Gilberto Gil a Firenze /2 : "Colpito dal salone dei Cinquecento"

"Conoscevamo Gilberto Gil non solo come grande musicista ma anche come intellettuale. È un grande onore accoglierlo ora come ministro della Cultura del Brasile". Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici ha aperto oggi in Palazzo Vecchio la cerimonia per la consegna del dono che Gil ha portato alla città di Firenze, in occasione della sua visita ufficiale alla nostra città: un dipinto del grande pittore brasiliano Joao Càmara, destinato alla collezione di autoritratti della Galleria degli Uffizi."Questa visita – ha detto il sindaco – conferma il forte legame tra la Toscana e il Brasile, in particolare con Salvador di Bahia, città gemellata con Firenze. A Salvador operano moltissimi fiorentini e portano avanti una intensa attività in campo sociale, proprio nella città dove Gil è nato e stato assessore". "Credo che questa giornata – ha proseguito Domenici – possa servire anche a meditare sui gravi momenti che il mondo sta vivendo, problemi a cui per un piccolo ma significativo pezzo possiamo rispondere proprio incrementando il rapporto e il legame di fratellanza fra i popoli. Un legame dove assume grande importanza il ruolo delle città: credo che le città siano il futuro network della solidarietà a livello mondiale".Gilberto Gil, dopo aver ringraziato tutto coloro che si sono adoperati per l'evento di oggi e per avvicinare il Brasile e Firenze, ha detto di essere stato particolarmente colpito dalla visita a Palazzo Vecchio. "Quando è stato realizzato il Salone dei Cinquecento il Brasile aveva solo 45 anni, meno di quanti ne ho oggi io. Firenze è uno dei più meravigliosi simboli delle città del mondo" ha detto il ministro, e riferendosi alle parole del sindaco ha ribadito l'importanza delle città "nella vita e nella civiltà degli uomini: cosa sarebbero le arti, le scienze, la filosofia senza le città?" Gil ha infine fatto riferimento alla sua attività di ministro del "presidente operaio" Lula: ha detto di sperare che la sua nomina possa essere utile allo sviluppo culturale e alla conservazione del patrimonio del suo paese, ma anche ribadito come il primo impegno del suo governo sia quello della lotta alla fame. "È la prima volta – ha sottolineato – che viene portato avanti un progetto di questo tipo in Brasile". (ag)