Giornata mondiale della sanità 2003. Dal convegno in Palazzo Vecchio un manifesto nazionale sul diritto del bambino a non essere inquinato

Parte oggi da Firenze, in occasione della Giornata mondiale della sanità 2003 proclamata dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e dedicata al tema "Ambienti sani per i bambini", una "Dichiarazione di intenti per il diritto del bambino a non essere inquinato". Il manifesto è stato presentato nel corso del convegno internazionale "Bambini e salute nell'era della globalizzazione" che si è tenuto nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio nell'ambito delle giornate di studio, confronto e azione organizzati in occasione della Giornata mondiale della sanità dal 4 al 7 aprile a Firenze.Il manifesto, messo a punto dalla Rete Italiana per la salute dei bambini e l'ambiente-RISBA che aderisce all'International Network Children's health Environment and Safety, chiede al governo di farsi promotore di iniziative concrete per fare in modo che le concentrazioni degli inquinanti non danneggino i soggetti più vulnerabili della società, bambini, anziani e malati; di promuovere un ambiente sano, di tutelare in modo incisivo la salute dei bambini, di proteggere il feto ed il bambino da rischi per la salute correlati allo stato dell'ambiente.Nella sua introduzione al convegno l'assessore all'ambiente e mobilità Vincenzo Bugliani si è soffermato, richiamando la sua esperienza di babbo, nonno e insegnante "sulle grandi trasformazioni intervenute nella condizione infantile nell'ultimo mezzo secolo". In particolare l'impoverimento di esperienze e di spazi per i bambini e il sistematico controllo su di essi da parte degli adulti. "A Firenze stiamo cercando di riabilitare gli spazi urbani per i bambini – spiega ancora l'assessore Bugliani – anche attraverso alcune iniziative come quella di creare percorsi che possano permettere ai bambini di andare a scuola da soli senza essere accompagnati da genitori". "Se vogliamo costruire una società più civile e più giusto – aggiunge il direttore generale dell'Ospedale pediatrico Meyer – dobbiamo fare in modo che i bambini non siano più esposti alle contaminazioni ambientali, che li colpiscono nel momento della crescita e li rendono vulnerabili a patologie anche gravissime".La dichiarazione di intenti chiede al governo una serie di azioni concrete. Tra queste che vengano abbassati i limiti degli inquinanti atmosferici a livelli di sicurezza; l'estensione del divieto di fumo nei locali pubblici a tutti gli ambienti in cui possano essere presenti i bambini; che si affronti al più presto dal punto di vista normativo il problema radon (un gas radioattivo naturale cancerogeno, incolore e inodore, presente nell'aria che respiriamo); che si prepari una mappa delle installazioni fonte di emissioni elettromagnetiche nel territorio e che sia approvata l'attuale legislazione in itinere sull'argomento. E ancora si chiede che i cibi serviti negli asili nido, nelle scuole materne ed elementari non contengano inquinanti tossici e siano possibilmente prodotti da coltivazioni biologiche; che la concentrazione di composti tossici nell'acqua sia contenuta a livelli che garantiscano l'assenza di effetti dannosi anche a lungo termine. Che i prodotti per l'igiene della casa e della scuola, i prodotti destinati alla prima infanzia e i giocattoli non contengano composti tossici; che venga definitivamente eliminato l'uso del piombo nella benzina e ne sia vietato l'uso in prodotti e materiali che possano provocarne l'ingestione alimentare e da acqua potabile; che vengano attuate programmazioni urbanistiche del territorio in funzione della tutela della salute, adottando le più efficaci soluzioni per la diminuzione del traffico veicolare e dell'inquinamento acustico; di incentivare l'architettura bio-ecologica e climatica. Infine si chiede al governo di proporre che questi principi siano inseriti nella Convenzione dei Diritti dei Bambini dell'Onu. (mf)