Riscopriamo i Tabernacoli a Firenze: luogo di culto, di tradizione e di cultura. Un censimento fra i fiorentini

I Tabernacoli rappresentano un patrimonio unico e spesso dimenticato o poco valorizzato diffuso in tutte le città e Firenze ne è particolarmente ricca. Per cercare di fare conoscere ai cittadini ed inserire all'interno dei percorsi turistici questa preziosa ricchezza, l'assessorato alla cultura insieme all'Associazione Amici dei Musei propone ai cittadini di cercare e dare notizia della presenza dei Tabernacoli presenti in città ma anche nella campagna circostante.Il termine Tabernacolo o ciborio, nel 1215 (dopo il Concilio Vaticano) indicò la piccola edicola nella quale, sopra l'altare, era conservato il SS. Sacramento. In seguito la parola Tabernacolo indicò non solo le edicole nelle Chiese ma anche ogni nicchia che contenesse un'immagine sacra."I Tabernacoli rappresentano un'attività contraddittoria poiché sono molto numerosi ma anche un po' dimenticati – ha sottolineato l'assessore alla cultura Simone Siliani –, rappresentano il parente povero delle attività di restauro. Nell'antichità erano anche gli unici punti luce. Lanciamo il censimento fra i fiorentini per conoscere la presenza dei Tabernacoli sul territorio ma anche per fare alzare gli occhi ed apprezzare ciò che di bello c'è anche in luoghi impensabili. Rivolgiamo un appello anche ai privati affinché si occupino della loro manutenzione. È necessario che i cittadini siano consapevoli di questo prezioso patrimonio".Molto finora è stato già fatto grazie al Comitato per Decoro e il Restauro dei Tabernacoli che opera all'interno dell'Associazione Amici dei Musei e che si è impegnato per rintracciare i Tabernacoli, per salvaguardarli, per tutelarli. Ne sono stati catalogati quasi un migliaio di cui circa 800 sono di proprietà privata. Settanta appartengono al Comune (e di questi venti sono già stati restaurati), due allo Stato, uno alla provincia e due alla Curia. Dal 1991 ad oggi sono stati effettuati un centinaio di restauri; l'ultimo, in ordine di tempo, lo scorso 12 febbraio. Furono inaugurati due Tabernacoli in via dell'Anguillaria angolo via dell'Acqua. In particolare, il bassorilievo in stucco policromo raffigurante Madonna e Santi, si è rivelato un'opera risalente al XVI secolo e di notevole interesse artistico.Sono state anche realizzate alcune pubblicazioni curate dal Comitato e prossimamente dovrà essere pubblicata una nuova guida che raccolga tutte le informazioni giunte grazie al censimento lanciato sull'homepage della rete civica del Comune. Una guida che indichi la collocazione dei Tabernacoli all'interno di apposite cartine stradali e corredata di informazioni storiche ed artistiche che illustrino la bellezza dei Tabernacoli.I costi per il restauro dei Tabernacoli variano, a seconda della complessità dell'intervento, da un minimo di 3.000,00 euro fino ad un massimo di 40.000,00 euro. La spesa media è di circa 10.000,00-15.000,00 euro."I costi per gli interventi di restauro potrebbero essere ridotti se fosse possibile non pagare la tassa per l'occupazione del suolo pubblico che invece è a carico per il montaggio dei ponteggi" ha proposto Carla Bonanni Guiducci presidente degli Amici dei Musei.Il Comitato è impegnato anche ad individuare la proprietà del Tabernacolo, a scegliere le ditte che dovranno occuparsi del restauro, ad apporre una targa che indichi i dati dell'opera ed il nome dell'eventuale finanziatore, a provvedere (grazie alla sponsorizzazione della ditta SILFI) ad un'idonea illuminazione. Ma il lavoro del Comitato prosegue anche dopo l'inaugurazione del restauro, provvedendo ad una periodica pulizia e cura del Tabernacolo, ad uno studio critico delle opere contenute nei Tabernacoli."È necessario un continuo monitoraggio sullo stato dei Tabernacoli ed è essenziale l'intervento dei cittadini – ha commentato Oretta Sabbatini presidente del Comitato per il Decoro e il Restauro dei Tabernacoli –. Occorrono anche maggiori sponsorizzazioni da parte dei privati per i restauri. Un errore che spesso viene commesso, è rappresentato dagli interventi sulla facciata degli immobili ai quali non seguono adeguati interventi di restauro sui Tabernacoli che in questo modo subiscono un ulteriore danno".Spesso, gli ostacoli maggiori per la valorizzazione del Tabernacolo (parte integrante della facciata dell'edificio sulla quale è collocato), si incontrano proprio da parte degli stessi proprietari, poco propensi a sostenere la spesa per i necessari interventi di restauro, questo perché i veri proprietari dei Tabernacoli (nella stragrande maggioranza dei casi) sono proprio gli stessi cittadini.Su richiesta è possibile ricevere fotografie in formato jpeg. (uc)In allegato, la scheda per il censimento che sarà pubblicata sul sito Internet del Comune: www.comune.fi.itTroviamo i Tabernacoli di Firenze.L'assessorato alla cultura insieme all'Associazione "Amici dei musei" lancia un'iniziativa per individuare i Tabernacoli, un patrimonio artistico diffuso nelle strade della città e nella campagna circostante.Tutti i cittadini sono invitati a fornire le segnalazioni per salvaguardare, tutelare e valorizzare i Tabernacoli rispondendo al seguente questionario.Tabernacolo situato a …………………………………………In via/piazza ……………………………………………………Il Tabernacolo ha bisogno di intervento di restauro? ……………Il Tabernacolo ha bisogno di intervento di pulitura? ………………Ha una targhetta che individua il nome dell'opera? ……………È nota la proprietà del Tabernacolo? ……………………………È fornito di lume? ………………………………………………Il luogo in cui è collocato è ben tenuto? ………………………Ci sono cassonetti dei rifiuti vicino al tabernacolo? ……………Altre osservazioni e notizie utili ………………………………Per ulteriori comunicazioni potete contattare direttamente anche l'Associazione "Amici dei musei" in via Alfani, 39 Firenze telefono 055/293007-289807-286465 FAX 055/282936PALAZZO VECCHIO, 2 Aprile 2003.