Lo Presti (DS): «Salviamo dalla chiusura soprintendenze e archivi di stato».
«Salviamo dalla chiusura soprintendenze e archivi di stato». E' appello lanciato dal consigliere dei DS Alessandro Lo Presti in una lettera inviata al ministro per i beni culturali Giuliano Urbani, ai parlamentari eletti in Toscana, al sindaco Leonardo Domenici, ai presidenti di Regione e Provincia.«Le riduzioni tra il 40-60% dei capitoli bilancio che riguardano il funzionamento delle strutture - scrive Lo Presti - porrà questi istituti a dover interrompere anche l'ordinaria attività lavorativa. La situazione lamentata dai direttori e dai soprintendenti è talmente grave che già oggi i dipendenti lavorano senza riscaldamento e tra poco sarà impossibile utilizzare le linee telefoniche o di fax, nonché provvedere alla pulizia dei locali o alla normale manutenzione degli stessi.Questa condizione e tanto più grave se si pensa che le soprintendenze e gli archivi di stato svolgono funzioni di tutela, conservazione comunicazione della memoria storica del nostro paese e che studiosi e ricercatori di tutto il mondo raggiungono la nostra regione e la nostra città per svolgere le proprie ricerche».«Chi dirige e lavora in queste strutture - ha concluso il consigliere diessino - ci rivolge un accorato appello affinché questo patrimonio non sia messo in pericolo e ritengo che esso vada accolto immediatamente da tutte le forze politiche e sociali del nostro territorio, pena la chiusura degli istituti archivistici». (fn)Questo il testo della lettera:«Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano UrbaniAl Sindaco di Firenze, Leonardo DomeniciAl Presidente della Provincia, Michele GesualdiAl Presidente della Regione Toscana, Claudio MartiniAi Parlamentari Toscani.E p.c. Al Soprintendente Archivistico per la Toscana, Paola BenigniAl Direttore Dell'Archivio di Stato di Firenze, Rosalia Manno ToluI quotidiani nazionali e locali di giovedì 10 aprile 2003 hanno dato grande evidenza alla drammatica condizione in cui versano le Sprintendenze e gli Archivi di Stato italiani.Le riduzioni tra il 40-60% dei capitoli bilancio che riguardano il funzionamento delle strutture, porrà questi istituti a dover interrompere anche l'ordinaria attività lavorativa. La situazione lamentata dai Direttori e dai Sprintendenti è talmente grave che già oggi i dipendenti lavorano senza riscaldamento e tra poco sarà impossibile utilizzare le linee telefoniche o di fax, nonché provvedere alla pulizia dei locali o alla normale manutenzione degli stessi.Questa condizione e tanto più grave se si pensa che le Soprintendenze e gli Archivi di stati svolgono funzioni di tutela, conservazione comunicazione della memoria storica del nostro Paese e che studiosi e ricercatori di tutto il mondo raggiungono la nostra Regione e la nostra Città per svolgere le proprie ricerche.Chi dirige e lavora in queste strutture ci rivolge un accorato appello affinché questo patrimonio non sia messo in pericolo e ritengo che esso vada accolto immediatamente da tutte le forze politiche e sociali del nostro territorio, pena la chiusura degli istituti archivistici.Alessandro Lo Presti, Consigliere Comunale, Coordinatore Cittadino DS»