Atto aziendale di organizzazione di Careggi, la conferenza dei sindaci: "Un tavolo di concertazione e di consultazione per l'adozione di questo atto strategico"
Un tavolo di concertazione e di consultazione con le istituzioni e con i professionisti e gli operatori del settore per l'adozione dell'atto aziendale di organizzazione di Careggi. E' questo l'auspicio degli esecutivi delle conferenze dei sindaci di area vasta che ieri hanno ascoltato il direttore dell'Azienda ospedaliera di Careggi Andrea Des Dorides, il preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze Gianfranco Gensini e i sindacati di categoria.Erano presenti l'assessore alle politiche socio-sanitarie e presidente dell'esecutivo delle conferenze dei sindaci Graziano Cioni, il sindaco di Empoli Vittorio Bugli, il sindaco di Figline Silvano Longini, il presidente della Comunità montana del Mugello Giuseppe Notaro, il vicesindaco di Borgo San Lorenzo Stefano Tagliaferri, gli assessori Marisa Pini di Pontassieve, Elena Dal Pino di Bagno a Ripoli, Claudio Raspollini di Scandicci e Stefano Cristiano di Pistoia."Consideriamo gli incontri delle rappresentanze degli esecutivi delle conferenze dei sindaci di area vasta con il direttore generale di Careggi e il preside della Facoltà di Medicina un momento importante e positivo per il recupero della partecipazione degli enti locali affinché la produzione dell'atto aziendale di Careggi avvenga nel contesto di una programmazione di area vasta spiegano i rappresentanti degli esecutivi delle conferenze dei sindaci . L'atto aziendale di organizzazione dell'Azienda ospedaliera e universitari di Careggi riveste un'importanza strategica, anche perché la Toscana è la prima regione in cui, in attuazione del decreto 517, è stato firmato il protocollo con l'Università. L'atto di organizzazione quindi deve essere adottato con il necessario consenso di tutti gli attori del sistema". I rappresentanti degli esecutivi delle conferenze dei sindaci continuano: "La fase attuale di discussione fa emergere anche elementi di forte tensione fra gli operatori, una tensione che non può che destare preoccupazione. Ne sono testimonianza le prese di posizione espresse della dieci sigle sindacali che hanno partecipato alla consultazione di ieri. Un sistema che non risulti coeso rischia di ridurre la qualità dei servizi offerti: non è sicuramente nell'interesse del cittadino/utente che si innesti nel sistema sanitario una sorta di conflittualità. E' auspicabile proseguono che il metodo di definizione dell'atto recupero fra tutti i professionisti e gli operatori interessati il necessario coinvolgimento per assicurare partecipazione e responsabilità". I rappresentanti delle conferenze dei sindaci auspicano che, in tempi brevi, "si attivino i tavoli di concertazione previsti dalla normativa e tavoli di consultazione sia con le istituzioni che con i professionisti e gli operatori così da garantire un'adozione dell'atto di organizzazione che assicuri trasparenze trasparenza e condivisione". (mf)