Sgherri (Rifondazione Comunista): "Dalla relazione del difensore civico emerge una burocrazia esosa, nemica e iniqua verso i cittadini"
"Una burocrazia troppo spesso esosa, nemica e iniqua nei confronti del cittadino". E' questa la fotografia della macchina comunale che, secondo la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri, emerge dalla relazione del difensore civico Francesco Lococciolo."La relazione annuale del difensore civico rileva aspetti inquietanti della macchina amministrativa, che troppo frequentemente si dimostra esosa e nemica nei confronti del cittadino" spiega Sgherri che fa anche qualche esempio. La burocrazia è troppo lunga e faraginosa in materia di effettiva erogazione dei contributi in conto affitti, "tanto lunga aggiunge la capogruppo di Rifondazione Comunista da obbligare le famiglie a una ulteriore lista di attesa per ottenere anche l'anticipo del contributo formalmente concesso". E ancora burocrazia iniqua quando impone al cittadino che ha subito il furto dell'auto o del motorini di pagare a posteriori anche la depositeria comunale. Infine burocrazia nemica od ostile che, specifica Sgherri, "fa pagare due volte il prezzo dei loculi al cimitero: la prima volta si tratta del costo a prezzo di mercato al momento dell'acquisto, la seconda l'adeguamento al nuovo prezzo al momento dell'effettivo utilizzo".Nella relazione esposta in consiglio comunale da Francesco Lococciolo si denuncia il diritto del difensore civico, quando vengono poste problematiche, ad avere le risposte da parte dell'Amministrazione comunale. "Bene aggiunge ancora Sgherri anche il consiglio comunale ha il dovere di rispondere ai quesiti del difensore civico. Infatti, laddove emergono incongruenze dei regolamenti comunali e inadeguatezze e queste non vengono corrette, vuol dire che il consiglio comunale si assume la responsabilità di riconfermare queste inadeguatezze". La capogruppo di Rifondazione Comunista cita un caso specifico, quello del redditometro. "Per il secondo anno il difensore civico ci segnala l'incongruenza del regolamento del redditometro con la normativa nazionale. Ma visto che la maggioranza di questo consiglio comunale riconferma il redditometro così com'è, deve assumersi la responsabilità rispondendo al difensore civico e non ignorando i suoi rilievi". In casi come questo, ovvero quando il consiglio comunale non interviene per modificare i regolamenti invecchiati' e per eliminare le inadeguatezze secondo Sgherri il difensore civico potrà agire e/o consigliare diversamente il cittadino. "Se il consiglio comunale si assume questo impegno conclude la capogruppo di Rifondazione Comunista renderà ancora più proficuo e positivo l'istituto del difensore civico che diventerà per lo stesso consiglio comunale un osservatorio particolare e al tempo stesso concreto del funzionamento della macchina comunale". (mf)