Disabili, l'assessore Cioni: "Nessun taglio ma anzi un aumento degli investimenti. Più risorse anche per il progetto Vita Indipendente"

Oltre 7 milioni e 730mila euro nel 2003. E' questo l'investimento previsto dalla sola sicurezza sociale per i disabili con un aumento rispetto al 2002 del 13,5%. E di questa cifra complessiva ben un milione e 26mila euro è destinato al progetto "Vita Indipendente", anche in questo caso con un incremento rispetto all'anno scorso di oltre 192mila euro. Sono queste alcune delle cifre presentate questa mattina dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni dopo una protesta su presunti tagli dei fondi per i disabili. "Al momento della costruzione del bilancio 2003 avevamo affermato che non ci sarebbero state riduzioni degli investimenti per il sociale, nello specifico per gli anziani, i disabili e i minori – spiega l'assessore Cioni – e così è stato. Nel 2002 il Comune ha speso 6 milioni e 813mila euro e, nonostante i tagli ai trasferimenti agli enti locali previsti dalla Finanziaria, non solo non abbiamo ridotto gli investimenti ma anzi l'abbiamo portati a 7 milioni e 773mila euro".Nello specifico per i servizi residenziali è stato stanziato un milione e 488mila euro a fronte di un investimento nel 2002 di un milione e 163mila euro. Per i servizi semiresidenziali (come i centri diurni, la socializzazione, il Centro socio-educativo di via Salvi Cristiani, gli inserimenti lavorativi e via dicendo) lo stanziamento è passato da un milione e 950mila euro dell'anno scorso a 2 milioni e 70mila euro. Passando all'assistenza domiciliare, il 2002 ha visto un investimento di un milione e 307mila euro mentre nel 2003 la cifra in bilancio è leggermente diminuita (un milione 250mila euro) a fronte di una riduzione degli assistiti. Da non dimenticare poi il pacchetto degli altri interventi (tra cui le vacanze) per 320mila euro; l'investimento per la centrale operativa che gestisce, per esempio, il trasporto dei disabili, l'assistenza straordinaria, l'intervento notturno in casi di emergenza pari a 594mila euro; lo stanziamento per il trasporto in taxi dei disabili (per 89 utenti la previsione per il 2003 è di 270mila euro).Venendo al progetto "Vita Indipendente", anche in questo caso l'investimento è aumentato negli ultimi tre anni: nel 2001 lo stanziamento è stato di 805.148 euro, nel 2002 di 833.442 euro e nel 2003 la previsione di spesa è di un milione e 26mila euro. "Questo servizio è un fiore all'occhiello dell'Amministrazione comunale fiorentina – spiega l'assessore Cioni – perché si traduce in un aiuto concreto costruito in base alle necessità dei singoli disabili con l'obiettivo di rendere possibile lo svolgimento di una vita indipendente". Ad oggi sono 209 i soggetti che percepiscono un contributo diretto da parte del Comune che va da un centinaio di euro a un massimo di circa 30mila euro. Il disabile che vuole entrare nel progetto "Vita Indipendente" presenta una richiesta al Siast del suo quartiere e, dopo un colloquio con l'assistente sociale, elenca le sue necessità per una vita autonoma (come l'assistenza, l'accompagnatore, il trasporto e via dicendo). Su questa base viene elaborato un progetto individuale ed elaborato un computato economico per capire l'entità della cifra necessaria e che il Comune assegna ad integrazione delle risorse del nucleo familiare. In questo computo non viene considerata una quota del reddito pari al doppio del cosiddetto minimo vitale (pari per una persone singola alla pensione minima dell'Inps ovvero 430 euro al mese) mentre viene tenuto in considerazione l'assegno di accompagnamento, destinato proprio all'assistenza (ma l'assegno non rientra nel calcolo del reddito familiare). La cifra viene concessa in base a un'autocertificazione delle spese presentata dallo stesso disabile e non è stato stabilito un tetto massimo del contributo che appunto viene calcolato in base ai bisogni dei singoli disabili. A questa contribuzione specifica spesso si aggiungono altri interventi dell'Amministrazione comunale come l'assistenza domiciliare, le vacanze, il contributo per l'affitto e via dicendo.Per quanto riguarda la protesta, l'assessore Cioni spiega che ogni sei mesi viene effettuata una revisione per verificare se sono intervenute modifiche nella condizione dei beneficiari dei contributi. Ebbene, negli ultimi sei mesi, ci sono state per 16 persone alcune riduzione della somma assegnata dal Comune come contribuzione per la vita indipendente, ma sono stati 36 i disabili che hanno visto invece un aumento del contributo (tra questi 5 nuovi ammessi al progetto). "Non mi sembra si possa parlare di un taglio generalizzato – precisa l'assessore Cioni – quanto piuttosto di una revisione indispensabile perché non si verifichino casi di ingiustizia".Per quanto riguarda il dettaglio di uno dei casi portati come testimonianza dei presunti tagli ai fondi per disabili, gli uffici spiegano che si tratta di una persona che riceve dal Comune 2.200 euro al mese di cui 1.500 in denaro e il resto in assistenza domiciliare. La persona gode poi di un reddito che non viene intaccato per le spese di assistenza (circa 1.500 euro al mese) e l'assegno di accompagnamento di circa 400 euro al mese per ulteriori necessità impreviste e che non viene conteggiato nel calcolo complessivo del reddito. In fase di revisione, il disabile ha portato un'autocertificazione delle spese in cui emerge una loro riduzione rispetto all'anno scorso. Su questa riduzione delle uscite è stato deciso il ridimensionamento del contributo. Un ridimensionamento che però non incide né sull'assegno di accompagnamento né sul reddito."Appare evidente lo sforzo di questa Amministrazione comunale per garantire fondi sempre maggiori per i disabili. Ma non possiamo dimenticare – sottolinea ancora l'assessore Cioni – che dobbiamo coniugare l'universalità con l'equità. Ovvero dobbiamo consentire a chi ha bisogno l'accesso alle prestazioni e al tempo stesso tener presente che i cittadini che necessitano di un aiuto sono tanti". (mf)