Inquinamento da polveri fini, Checcucci (AN): «Tavolo scientifico per individuare le cause dello smog da PM10»

«L'unica certezza è che il responsabile principale delle concentrazioni di polveri sottili, il cosiddetto PM10, non è il traffico delle autovetture». E' quanto ha detto la consigliera comunale di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci commentando, in consiglio comunale, la relazione dell'assessore Bugliani sulla qualità dell'aria.«Per questo - ha aggiunto la consigliera di Alleanza Nazionale - sarebbe opportuno varare un tavolo scientifico con rappresentanti delle amministrazioni locali, agenzia regionale all'ambiente, università, centri di ricerca e ministero dell'ambiente che fornisca indicazioni attendibili sull'inquinamento da polveri fini».«Secondo i dati dell'Arpat, in possesso anche del ministero - ha spiegato la Checcucci - i livelli di Pm10 sono quasi sempre superiori al limite d'attenzione, a prescindere dai provvedimenti di blocco del traffico. I maggiori produttori di polveri fini sono i mezzi diesel per il trasporto pubblico collettivo, i tir e gli autobus turistici. Questi rappresentano ben il 92% delle emissioni di PM10. Veicoli soggetti ad un "auto controllo" per i quali, dunque, non esistono dati relativi. Quanto alle polveri fini, che derivano però da cause "naturali", i maggiori responsabili sono i tanti cantieri aperti in città: una percentuale tra il 16 ed il 37% di PM10 "naturale", stando sempre ai dati dell'Arpat, deriva appunto dai cantieri».«Da questi dati - ha sottolineato l'esponente del centrodestra - si capisce che i provvedimenti di blocco adottati dall'assessore Bugliani sono inutili. Dopo questi interventi Bugliani e l'amministrazione si erano almeno impegnati a fare il punto della situazione alla luce dei risultati dei rilevamenti. Quel che è peggio è che sia il Comune che l'Arpat si sono rifiutati di dare spiegazioni sul PM10 e hanno spostato la loro attenzione sull'anidride carbonica, un inquinante che dal 1994 al 2000 è sceso dall'1% allo 0,07%».«Se dunque l'amministrazione non sa cosa fare per proteggere i cittadini dalle polveri fini - ha concluso la Checcucci - almeno adotti qualche accorgimento per evitare la dispersione delle particelle in atmosfera. A Madrid, ma anche a Parigi, ogni sera le strade vengono bagnate attraverso un meccanismo inserito ai lati delle vie: questo è il rimedio più efficace per abbattere le concentrazioni delle polveri fini causate dai cantieri. Mi domando come mai Firenze non riesca mai a prendere esempio dalle altre grandi città europee, anziché ricorrere a provvedimenti intermittenti e inefficaci assolutamente privi di vantaggio per la salute dei cittadini». (fn)