L'Islam raccontato dalle donne tra integrazione e discriminazione. Monciatti: "Con la comunità musulmana fiorentina rapporto di dialogo e di amicizia"
Si sono confrontate oggi pomeriggio in sala Incontri di Palazzo Vecchio studiose, professioniste, esperte di problemi interculturali, ma soprattutto donne di culture e tradizioni diverse per parlare di accoglienza, inserimento, ma anche di discriminazione. Il tema del convegno, "Un pianeta complesso. I cento Islam delle donne musulmane", ha fatto da leit motiv ai vari interventi, tra cui quelli di due docenti della facoltà di Scienze dell'educazione dell'Università di Firenze, Giovanna Campani e Clara Silva e di Annie Benveniste dell'Università di Paris VIII. Nell'occasione, infatti, è stato presentato il libro di Giovanna Campani "Perché siamo musulmane" e la ricerca su "Donne musulmane a Firenze: rapporto tra attività lavorativa e lavoro di cura domestica" curata dall'Associazione algerini in Toscana. L'incontro è stato aperto dall'assessore all'immigrazione, Marzia Monciatti, che ha sottolineato "l'importanza di creare rapporti sempre più intensi con l'Università di Firenze, capace di esprimere studiosi di alto profilo". L'assessore Monciatti ha poi ribadito, riferendosi all'inchiesta che vede indagato anche l'ex imam del centro islamico di Sorgane che "rispetto ai fatti di cronaca di questi giorni, esprimo piena fiducia nell'operato della magistratura che sta svolgendo le indagini. Per quanto riguarda me e l'Amministrazione comunale il rapporto con la comunità islamica fiorentina è sempre stato teso al dialogo, oltre ad essere improntato a una reciproca amicizia" ha aggiunto l'assessore Monciatti.All'incontro hanno partecipato anche la giornalista Rai Malia Belrahma e rappresentanti dell'associazione algerini in Toscana. Il libro di Giovanna Campani, che insegna pedagogia interculturale all'ateneo fiorentino, affronta il tema della molteplicità di modi di vivere l'Islam da parte di donne residenti in Italia, Germania, Gran Bretagna, Danimarca e Spagna. Le donne musulmane appaiono nel libro, che tiene conto di una serie di interviste fatte nel corso di una ricerca europea, come un gruppo sociale vulnerabile, a causa delle discriminazioni di cui sono vittime all'interno delle loro comunità, ma anche perché, è la tesi del libro, le società europee non sono pronte ad accettare simboli culturali percepiti come stranieri. (vp)