"Costas Tsoclis" in mostra a Palazzo Strozzi. Il moderno si sposa con l'arte rinascimentale
Dal 16 aprile al 25 maggio Palazzo Strozzi ospita la mostra dell'artista greco Costas Tsoclis: un laboratorio dell'arte ambientale e della ricerca multimediale.La mostra è visitabile dalle 9,00 alle 20,00 con ingresso gratuito.Palazzo Strozzi si trasforma grazie ad un avvenimento destinato a incidere sul progetto culturale della città, nel segno del nuovo clima di apertura e di dibattito, che ha consentito a Firenze di ritrovare la vocazione, a lungo perduta e che si presta ad essere vissuto nella drammatica consapevolezza degli avvenimenti che in questi giorni stanno scuotendo le coscienze."La mostra di Tsoclis ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani è un evento importante per la città di Firenze. In primo luogo per il valore dell'artista, sicuramente il più importante artista greco vivente, ma soprattutto perché i segni contemporanei idi Tsoclis si inseriscono stupendamente nell'architettura di Palazzo Strozzi. L'inserimento del moderno nell'antico è qui ben realizzato, perché spoglio da ogni tentativo mimetico. L'essenzialità della croce di Tsoclis nel cortile è segno provocatorio ma anche armonico con l'essenzialità dell'architettura rinascimentale di Palazzo Strozzi. Operazioni come queste nel simbolo stesso del Rinascimento fiorentino qual'è Palazzo Strozzi, sono delle boccate di ossigeno per una città che ha nel futuro e nei linguaggi della contemporaneità, la sua missione e non nella stanca riproposizione dei simboli del passato. Il Comune di Firenze, attraverso Firenze Mostre e la gestione di Palazzo Strozzi intende proseguire con decisione su questa strada e il prossimo capitolo sarà la riapertura del Forte Belvedere con una mostra di arte contemporanea".Palazzo Strozzi ospita al piano terreno di Palazzo Strozzi, tre installazioni: una, intitolata "Gli Angeli dell'avvenire", mostra, con un grande video, figure eteree generate da una discarica, alcune emergenti da montagne di rifiuti e proiettate verso il cielo, altre risucchiate verso il fondo; una scena sovrastata da un frastuono assordante, come quello dei camion che rovesciano l'immondizia.La seconda installazione, intitolata "Il Mare", rappresenta invece un'atmosfera magica creata da un gioco di tele e di luci, in una grande sala bianca, dove Tsoclis evoca appunto il mare. Una natura immacolata e serena in stridente contrasto con quella drammaticamente violata dagli uomini negli "Angeli dell'avvenire". A completare il quadro delle opere, una maestosa croce di corda "color del petrolio", che si alza per trenta metri nel cortile, dall'emblematico titolo "Omaggio alla Trinità di Masaccio". (uc)