia acquisita la relazione annuale sulla qualità dell'aria 2002, che dovrebbe essere ormai disponibile. Il punto è quello di attuare i contenuti dell'ordine del giorno approvato dalConsiglio comunale il 10 febbraio scorso, ovvero mettere a punto un piano articolato di intervento per la riduzione progressiva delle concentrazioni degli agenti inquinanti». E' quanto sostiene Antongiulio Barbaro, consigliere Ds e membro della Commissione ambiente e trasporti.«Spero che con tale proposta non si intenda determinare una sorta di ‘commissariamento' dell'Organo tecnico insediato dal Comune di Firenze, che già comprende esperti indipendenti, o ribaltare la politica sulla mobilità e sull'ambiente dell'Amministrazione per bloccarla. In tal caso non sarei d'accordo» precisa Barbaro.«Ciò che serve è l'adozione di una pianificazione, accompagnata da una stima preliminare di efficacia, delle misure che si intendono proporre al Consiglio" sottolinea il consigliere Ds, specificando che tale pianificazione deve intrecciarsi con i provvedimenti sulla mobilità già contenuti nel Piano generale del traffico urbano 2002 che dovrà passare tra breve in Consiglio comunale per l'approvazione finale.«Invito perciò tutti i colleghi, e per primo Falqui, a lavorare in positivo a partire dall'Ordine del giorno del 10 febbraio, e a concentrare l'attenzione sull'imminente approvazione finale del PGTU 2002» ha concluso Barbaro. (vp)In allegato, il testo dell'Ordine del giornoOdg 10 febbraio 2003 "In merito alle comunicazioni dell'assessore alla mobilità e all'ambiente e per la predisposizione di un programma per il miglioramento della qualità dell'aria"IL CONSIGLIO COMUNALE UDITE le comunicazioni al Consiglio comunale da parte dell'Assessore alla Mobilità e all'Ambiente, svolte nel corso della seduta del 3 febbraio 2003, in merito alla politica dell'Amministrazione volta a migliorare la qualità dell'aria in città, ed in particolare a ridurre le concentrazioni di polveri fini (PM10), con specifico riferimento all'Ordinanza n. 10691 dell'1.2.2003 con la quale il Sindaco e la Giunta hanno stabilito, nell'ambito dei poteri loro attribuiti dal D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, limitazioni alla circolazione di alcune categorie di veicoli (autovetture non conformi alla Direttiva 91/441/CE e ciclomotori non omologati in conformità alla Direttiva 97/24/CE, cap.5); condividendo la necessità di adottare provvedimenti organici, di area vasta, programmati nel tempo e di efficacia progressiva, finalizzati a ridurre l'impatto ambientale delle principali sorgenti inquinanti presenti a Firenze (traffico veicolare e aeroportuale, impianti termici civili), con l'obiettivo di porre in essere misure ad ampio spettro ed efficaci per ilraggiungimento degli standard di qualità dell'aria fissati in sede europeacon la Direttiva 96/62/CE e successive, già recepita nell'ordinamento italiano con il D. Lgs. 4 agosto 1999, n. 351 e successivi;TENUTO CONTO che, in base ai dati di qualità dell'aria rilevati fin dal 1993, il Comune di Firenze è già stato individuato dalla Regione Toscana quale "area con superamento dei valori limite" e "area a rischio di episodi acuti di inquinamento atmosferico" (Delibera della Giunta regionale n. 1406 del 21.12.2001); SOTTOLINEATO come le norme citate impongano al Comune di Firenze la predisposizione annuale di una valutazione sulla qualità dell'aria, la predisposizione di un "Piano di azione" contenente le misure da attuare nel breve periodo affinché sia ridotto il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme, nonché la predisposizione (di concerto con i Comuni contermini e con l'Amministrazione provinciale) di un "Programma" per il raggiungimento dei valori limite entro i terministabiliti dalle direttive europee (D. Lgs. 4 agosto 1999, n. 351, artt. 6,7 e 8);RICORDATO che, per quanto riguarda le misure sul traffico veicolare, il 28novembre 2002 il Consiglio Comunale ha adottato in prima lettural'aggiornamento del Piano generale del traffico urbano (PGTU), la cuiapprovazione definitiva avverrà nelle prossime settimane al termine delperiodo previsto dalla legge per la formulazione delle "osservazioni" daparte dei cittadini, singoli associati, e delle relative "controdeduzioni" da parte dell'Amministrazione;RICORDATO ALTRESI' che il PGTU deve raccordarsi armonicamente con i programmi e le azioni specificamente rivolte al miglioramento della qualità dell'aria (Direttive ministeriali per la redazione, adozione e aggiornamento dei piani urbani del traffico, 12 aprile 1995, paragrafi 2.3 e 5.6); che parte integrante del citato aggiornamento 2002 del PGTU è il progetto per la movimentazione sostenibile delle merci in città, incluso anche tra le 32 idee-progetto del Piano Strategico, con il quale sarebbe possibile intervenire sul comparto dei veicoli commerciali a trazionediesel che rappresentano una delle sorgenti più rilevanti di PM10; e che,invece, l'aggiornamento 2002 del PGTU non comprende azioni specifiche diriordino della mobilità sulle due ruote a motore;SOTTOLINEATA la validità del proprio Ordine del Giorno n. 583/2002"Indirizzi al Sindaco per la verifica e messa a punto del Piano generaledel Traffico Urbano" (con specifica attenzione agli interventi sulle dueruote a motore e sulla movimentazione delle merci) nonché della propriaMozione n. 542/1999 "Per estendere le agevolazioni per l'acquisto diciclomotori e motocicli a basso impatto atmosferico" (in particolare perquanto attiene l'estensione degli incentivi economici ai veicoli elettricie, previa rottamazione, a quelli a motore omologati ai sensi dellaDirettiva 97/24/CE fase Euro 2);SOTTOLINEATO ALTRESÌ il convincimento che, nella doverosa azione dimiglioramento della qualità dell'aria in città e nell'area vasta, sia necessario agire secondo i seguenti criteri:- superamento dei provvedimenti di emergenza e sperimentali;- trasparente programmazione nel tempo, fino al perseguimento deglistandard di qualità definiti in sede europea, di un concerto di misurecomprendenti incentivi economici per l'acquisto di veicoli a minorimpatto, controlli periodici sulle emissioni inquinanti e sui consumi energetici, conversione al metano - e in prospettiva all'idrogeno - delle flottepubbliche e degli impianti termici civili, potenziamento del trasportopubblico locale nelle sue diverse forme, articolate politiche tariffarierelative alla sosta e all'accesso alla ZTL, nonché progressivi e miratidivieti di circolazione nei confronti dei veicoli più inquinanti;- coinvolgimento attivo dei Comuni contermini e dell'Amministrazioneprovinciale, al fine di adottare misure che superino il limiteamministrativo del confine comunale di Firenze;- valutazione preventiva di efficacia, in relazione alla riduzione attesa nelle emissioni inquinanti che ogni singola misura è capace di determinare, sulla base delle priorità indicate nella relazione annuale di qualità dell'aria; - consultazione delle associazioni portatrici di interessi generali (ambientaliste, dei consumatori, ecc.), delle categorie economiche e dei sindacati;SOTTOLINEATO INFINE l'esplicito carattere sperimentale e provvisorio dellelimitazioni alla circolazione veicolare adottate con l'Ordinanza n. 10691dell'1.2.2003;IMPEGNA IL SINDACO- avvalendosi dell'Organo tecnico insediato con l'Ordinanza n. 4570/2002,a valutare con attenzione l'andamento della sperimentazione iniziata il 5 febbraio 2003, con particolare riferimento all'effettività ed efficacia deiprovvedimenti in relazione alla tipologia di veicoli interessati, agliorari di divieto, alle categorie di veicoli esentati, al problema dell'identificazione dei veicoli e della vigilanza e repressione degliabusi, eventualmente modificando alcune norme e, se necessario,interrompendo la vigenza del provvedimento prima del 27 marzo 2003 e/ointensificando l'azione di abbattimento dei PM10, estendendo il divieto dicircolazione con modi e forme opportuni ad altre categorie di veicoliinquinanti, con particolare riferimento ai diesel commerciali pesanti eleggeri di vecchia concezione;- a presentare al Consiglio comunale entro il 30 aprile 2003 una relazionecirca l'esito della sperimentazione sopra richiamata, nonché lavalutazione annuale sulla qualità dell'aria nel 2002 come previsto dalla normativavigente, pertanto a non dare luogo al rinnovo del provvedimento in atto inassenza di effetti documentati di riduzione dei PM10 e in assenza diprovvedimenti più incisivi su fattori di emissione più rilevanti di quelliattualmente oggetto del provvedimento; - a predisporre entro il 30 giugno 2003, per l'adozione della Giunta e la successiva approvazione da parte del Consiglio comunale, sulla base della documentazione richiamata al punto 2), un organico "Piano di azione" o, meglio, un "Programma" pluriennale che, sulla base delle norme e dei criteri indicati in narrativa, indichi in modo organico tutte le azioni emisure di intervento con cui si intende migliorare la qualità dell'aria incittà, anche in coordinamento con il PGTU;- ad accelerare la predisposizione del "Piano particolareggiato per iciclomotori e motocicli" e del "Piano per la distribuzione delle merci",nell'ambito della procedura di integrazione e approvazione del PGTUattualmente in corso, secondo quanto stabilito con l'Ordine del Giorno n.583/2002;- a prevedere anche per l'anno 2003 un accantonamento nel bilancio di partecorrente destinato agli incentivi per l'acquisto dei veicoli a minorimpatto ambientale, limitatamente a quelli indicati nella Mozione n.542/1999;- a rilanciare, sul piano organizzativo, della comunicazione, deicontrolli repressivi da parte della Polizia Municipale, il provvedimento dicontrollo e messa a norma delle emissioni autoveicolari istituito con l'Ordinanza n.1946 del 25.3.1999, sollecitando i Comuni contermini e la Provincia diFirenze affinché il collegato provvedimento di divieto della circolazionesia esteso territorialmente e, anche a tal fine, a sollecitare la RegioneToscana affinché adotti rapidamente le norme tecniche sui controlli delleemissioni veicolari, omogenee per tutto il territorio regionale, comestabilito dalla Legge Regionale 13 agosto 1998 n° 63 (art. 3).