Gilberto Gil a Firenze /3. Il ministro Gil ha consegnato l'opera di Càmara "Autoritratto"

L'opera donata dal brasiliano Joao Càmara è l'«Autoritratto su doppia faccia» realizzata in olio su legno nel 1999. Misura 210 cm in altezza e 66 cm in larghezza ed è stata donata dall'autore alla Galleria degli Uffizi alla presenza del ministro dei beni culturali del Brasile Gilberto Gil. Questo grazie all'iniziativa di Guido Clemente, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a San Paolo, che accolse la proposta di donazione, caldeggiata dal Direttore della Pinacoteca Marcel Arujo e ricevuta con entusiasmo per gli Uffizi dalla Direttrice Annamaria Petrioli Tofani."Per me è molto importante che molte persone vedranno l'opera di Joao Càmara agli Uffizi che custodisce opere antiche ma anche opere più giovani – ha commentato il ministro Gilberto Gil –; l'antico, il tradizionale e il nuovo".L'Autoritratto è stato esporto nel 2002 alla Pinacoteca di Stato di San Paolo, nella mostra monografica dell'artista "Duas Cidades" dal nome dell'ultimo episodio della sua trilogia ed ora sarà collocata nella Collezione Autoritratti della galleria d'arte fiorentina."Probabilmente i giovani intendono i musei come un luogo statico, morto ma per me sono invece luoghi dove la cultura è custodita in modo permanente – ha spiegato l'artista Joao Càmara – come un qualcosa che rimane. Gli Uffizi garantiscono una permanenza al mio Autoritratto e non si tratta di una donazione ma di un regalo".Da oggi gli Uffizi annoverano nella più antica delle collezioni di autoritratti la testimonianza di un artista brasiliano considerato uno dei massimi interpreti del suo Paese."Negli ultimi mesi in Brasile – ha ricordato Guido Clemente – si sono succedute visite importanti: il sindaco Leonardo Domenici, l'assessore alla cultura della regione Mariella Zoppi, la direttrice degli Uffizi Anna Maria Petrioli Tofani e proprio da queste visite si è sviluppato lo straordinario, efficace e costruttivo rapporto nel campo sociale e culturale che ha permesso di realizzare l'odierno incontro"."Gli Uffizi non sono un museo d'arte contemporanea – ha commentato la direttrice Anna Maria Petrioli Tofani – ma hanno due settori come quello degli autoritratti e della grafica che conservano collezioni che lasceranno una testimonianza anche della cultura moderna. La raccolta degli autoritratti è poi particolarmente importante poiché mostra come l'arte si è sviluppata nel corso dei secoli".È in preparazione a cura degli Uffizi, con l'Istituto Italiano di Cultura a San Paolo, un originale rassegna di dipinti italiani dell'Otto e Novecento sull'infanzia, tema di grandissimo peso nei valori e nelle prospettive sociali del Brasile.Alleghiamo una breve biografia di Joao Càmara.Joao Càmara, pittore e incisore, è nato a Joao Pessoa, Paraiba in Brasile il 12 gennaio 1944 e si è formato alla Scuola d'Arte dell'Università federale del Pernambuco dove è stato allievo di Mario Nunes, Laerte Baldini e Fernando Barreto.Fra il 1974 e il 1976 lavora alla prima delle sue serie di pannelli e litografie: "Cenas da vida brasileira - 1930/54", seguita, dal 1977 al 1983 dalla serie "Dez casos de amor"; dal 1987 al 2001 è impegnato alla serie "Duas cidades", ovvero Olinda e Recife. Quest'ultima serie viene presentata nella primavera del 2002 alla Pinacoteca di Stato di San Paolo.Le sue opere sono conservate in molti musei del Brasile e del mondo, in collezioni pubbliche e private.Nel 1976 suoi lavori figurano alla V Biennale di Arte grafica di Firenze. (uc)