Approvata la risoluzione che chiede alla Regione l'introduzione del "contributo di scopo"
E' stata approvata ieri sera dopo il via libera al Bilancio 2003 la risoluzione che chiede alla Regione l'introduzione del contributo di scopo. La risoluzione era stata presentata da 16 consiglieri comunali dei Ds (Ugo Caffaz, Antogiulio Barbaro, Walter Acciai, Giorgio Bonsanti, Valdemaro Nutini e Paolo Imperlati), della Margherita (Gianni Conti, Lavinia Balata Orsatti, Riccardo Basosi, Vittorio Foti), dei Verdi (Alessio Papini), dei Comunisti Italiani (Nicola Rotondaro), di Insieme per l'Ulivo in Toscana (Giovanni Fittante), dell'Udeur (Luigi Morelli), del Gruppo Misto (Enrico Falqui) e di Rifondazione Comunista (Monica Sgherri) con l'obiettivo di "sollecitare la Regione Toscana affinché siano introdotte forme di tassazione specifica a carico dei city users per i Comuni con forte pressione turistica e pendolare".La risoluzione parte da alcuni dati: ogni anno le presenze turistiche a Firenze si aggirano intorno ai 7 milioni. Inoltre, secondo il censimento del 1991, gli ingressi giornalieri in città sono circa 113 mila a fronte di circa 26 mila uscite, determinando un sovraccarico urbano dei più elevati tra le città italiane capoluogo di regione: 21.6, contro 27.3 di Milano, 22.8 di Bari, 16.5 di Venezia, 16.3 di Bologna e 5.6 di Roma. "Numeri scrivono i consiglieri che spiegano la notevole usura della città e l'insufficienza di diversi servizi pubblici locali". Il documento prosegue facendo il punto sulla popolazione residente nel Comune di Firenze (passata dai 403 mila abitanti del 1991 ai 374 mila del 2001) e sottolinea la "tendenza allo spopolamento che pare inarrestabile e che pone, tra gli altri, ulteriori problemi strutturali di gettito per il bilancio del Comune"."Appaiono del tutto incerte scrivono i consiglieri le reali possibilità di dare piena attuazione al See Florence Fund e quindi di ottenere i benefici economici attesi. Tale autonoma iniziativa non fa venire meno, comunque, l'esigenza inderogabile di un intervento normativo specifico che consenta un recupero strutturale sulle entrate comunali avente come base imponibile i cosiddetti city users".La risoluzione rivolge quindi al presidente e alla giunta regionale, nonché al consiglio regionale e a tutti i gruppi consiliari che vi siedono, "un pressante invito affinché entro il 2003 sia introdotta, con legge regionale una misura finanziaria che consenta ai comuni caratterizzati da una forte presenza di city users, ed in particolare di turisti, di attivare uno specifico contributo di scopo finalizzato al miglioramento dei servizi di accoglienza, di igiene urbana, di arredo e manutenzione urbana, con il quale perseguire anche un contenimento della pressione fiscale sui residenti, sugli operatori e sulle imprese che non ricavano un beneficio diretto dalle attività connesse con l'industria turistica". (mf)IN ALLEGATO IN TESTO DELLA RISOLUZIONE:"Per sollecitare la Regione Toscana affinché siano introdotte forme di tassazione specifica a carico dei city users per i Comuni con forte pressione turistica e pendolare"IL CONSIGLIO COMUNALECONDIVIDE E RIBADISCE l'analisi contenuta nel DPEF presentato dalla Giunta a questo Consiglio, approvato con l'Ordine del Giorno n. 378 del 30 settembre 2002 "sul Documento di Programmazione Economica e Finanziaria per il 2003", da cui emergono nuovamente "gli squilibri strutturali ... sul fronte delle entrate in particolare nello squilibrio fra residenti (che forniscono le entrate) e presenti (che determinano le spese)" e quindi la necessità di introdurre "la cosiddetta tassa di scopo proprio per evitare che siano i soli residenti a sopportare un onere eccessivo e ingiustificato del livello di spesa dei servizi e della manutenzione attraverso un impegno del bilancio comunale cui non contribuiscono gli utilizzatori dei servizi resi sul territorio ma non residenti a Firenze";RICORDA a tale proposito come le presenze turistiche negli esercizi ricettivi del Comune di Firenze oscillino annualmente attorno ai 7 milioni, mentre (secondo il censimento del 1991) gli ingressi giornalieri in città sono circa 113.000 a fronte di circa 26.000 uscite, determinando un sovraccarico urbano dei più elevati tra le città italiane capoluogo di regione (21.6, contro 27.3 di Milano, 22.8 di Bari, 16.5 di Venezia, 16.3 di Bologna e 5.6 di Roma), numeri che spiegano la notevole usura della città e l'insufficienza di diversi servizi pubblici locali;RICORDA INOLTRE come la popolazione residente nel Comune di Firenze sia passata dai 403.000 abitanti del 1991 ai 374.000 del 2001, secondo una tendenza allo spopolamento che pare inarrestabile e che pone, tra gli altri, ulteriori problemi strutturali di gettito per il bilancio del Comune;RITIENE che tali considerazioni caratterizzino anche la condizione di molti altri Comuni della Toscana, determinando, insieme alla tendenza decennale alla riduzione sistematica dei trasferimenti statali agli Enti Locali e alla mancata riforma della finanza locale, una progressiva e gravissima situazione per i bilanci comunali e, quindi, per l'erogazione di fondamentali servizi alla persona e alla comunità: asili nido e sostegno alle famiglie, assistenza agli anziani e alle nuove forme di marginalità sociale, trasporti pubblici, igiene urbana e gestione dei rifiuti, manutenzione stradale;PRENDE ATTO dell'iniziativa "See Florence Fund", promossa il 20 novembre 2002 dalle categorie economiche della città (Associazione Industriali, Confesercenti, Confcommercio, Cna, Lega regionale delle Cooperative, Confcooperative, Api, Associazione Imprese Alberghiere, Confartigianato) insieme alla Camera di Commercio, finalizzata alla creazione di un fondo (stimato in 15 milioni di euro) per interventi ulteriori nella cura della città, in relazione alle presenze turistiche sul territorio;RICORDA TUTTAVIA che appaiono del tutto incerte le reali possibilità di dare piena attuazione al "See Florence Fund" e quindi di ottenere i benefici economici attesi, e che, comunque, tale autonoma iniziativa non fa venire meno l'esigenza inderogabile di un intervento normativo specifico che consenta un recupero strutturale sulle entrate comunali avente come base imponibile i cosiddetti city users, come appunto affermato nel DPEF 2003;SOTTOLINEA la svolta politica operata con la riforma del Titolo V della Costituzione, con cui è stata stabilita l'autonomia di entrata e di spesa delle Regioni, delle Province e dei Comuni, nonché la delimitazione delle materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato, nonché quelle di competenza concorrente tra Stato e Regioni, norme che, se finalmente attuate, offrono la necessaria cornice giuridica per gli attesi interventi normativi volti a risolvere il tema della finanza locale;RICORDA che, alla luce del nuovo Titolo V, la legislazione nei settori del turismo e dei trasporti pubblici è competenza esclusiva delle Regioni, mentre l'armonizzazione dei bilanci pubblici, il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario è oggetto di legislazione concorrente;RIVOLGE, alla luce delle precedenti considerazioni, al Presidente e alla Giunta della Regione Toscana, nonché al Consiglio regionale e a tutti i gruppi consiliari che vi siedono, un pressante invito affinché, avvalendosi delle nuove possibilità normative offerte dal Titolo V della Costituzione, entro il 2003 sia introdotta con legge regionale una misura finanziaria che consenta ai Comuni caratterizzati da una forte presenza di city users, ed in particolare di turisti, di attivare uno specifico "contributo di scopo" finalizzato al miglioramento dei servizi di accoglienza, di igiene urbana, di arredo e manutenzione urbana, con il quale perseguire anche un contenimento della pressione fiscale sui residenti, sugli operatori e sulle imprese che non ricavano un beneficio diretto dalle attività connesse con l'industria turistica;IMPEGNA IL SINDACO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE a rappresentare questa sollecitazione al Presidente della Regione Toscana e al Presidente del Consiglio Regionale, informandone anche tutti i gruppi consiliari regionali, l'ANCI della Toscana, la Lega delle Autonomie, i Sindaci e i Presidenti dei Consigli comunali dei capoluogo di provincia della Toscana;IMPEGNA INOLTRE IL SINDACO ad attivare tutti i contatti politici utili e necessari per favorire l'attuazione alla presente Risoluzione.