Emergenza sfratti, l'assessore Albini: "Anci e ministero lavorino insieme per individuare soluzioni"

"Accolgo con soddisfazione la disponibilità che il viceministro per le infrastrutture Ugo Martinat ha assicurato all'Anci circa la individuazione di una possibile soluzione al problema dell'imminente scadenza della proroga degli sfratti. Resto però perplessa per la prospettiva che la questione possa trovare velocemente una soluzione, seppur parziale, attraverso il ricorso alla costruzione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, dati i tempi di realizzazione che questi necessitano". Tea Albini, assessore alle politiche per la casa del Comune di Firenze e Coordinatrice della consulta casa dell'Anci, commenta così la lettera inviata al presidente dell'Anci Leonardo Domenici dal viceministro Martinat, che fa seguito all'incontro, sullo stesso tema, dell'8 aprile scorso."Devo comunque apprezzare – ha proseguito l'assessore Albini – l'impegno di Martinat a compiere ogni sforzo per fornire copertura finanziaria adeguata al fondo di sostegno alle locazioni. Il depauperamento di tale canale di sostegno avrebbe infatti come unico effetto quello di aggravare il problema sfratti".Nel ribadire la disponibilità della consulta Anci per la casa a lavorare con il ministero "per individuare le soluzioni strutturali al problema dell'emergenza abitativa nelle città italiane, che purtroppo ancora esiste", l'assessore Albini ricorda che il numero degli sfratti esecutivi che fino ad oggi è stato alla base delle valutazioni fatte congiuntamente – circa 34.000 – "Corrisponde alle stime già fatte nel 1999 da Confedilizia". "Il passare degli anni – ha aggiunto – non può che far confermare, anche se approssimativamente, quel dato. Comunque, anche noi auspichiamo che il viceministro Martinat possa disporre di dati aggiornati. Di quei dati che, nella sua lettera, afferma di voler collezionare attraverso la rete delle Prefetture. A tale proposito – ha concluso l'assessore Albini – pensiamo sia utile dare un suggerimento al viceministro: invece di scomodare le Prefetture, che non sono in possesso di quei dati, sarebbe più utile e rapido rivolgersi direttamente alle Corti d'Appello, che sono le uniche in grado di dare l'esatta quantificazione degli sfratti esecutivi. Quelle stesse Corti d'Appello alle quali i Comuni italiani si rivolgono quotidianamente".(fd)