Aeroporto, Checcucci: «Freni, finora, ne hanno messi la superficialità di Comune e Regione, non il Ministero. Ora AdF proceda con la privatizzazione»
«E' merito del Ministro Matteoli se l'istruttoria relativa all'aeroporto Vespucci di Firenze è stata riaperta e se Regione Toscana e Comune di Firenze sono finalmente stati costretti a fornire documentazione idonea a consentire al Ministero di procedere con seri dati alla mano. Ricordiamo, infatti, che il Ministro ha come principale obiettivo coniugare lo sviluppo della città con la tutela della salute dei cittadini e solo per questo ha proceduto e procederà sulla questione con scrupolo e grande attenzione alle esigenze dei fiorentini. Ora, però, tocca all'AdF procedere con la privatizzazione senza se e senza ma». Lo ha detto la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«Per capire dove stanno esattamente le responsabilità - ha spiegato la Checcucci - basta scorrere l'iter istruttorio descritto negli atti ministeriali. L'iter istruttorio della procedura della "valutazione d'impatto ambientale" dell'aeroporto di Firenze è iniziato nell'autunno 2000. Con una nota del 5 novembre 2002, vecchio e nuovo gruppo istruttore si sono passati le consegne. Ebbene, nel passaggio si evidenziavano ancora aspetti di particolare criticità, in particolare sull'inquinamento acustico, legati al mancato chiarimento della posizione del Comune di Firenze sui vincoli del Pue nella piana di Castello, con sviluppo urbano contro sviluppo aeroportuale. Il Comune, come si evince dalle date, ha impiegato una vita a trasmettere atti e documentazione. Addirittura, non aveva neanche inoltrato i numeri delle presenze abitative nell'area».«Il 20 novembre 2002 - ha aggiunto la consigliera di Alleanza Nazionale - il gruppo istruttore effettua un sopralluogo all'aeroporto. Poi, dietro richiesta ministeriale espressa con lettera del 7 febbraio scorso, il 10 febbraio scorso il proponente AdF consegna la documentazione relativa ai chiarimenti richiesti dal gruppo istruttore. Da questi documenti pare che finalmente, grazie all'impegno dell'assessore Biagi e alla zonizzazione acustica comunale approvata dalla giunta, Palazzo Vecchio abbia preso posizione più chiara rispetto al problema del vincolo dell'inquinamento acustico nella piana di Castello. La documentazione pervenuta è stata analizzata dal gruppo istruttore e, nella riunione del 6 marzo scorso, onde superare rapidamente le ultime carenze, ha deciso di convocare una riunione conclusiva per il 27 marzo alla presenza di tutti i soggetti».«Malgrado questo - ha concluso la Checcucci - al ministero i pareri della Regione Toscana sono giunti solo tre giorni fa. Tutto ciò per dimostrare, atti alla mano, come le lamentele di Palazzo Vecchio fossero mal indirizzate. In più non nascondo di essere lieti che la Regione abbia cambiato idea sull'aeroporto dato che, come si ricorderà, nel programma elettorale di Toscana Democratica l'aeroporto di Firenze non era menzionato. Vi si parlava solo di quello di Pisa». (fn)