Sgherri (Rifondazione comunista): "Approvati due ordini del giorno a favore dell'emergenza abitativa"
"Sono molto soddisfatta che la terza commissione consiliare abbia assunto i due ordini del giorno da me presentati e che il consiglio comunale li abbia poi approvati". E' questo il commento del capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri in seguito all'approvazione degli ordini del giorno sul contributo conto affitti e per la destinazione di parte delle risorse incassate dalla vendita del patrimonio residenziale all'acquisto di nuove case approvati ieri sera in coda al voto al bilancio preventivo 2003.In dettaglio il primo ordine del giorno impegna l'Amministrazione comunale ad assumersi provvisoriamente l'onere dei tagli annunciati sul fondo nazionale per i contributi in conto affitti. "E' un atto importante spiega Sgherri perché non scarica sulle famiglie più disagiate il taglio previsto dalla Finanziaria".Anche il secondo ordine del giorno riguarda l'emergenza abitativa. L'atto approvato ieri sera impegna il Comune a verificare, in fase di assestamento di bilancio, la possibilità di destinare parte dei proventi della vendita del patrimonio residenziale all'acquisto di appartamenti liberi per rispondere immediatamente all'emergenza abitativa. "Sconcerta aggiunge Sgherri dalla contrarietà su questo ordine del giorno espressa dal vicesindaco Giuseppe Matulli e dall'assessore al patrimonio immobiliare Tea Albini. Non capisco come si possa ritenere superfluo individuare risorse aggiuntive per rispondere all'emergenza abitativa soprattutto adesso. In una fase come questa caratterizzata dai tagli del fondo per il contributo in conto affitto, dal mancato finanziamento dell'edilizia residenziale pubblica e visti i tempi lunghi per la realizzazione degli interventi programmati, attingere a risorse ulteriori per individuare soluzioni immediate diventa essenziale. Sono contenta conclude Sgherri che il consiglio comunale abbia comunque ribadito questa scelta". (mf)IN ALLEGATO GLI ORDINI DEL GIORNOORDINE DEL GIORNO CONTO AFFITTIPer chiedere al governo di ripristinare il fondo dei contributi in conto affitto e al Comune di Firenze di reperire provvisoriamente i fondi necessari per mantenere gli impegni assunti con il programma "Conto Affitti 2002"Premesso che da anni il Comune di Firenze con i finanziamenti messi a disposizione dallo stato, ha predisposto appositi bandi pubblici per l'assegnazione dei contributi ad integrazione dei canoni di affitto ritenendo che tale forma di contributo rispondeva alle esigenze di molte famiglie che non avrebbero potuto autonomamente trovare abitazione a prezzi di mercato;Ricordato che a dicembre del 2000 le domande presentate erano circa 871 e accolte nella graduatoria definitiva 687; e che tale forma è cresciuta negli anni tanto che le famiglie beneficiarie del contributo nel 2002 erano 1820 per un importo complessivo di circa 2.820.000 euro;Ricordato altresì che questi contributi sono stati erogati a famiglie in evidente stato di necessità visto che il contributo suddetto è erogato sulla base dei redditi suddivisi (nel 2001) in Fascia A, reddito familiare annuo di circa 18,500 milioni di lire, Fascia B che non superano i 23 milioni di lire;Sottolineato dunque il numero sensibile di famiglie interessate dall'erogazione del contributo in conto affitto, e sottolineato altresì che la condizione socio economica del nucleo familiare non permette a queste di far fronte autonomamente a detto contributo;Richiamata la mozione 576 (contributi conto affitto: nuovo meccanismo di erogazione contributi" approvata nella seduta del 10 dicembre 2001 nella quale si impegnava il Sindaco:nel primo capoverso del dispositivo, a richiedere fin dalla finanziaria 2002 di incrementare il fondo nazionale per il sostegno all'affitto "almeno nella cifra che consentisse di mantenere gli impegni presi";nell'ultimo capoverso " a garantire comunque che se i bandi non saranno confermati il Comune si attivi affinché questi non gravino sulle famiglie assegnatarie del contributo"Sottolineato che le la legge finanziaria del 2002 ha già ridotto di un terzo il fondo nazionale dei contributo in conto affitto e preso con grave preoccupazione che nella ultima legge finanziaria 2003 il fondo è stato ulteriormente ridotto del 15% non coprendo quindi neanche per la parte relativa agli impegni già presi dai ComuniRilevato che una eventuale sospensione del contributo determinerà un ulteriore aggravamento delle condizioni socio-economiche delle famiglie assegnatarie che dallo stato di necessità rischieranno di cadere in stato di miseria aumentando, di conseguenza, il fenomeno degli sfratti per morosità;Rilevato altresì che il Comune non è in grado di trovare la soluzione sostitutiva attingendo al proprio patrimonio comunale ne autonomamente può far fronte interamente alla copertura dei contributi in conto affitto;Ribadita altresì che l'ulteriore riduzione del fondo statale dei contributi in conto affitto mette i governi locali in condizioni di non governabilità del problema casa e dell'emergenza sfratto con il rischio anche di aggravamento dell'ordine pubblico per le città ad alta tensione abitativa;IMPEGNA IL SINDACOa sollecitare l'ANCI affinché promuova una forte pressione presso il governo per il ripristino di detti contributi;a richiedere al governo che venga ripristinato l'intero fondo per i contributi in conto affitto al fine di garantire ai Comuni la possibilità di far fronte agli impegni presi;a richiedere alla Regione Toscana un incremento consistente dei fondi propri er l'integrazione del fondo comunale per il contributo in conto affittoin attesa dei provvedimenti opportuni e necessari sopra richiesti,a far fronte provvisoriamente, agli impegni già presi nell'ambito del programma conto affitto del 2002 assicurando almeno per il 2003 l'intero importo dei contributiORDINE DEL GIORNO PER INDIVIDUAZIONE DI RISORSE PER IL BISOGNO CASAPremesso che il bisogno abitativo in questa città per famiglie con fasce di reddito medio basse è in costante aumento come si può verificare dalla graduatoria di edilizia popolare di cui l'ultima approvata è formata da 4.745 famiglie rispetto a quella pubblicata nell'aprile del 1999 che comprendeva 3.337 famiglie;Ricordato che in questi anni sono stati assegnati circa 760 alloggi di cui 233 alloggi a famiglie con sfratto con forza pubblica, 82 alloggi a famiglie inserite nella riserva sociale; 64 alloggi presi in locazione dai privati e subconcessi a famiglie 21 delle quali destinati alla riserva sociale; 198 alloggi alla mobilità interna degli inquilini;Ricordato che nel piano triennale oltre agli interventi di manutenzione straordinaria, di alloggi volano per gli interventi già programmati, sono previsti interventi per la costruzione e realizzazione di circa 350 nuovi alloggi:Acquisto 24 alloggi Programma Cipe, programma di riqualificazione urbana ex area Superpila;Acquisto n. 50 alloggi San Lorenzo a Greve;Costruzione n.12 alloggi località Galluzzo, in edilizia sovvenzionata;Recupero edilizio di porzione del complesso Vecchio Conventino, via Giano dalla Bella, edilizia sovvenzionata, per circa 4/8 appartamenti;Edilizia sovvenzionata, ex Leopoldine piazza Tasso, opere di completamento;Realizzazione n. 24 appartamenti loc. Sorgane, in edilizia sovvenzionata;Costruzione n. 80 alloggi, Via Canova, in edilizia sovvenzionata;Costruzione n. 36 alloggi PUC Pegna in edilizia sovvenzionata;Costruzione n. 24 alloggi PRU San Lorenzo a Greve, edilizia sovvenzionata;Costruzione n. 24 alloggi, Piano guida San Salvi, in edilizia sovvenzionata;Costruzione n. 24 alloggi via piaggia e il navigatore, edilizia sovvenzionata;E a questi si aggiungeranno l'intervento ex murate, delibera CIPE, ancora oggi da rilocalizzare;Rilevato che la realizzazione del programma casa nel piano triennale di cui sopra richiederà un impegno negli anni e che pertanto non permette di affrontare da subito il bisogno casa e l'emergenza sfratto;Appreso con preoccupazione dell'intenzione del governo di ridurre ulteriormente il fondo nazionale del contributo in conto affitto mentre il fondo per l'edilizia sovvenzionata risulta non finanziato;Rilevato con preoccupazione che l'emergenza sfratti in Firenze rischia di aggravarsi ulteriormente se non verrà concessa la proroga degli sfratti che scadrà il 30 giugno per categorie sociali e ultrasessantacinquenni;Rilevato altresì che questa situazione rischia di aggravarsi con il sommarsi dell'effetto dell'aumento degli sfratti per morosità derivante dall'eventuale sospensione dei contributi in conto affitto alle famiglie assegnatarie;Considerato che è opportuno individuare nuove risorse dell'amministrazione comunale anche con programmi sperimentali per trovare risposte aggiuntive agli interventi già programmati;IMPEGNA IL SINDACONell'ambito della manovra di assestamento del Bilancio a valutare la possibilità di destinare una quota dei proventi delle vendite del patrimonio residenziale non vincolato all'acquisto di appartamenti da destinare alle famiglie in graduatoria dell'edilizia residenziale pubblica e all'emergenza sfratto;A relazionare entro sei mesi dall'approvazione della presente mozione sulla fattibilità della presente